Uomo politico italiano (n. San Cataldo, Caltanissetta, 1982). Laureato in giurisprudenza alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, dove ha conseguito anche il dottorato, ricercatore e vicedirettore dello Svimez, si è sempre occupato di Mezzogiorno e in particolare di politiche di coesione. È stato capo della segreteria dell’assessore per l’Economia della Regione Siciliana nella giunta Crocetta e consulente ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] dalla pittura di Federico Zuccari e dal Cavalier d'Arpino (Giuseppe Cesari). Tra il 1604 e il 1605 il M. eseguì raffigurante la Messa di s. Cerbone per la basilica di S. Maria in Provenzano a Siena e le Tentazioni di s. Antonio (Siena, S. Agostino); ...
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CASOLANI, Alessandro
Alberto Cornice
Figlio di Agostino di Cipriano di Mariano, nacque nel 1552, forse a Casole d'Elsa o forse a Siena da famiglia originaria di quel paese: "di ragguardevole parentado, [...] in seguito nuovamente guastato, fu nel 1686 ridipinto in buona parte da Giuseppe Nasini.
Nel 1588 il C. è ricordato per una vendita del ; una Deposizione nella collegiata di S. Maria in Provenzano; due lunette con Storie di s. Antonio abate nell ...
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FANTASTICI, Agostino
Marco Borgogni
Nacque a Siena nel 1782 da Bernardino e da Margherita Boddi.
Il padre Bernardino, da cui il F. apprese le prime nozioni d'architettura, dal 1771 al 1783 fu "maestro [...] progetto di rimodernamento su un palazzo edificato dall'architetto Giuseppe Silini nel 1792 con l'intento di rimuovere ornamenti . divenne architetto ufficiale dell'opera di S. Maria in Provenzano (Siena) per la quale già nel 1822 e 1825 aveva ...
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MARCACCI, Niccolò
Franco Cristelli
Figlio di Pasquale, nacque a San Casciano nell'arcidiocesi di Pisa il 22 luglio 1739.
Si laureò in teologia a Pisa nel 1762 e, poco dopo la consacrazione sacerdotale, [...] lettera pastorale del presule giansenista di Chiusi e Pienza, Giuseppe Pannilini, già genericamente censurata da Pio VI. Nel corso di quella che si venera nella chiesa di S. Maria in Provenzano a Siena, annerita e sporcata dal "fumo e dai vapori ...
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EPIFANIO, Luigi
Gaetano Bongiovanni
Nacque il 2 luglio 1898 a Monreale (Palermo) da Giuseppe, possidente, e Maria Mirto. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale nel corpo del genio, frequentò [...] studi demologici condotti in Sicilia dalla scuola di Giuseppe Pitrè e Salvatore Salomone Marino che avevano trovato un 1984, n. 14, pp. 23, 28, 56, 96; I. A. Provenzano, Urbanistica e architettura a Palermo fra le due guerre, Palermo 1984, pp. 24 s ...
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DELLA CIAIA, Azzolino Bernardino
Bianca Maria Antolini
Nacque a Siena il 21 maggio 1671 da Andrea e da Flavia Cerretani. Il padre, nobile senese appartenente all'Ordine dei cavalieri di S. Stefano, [...] era stata rifiutata precedentemente dai canonici della collegiata di Provenzano in Siena) venne accettata, e il relativo contratto nel 1703, nella Congregazione ed ospizio di Gesù Maria e Giuseppe e della Ss. Trinità posta nella Compagnia di S. Marco ...
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FRANCHINI, Francesco
Carla Papandrea
Scarse e discontinue sono le notizie biografiche su questo compositore, nato a Siena nell'ultimo quarto del sec. XVII. In giovane età decise di diventare sacerdote [...] maestro di cappella dell'Opera di S. Maria in Provenzano, insegnante nel collegio "Tolomei". Nel 1706 la fama del nobile Spinello Piccolomini per celebrare la nascita (1741) di Giuseppe d'Asburgo Lorena. Risulta anche che sin dal 1730 aveva ...
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CAROSI, Anselmo
Alberto Cornice
Non si conosce la data di nascita di questo pittore (che dovette certamente essere originario di Siena), generalmente indicato come nipote di Bartolomeo da Petroio detto [...] tela, nella sagrestia della collegiata di S. Maria in Provenzano, ed un altro ritratto simile (attribuito però anche a Pietro tela con la Crocifissione nella chiesa inferiore di S. Giuseppe, ora sede della contrada capitana dell'Onda, generalmente ...
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messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come appellativo di alti personaggi e attribuito...