In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] , in una lettera del 1824 al purista e patriota Giuseppe Bianchetti:
gl’Italiani avevano abbandonata e disprezzata affatto la (1986), L’oro nella lingua. Contributi per una storia del tradizionalismo e del purismo italiano, Milano - Napoli, Ricciardi. ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] pittor
(Carlo Porta 1975: sonetto VI, vv. 2-4).
Belli, Giuseppe Gioachino (1961), Le lettere, a cura di G. Spagnoletti, Milano, da tutte le opere a cura dell’autore, Milano - Napoli, Ricciardi, pp. 355-364 (1a ed. Uomini e cose della vecchia Italia ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] Cavalcanti, Guido (1960), Rime, in Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, Milano - Napoli, Ricciardi, 2 voll., vol. 2°, pp. 491-558.
Parini, Giuseppe (1986), Il giorno, a cura di G. Ficara, Milano, Mondadori.
Petrarca, Francesco (1964), Canzoniere ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] ), Metamorfosi, in Volgarizzamenti del Due e Trecento, a cura di C. Segre, Milano - Napoli, Ricciardi, pp. 519-540.
Tomasi di Lampedusa, Giuseppe (1958), Il Gattopardo, Milano, Feltrinelli.
Veronesi, Sandro (2005), Caos calmo, Milano, Bompiani.
De ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] prima, che risaliva alla polemica (1703) tra Gian Giuseppe Orsi e il padre gesuita francese Dominique Bouhours, in storia del tradizionalismo e del purismo italiano, Milano - Napoli, Ricciardi.
Wellek, René (1970), The term and concept of classicism ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] le scuole italiane, in Didattica dell’italiano, a cura di M. Ricciardi, Torino, Stampatori, pp. 123-139.
Graffi, Giorgio (1994), , Roma, Carocci, pp. 78-92.
Patota, Giuseppe (2006), Grammatica di riferimento dell’italiano contemporaneo, Novara ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] dei componimenti dello stesso, 4 tt., Padova, presso Giuseppe Comino.
Cesarotti, Melchiorre (1800-1813), Opere, Pisa, nel secondo Settecento, in Dal Muratori al Cesarotti, Milano - Napoli, Ricciardi, 5 voll., vol. 4°.
Della Corte, Ileana (1997), Gli ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] dal Carducci al D’Annunzio, Bari, Laterza, pp. 237-243.
Prezzolini, Giuseppe (1909), Benedetto Croce: con bibliografia, ritratto e autografo, Napoli, Ricciardi (rist. in Id., Quattro scoperte. Croce, Papini, Mussolini, Amendola, Roma, Edizioni ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] , a cura di S. Solmi, in Id., Opere, Milano - Napoli, Ricciardi, 2 voll., vol. 1º, pp. 455-691 (poi Torino, Einaudi, 1976 Bologna, il Mulino, 2 voll., vol. 2°, pp. 1107-1113.
Patota, Giuseppe (2008), “Come io” / “Come me”. Il lavoro di Bembo e la ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] incontro (Giovanni Verga, La lupa, in Id., Opere, Milano-Napoli, Ricciardi, 1955, p. 128)
(9) Vi dico, non smette mai qualche istante, prima di prendere a ruotare la testa e a sorridere (Giuseppe Genna, Catrame, Milano, Mondadori, 1999, p. 49)
(15) ...
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