GIODA, Mario Giuseppe
Nunzio Dell'Erba
Nacque a Torino il 7 luglio 1883 da Vincenzo e da Raimonda Vianetto, in una famiglia di modeste condizioni economiche. Costretto ad abbandonare presto gli studi, [...] per una loro costituzione nella città subalpina. Coadiuvato dai maggiori rappresentanti dell'interventismo torinese (G.C. Barbavara, A. Monti, P. Romani), il 25 e il 28 marzo convocò le prime assemblee pubbliche diffondendo, sul Popolo d'Italia, i ...
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PALPACELLI, Francesco (Franco)
Giovanni Duranti
– Nacque il 21 gennaio 1925 a Fiuggi da Pacifico, insegnante scolastico, e da Alessandrina Tosti.
Si trasferì in giovane età con la famiglia a Roma, in [...] seduta di tesi era presente, in qualità di membro esterno, Giuseppe Vaccaro, che, avendo apprezzato il lavoro e la personalità Alfonso Gatto, Sergio Musmeci e Zenaide Zanini, Lino e Renata Monti, Carlo e Nini Scarpa (Onorina Lazzari), Toti Scialoia e ...
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PESCANTINI, Federico
Arianna Arisi Rota
PESCANTINI, Federico. – Nacque a Lugo, allora nel Dipartimento del Reno della Repubblica italiana, il 30 luglio 1802 da Francesco e da Ginevra Bedeschi.
Le condizioni [...] di Federico Confalonieri, Gabriele Rossetti in quella di Vincenzo Monti: l’iniziativa era stata un successo sia per la Europea, marzo 1875, pp. 198-200; D. Giuriati, Duecento lettere di Giuseppe Mazzini, Torino 1887, ad ind.; L. Rava, F. P., in Il ...
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GAUFRIDO, Jacopo (Giacomo)
Irene Cotta
Lucinda Spera
Nacque a La Ciotat, in Provenza, nei pressi di Marsiglia, presumibilmente intorno al 1610. Il padre, notaio, gli fece studiare medicina presso l'Università [...] fare ricorso a prestiti pubblici, a Roma noti come Monti Farnesi, i cui interessi dovevano essere pagati con le rendite rafforzato sul suo più temibile rivale, il lucchese Giuseppe Serafini, favorito della duchessa Margherita e maestro di campo ...
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FASOLO, Vincenzo
Antonino Terranova
Nacque a Spalato, allora sotto dominio austriaco, il 5 luglio 1885, da Michelangelo e Andreina Allujevich. Il padre insegnò chimica in varie città italiane; quando [...] ai già citati, le scuole "Giacomo Medici" in via Sforza, "Giuseppe Garibaldi" in via Mondovì, "Nicolò Tommaseo" in via Ostiense; S. Saba; ristrutturazione del convento di S. Martino ai Monti, tutte a Roma; restauro del duomo di Acquapendente (con ...
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PANNOCCHIESCHI d'ELCI, Angelo Maria
Giovanna Rao
PANNOCCHIESCHI d’ELCI, Angelo Maria. – Angelo Maria Giuseppe Ambrogio, conte d’Elci, nacque a Firenze il 7 dicembre 1754, dal marchese Ludovico, patrizio [...] patente di commendatore dell’Ordine di S. Giuseppe, sebbene all’opera non mancassero critiche Firenze 1877, pp. 3, 8; V. Alfieri, Lettere, Torino 1903, pp. 317 s.; V. Monti, Epistolario, a cura di A. Bertoldi, IV, Firenze 1929, p. 171; V, ibid. 1930, ...
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FANTI, Erminio
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque a Parma il 16 genn. 1821 da Ferdinando e da Angela Bonini. Si formò all'Accademia parmense di belle arti dove fu allievo del paesaggista e scenografo Giuseppe [...] all'esposizione triennale dell'Accademia bolognese con Veduta del monte di Campora nel Parmense, mentre a Parma inviò, Boccaccio, pur non rifiutando le eleganze pittoriche proprie di Giuseppe Drugman soprattutto dopo il soggiorno romano e lo studio ...
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COCCORANTE, Leonardo Carlo
Gennaro Borrelli
Figlio di Matteo e di Antonia Pianese, nacque a Napoli l'8 nov. 1680. Altre poche notizie biografiche su questo pittore di rovine "bizzarre" e giardini ornati [...] contraltare della pittura di paesaggio ove appaiono le colline ed i lontananti monti che circondano la città. La "veduta ideata" del C. non a ricerche di tal genere. Altra presenza è quella di Giuseppe Tomaioli: i suoi gruppi di turisti e di borghesi, ...
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GIONIMA, Antonio
Stefano Pierguidi
Figlio del pittore Simone e di Francesca Maria Bandiera, nacque a Venezia il 4 marzo 1697 (Crespi, p. 234).
Simone, nato a Venezia nel 1655, fu allievo a Bologna di [...] dove lavorò come pittore di corte per gli imperatori Giuseppe I e Carlo VI d'Asburgo e forse entrò tavolozza impiegato, caratterizzato da colori squillanti e accesi, a quella di F. Monti (Roli, 1960, pp. 302 s.).
Sempre entro il secondo decennio ...
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GIOVENALE, Giovanni Battista
Raffaella Catini
Nacque a Roma l'11 nov. 1849 da Benedetto, avvocato, e da Maria Valenziani.
Architetto, ingegnere, restauratore e storico dell'architettura, costituì per [...] del tutto in antitesi con la raffinata tradizione romana di Giuseppe Valadier e di Raffaele Stern, la scelta di abbattere murarie attaccate dall'umidità di risalita, e in S. Maria dei Monti (1904), già oggetto di lavori al suo interno per opera di ...
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bevagnizzazione
s. f. Il proporre come modello lo stile di vita elegante e al tempo stesso genuino, armonioso e sereno degli abitanti del comune umbro di Bevagna. ◆ Il «simbolo del vivere tranquillo», invece, è uno solo: il piccolo centro...
dopo-euro
(dopo euro), loc. s.le m. e agg.le inv. Fase successiva all’entrata in vigore della moneta europea; successivo all’Euro. ◆ Tornando a [Romano] Prodi, lui sarà il primo presidente europeo dell’epoca dopo-euro. (Piero Colaprico, Repubblica,...