Diplomatico francese, nato a Parigi il 1° novembre 1805, morto ivi il 1° marzo 1881. Consacratosi alla carriera diplomatica all'inizio della Monarchia di luglio, era divenuto nel 1840 direttore dei servizî [...] peraltro disposto a conciliare in quanto fosse possibile gl'interessi del papa e quelli dell'Italia. I negoziati che il Pasolini, il Nigra, il Visconti-Venosta, il Lamarmora e l'Arese seppero far seguire a questa svolta della politica francese ...
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GALLARATE (A. T., 24-25-26)
Carlo CALZECCHI ONESTI
Pio BONDIOLI
Manfredo Vanni
Industriosa cittadina della Lombardia, in provincia di Varese; è posta 41 km. a NO. di Milano, in importantissima posizione [...] di Cislago e da questi ai Castelbarco Visconti. Giuseppe II d'Austria la volle capoluogo di provincia; . Castiglioni, Gallorum Insubrum antiquae sedes, Bergamo 1594; P. D. Pasolini, Memorie storiche della famiglia Ponti (di Gallarate), Imola 1876; L. ...
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Uomo politico, nato a Milano il 12 agosto 1805, dal conte Marco e da Antonietta Fagnani, alla quale sono dirette tante lettere del Foscolo. Compromesso nei moti del '31, si rifugiò ad Arenberg, presso [...] , fu inviato a Parigi in missione ufficiale per notificare a Napoleone III l'assunzione di Vittorio Emanuele II a re d'Italia. Il Pasolini lo inviò a Parigi nel 1863, durante la crisi polacca, e anche il Lamarmora ve lo spedì nel 1866, al fine di ...
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SARTI, Giuseppe
Andrea Della Corte
Musicista, nato a Faenza il 1 dicembre 1729, morto a Berlino il 28 luglio 1802. Discepolo di padre Martini a Bologna, esordì nella città nativa con Pompeo in Armenia [...] russi ne frequentarono l'insegnamento. Una malattia lo costrinse a rimpatriare nel 1801. Morì durante il viaggio.
Bibl.: G. Pasolini-Zanelli, G. S., Faenza 1883; T. Thrane, G. S. in Kopenhagen, in Samm. d. inter. Musikgesellschaft, III; R. Findhaisen ...
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LONGHI, Roberto
Simone Facchinetti
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 28 dic. 1890, da Giovanni e da Linda Battaglia, originari della provincia modenese: di Concordia sulla Secchia il primo, di Carpi [...] definitivamente il fresco ricordo dello studio di Giuseppe Pellizza (suicidatosi nel 1907), a Volpedo. , pp. 61-80; D. Trento, Francesco Arcangeli e Pier Paolo Pasolini tra arte e letteratura nelle riviste bolognesi degli anni Quaranta, in Arte ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] ) e ne fu autore l'italiano (operante in Germania) Giuseppe Becce. Insieme a Hans Erdmann, Becce fu autore anche di di cittadinanza delle pagine composte ad hoc). Pier Paolo Pasolini e Carmelo Bene sono arrivati al patchwork, al montaggio ...
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Gassman, Vittorio (propr. Gassmann, Vittorio)
Enzo Siciliano
Attore e regista teatrale e cinematografico, scrittore, nato a Struppa (Genova) il 1° settembre 1922 e morto a Roma il 29 giugno 2000. Personalità [...] il meglio G. lo offrì in Riso amaro (1949) di Giuseppe De Santis dove, al fianco di una Silvana Mangano travolgente di casomai il successo già ottenuto con Affabulazione di P.P. Pasolini (messo in scena la prima volta nel 1977 come regista ...
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Magnani, Anna
Francesco Costa
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Roma il 7 marzo 1908 e morta ivi il 26 settembre 1973. Tra le poche attrici dell'intera storia del cinema (certamente la prima [...] demente viene sedotta da un vagabondo che lei crede San Giuseppe (impersonato dallo stesso Fellini). Fu la fine del suo film, talvolta irrisolti o convenzionali. Fu Pier Paolo Pasolini a offrirle un personaggio forte, indimenticabile, tagliato sulla ...
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Cerami, Vincenzo
Bruno Roberti
Scrittore e sceneggiatore, nato a Roma il 2 novembre 1940. Nelle sue scritture per il cinema emerge il piacere del racconto, un forte senso della struttura narrativa, [...] cineasta come Sergio Citti, diretto 'erede' della lezione di Pasolini, che diede agio all'inventività di C. di potersi accordare storie parallele 'al femminile' di Segreti segreti (1985) di Giuseppe Bertolucci; o per I ragazzi di via Panisperna (1989) ...
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Ciclismo
Claudio Gregori
Come nasce la bicicletta
Le origini della bicicletta sono avvolte nella leggenda che narra di come il conte de Sivrac nel 1790, in piena Rivoluzione francese, avrebbe inventato [...] con 12′29″ su Aimo e un'ora e mezza su Giuseppe Enrici.
Sono i corridori piemontesi, negli anni Venti, a dominare e a quei tempi ammontava alla enormità di lire venti)".
Pier Paolo Pasolini, al 'Processo alla tappa' di Zavoli, rivela: "Il ciclismo è ...
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