PAPPACENA, Maria Annina Laganà in arte Anna Fougez
Doriana Legge
– Nacque a Taranto il 9 luglio 1894 (Pantaleo, 1986), figlia di Angelo Pappacena e Teresa Catalano.
Dopo la morte dei genitori fu adottata [...] dagli zii, Giuseppe Laganà e Giovannina Catalano. Fu per quarant’anni diva indiscussa del teatro di varietà in Italia. limitato a Napoli. Sedicenne, si esibì al teatro Mastroieni di Messina in un repertorio di canzoni napoletane e con I milioni di ...
Leggi Tutto
ANDRÌA di Anfusu (de Anfusio)
Giuseppe Coniglio
Nacque a Messina, non si sa in quale anno; ma, poiché ebbe l'investitura di notaio il 14 febbr. 1365 e non si era ancora ritirato dalla vita pubblica nel [...] 1416, si può supporre che la data della sua nascita si aggiri intorno al 1340. Qualche altra notizia si ha solo per gli anni che vanno dal 1405 al 1416, per i quali ci soccorrono alcuni documenti. In questo ...
Leggi Tutto
FASULO, Giuseppe
Renata De Lorenzo
Nacque a Napoli il 26 marzo 1763, da Filippo e da Celidea Vinacci; era fratello di Nicola, Alessio e Margherita. Non si dedicò alla professione forense che aveva permesso [...] per Malta col fratello Alessio, compi il viaggio per Monteleone via mare, passando per Messina, dato lo stato di agitazione delle province.
Il generale Giuseppe Rosaroll, che qui cercava di organizzare le truppe per difendere la costituzione, tentò ...
Leggi Tutto
CARISSIMI, Alessandro
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bergamo nel 1829 da Pietro e da Anna Benedetta Cattaneo. La madre, rimasta vedova dopo la nascita di una seconda figlia, Marianna, si unì in seconde [...] stesso - il 15 settembre fu, su ordine di Giuseppe Sirtori, posto agli arresti per essere intervenuto attivamente a e, nominato addetto allo Stato Maggiore, fu inviato a Messina per noleggiare un vapore inglese; mancandogli la somma necessaria, ...
Leggi Tutto
GUARINO, Giuseppe
Carlo M. Fiorentino
Secondogenito di cinque fratelli, nacque a Montedoro, presso Caltanissetta, il 6 marzo 1827 da Michele, notaio, e da Angela Papia. Cresciuto in una famiglia di [...] G. fu quindi costretto a risiedere in una casa nei pressi del seminario.
Il 5 luglio 1875 Pio IX lo nominò arcivescovo di Messina, ma soltanto quattro anni dopo, con r.d. 27 luglio 1879, il G. ottenne dal governo italiano l'exequatur e poté prendere ...
Leggi Tutto
BAGNASCO, Rosario
Francesco Brancato
Nato a Palermo nel 1810, di modesta cultura (ma non analfabeta, come è stato ritenuto), viveva facendo lo scultore in legno. Di sentimenti liberali e antiborbonici, [...] ordine del 22 dic. 1849, trasferito nella cittadella di Messina. Morì poco tempo dopo in carcere, non senza sospetto F. Crispi, Palermo 1910, p. 190; U. De Maria, R. B. e Giuseppe Oddo, in Giornale di Sicilia, Palermo, 8 apr. 1943; p. Alatri, Lotte ...
Leggi Tutto
CERVETTO, Giuseppe
Egisto Taccari
*
Nacque a Verona il 16 luglio 1808 da Girolamo e da Stella Bassani, in una famiglia israelita di modestissime condizioni. Compiuti i primi studi nella città natale, [...] C. aveva cominciato a subire un rapido declino. Chiamato all'insegnamento della storia delle scienze nell'università di Messina, accettò nella speranza che il soggiorno in un clima così dolce potesse giovargli. Ma non avendone tratto alcun vantaggio ...
Leggi Tutto
BITONTO, Giuseppe
Luigi Firpo
Nacque a San Giorgio Morgeto in Calabria, da famiglia oscura, probabilmente nel 1567, perché nell'ottobre 1599 si dichiarò "d'anni trenta dui in circa" e già orfano di [...] domenicano di Condoianni, dove fu raggiunto da fra' Dionisio, ch'egli accompagnò in viaggio per Oppido e Bagnara fino a Messina, con la scusa di "comperar matarazzi", ma verosimilmente per tessere le fila del complotto. Al ritorno, con altri adepti i ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Arangio-Ruiz, Capograssi, Paradisi e Ungari
Aurelio Cernigliaro
Nel contesto culturale in cui si trovò a operare Calasso si stagliano altre autorevoli figure di spicco tra cui è indispensabile ricordare [...] fu straordinario a Perugia e l’anno successivo a Cagliari. Chiamato a Messina nel 1912, nel 1914 conseguì l’ordinariato; nel 1918 fu a attenzione alle Tabulae Herculanenses e al Gaio ‘veronese’.
Giuseppe Capograssi (Sulmona 1889-Roma 1956), nato da ...
Leggi Tutto
CERTO, Bonaventura
Francesca Campagna Cicala
Nato a Messina, frate minore conventuale, è noto per la sua attività di architetto a Trapani dal 1630 al 1646.
Non si hanno altre notizie al di fuori dell'attività [...] che egli avesse dato qualche saggio delle sue capacità già a Messina, città molto fervida di opere nel periodo a cavallo tra i nella prima metà del Seicento, al tempo del padre conventuale Giuseppe Napoli iunior (1585-1649), e vi costruì la chiesa di ...
Leggi Tutto
capimpianto
(capo impianto), s. m. Responsabile di un impianto. ◆ sull’accordo non si torna indietro. Si tratta di applicarlo correttamente. Martedì incontreremo i capi deposito e i capi impianto, spiega [Mario] Di Carlo. Chi lo contesta deve...
prodite
s. f. (iron.) Atteggiamento tipico di Romano Prodi, capace di ingenerare confusione e litigiosità.◆ sarà perché è sotto l’effetto del bacillo, ma l’onorevole [Giuseppe] Fioroni deve aver sbagliato la diagnosi. Se fosse una vera berlusconite,...