CALVINO, Salvatore
Francesco Luigi Oddo
Nato a Trapani il 25 dic. 1820 da Giuseppe, eminente giurista, e da Angela Lombardo, dopo aver terminato in modo brillante gli studi nel liceo cittadino, ricevette [...] organizzati in bande armate nell'ex feudo Torrebianca sotto il comando di Giuseppe Agosta, il C. spinse il popolo trapanese alla rivolta e , preferì recarsi a combattere sotto i baluardi di Messina, ancora in mano dei borbonici. Qualche mese dopo ...
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BRUSATI, Roberto
Giorgio Rochat
Nato a Milano il 3 luglio 1850 da Giuseppe e da Teresa Aman, la sua vocazione militare maturò negli anni di tensione e di speranza per il raggiungimento della libertà [...] stesso. Tenente colonnello nel 1888 e colonnello nel 1892, in quell'anno assunse il comando del 22º reggimento di fanteria, a Messina e poi a Piacenza. Nel 1896 divenne capo di Stato Maggiore del corpo d'armata di Roma, nel 1898 fu promosso maggiore ...
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Caravaggio, Michelangelo Merisi detto il
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore inquieto, innamorato del vero e della luce
Pochi artisti hanno suscitato tanto interesse e hanno rivoluzionato così profondamente [...] città più che mai internazionale, e lavora nella bottega di Giuseppe Cerasi, detto il Cavalier d'Arpino. A questo periodo risalgono Le sue tappe a Napoli, a Malta, a Siracusa, a Messina, a Palermo e in seguito nuovamente a Napoli lo mostrano sempre ...
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BAZZANI, Cesare
Mario Manieri Elia
Nacque a Roma il 5 marzo 1873 da Luigi, bolognese, professore in Roma di disegno architettonico e scenografo, e da Elena FracassiniSerafini, sorella del pittore Cesare. [...] il palazzo degli studi e poi la sede dell'educandato di S. Giuseppe (1928-1934); a Foggia, il palazzo del governo (1929); a Previdenza Sociale; a Napoli (1934-1936), la stazione marittima; a Messina, la chiesa di S. Lorenzo e S. Caterina; a Taranto, ...
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FABBRI, Paolo
Giuseppe Sircana
Nacque a Conselice, in provincia di Ravenna, il 26 ag. 1889 da Carlo e da Maria Gandolfi. Di famiglia contadina il F. intraprese il lavoro nei campi non appena ebbe ultimata [...] A Molinella il F. fu discepolo e collaboratore di Giuseppe Massarenti e si segnalò come uno dei più capaci F. venne subito arrestato. Il 23 genn. 1930 il tribunale di Messina lo riconobbe colpevole di complicità nella fuga e gli inflisse una condanna ...
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PIGNATELLI, Ferdinando e Mario
Luca Covino
PIGNATELLI, Ferdinando e Mario. – Nacquero a Napoli, Ferdinando il 21 settembre 1769 e Mario il 12 luglio 1773, da Salvatore, principe di Strongoli, e da Giulia [...] fatto i nomi di alcuni complici, in particolare di Giuseppe De Marco, nipote del ministro degli affari ecclesiastici 58; A. Simioni, Le origini del risorgimento politico dell’Italia meridionale, Messina-Roma 1925, pp. 438 s.; A.M. Rao, Guerra e ...
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CARDUCCI, Costabile
Aldo Cermele
Nacque a Capaccio (Salerno) il 15 giugno 1804 da Antonio e da Giuseppina Verduzio, in una famiglia di agiati possidenti. Dopo aver fatto i primi studi nel paese natale, [...] Matteo Carducci.
Iniziato all'azione patriottica dal cognato Giuseppe Del Re, e introdotto nei circoli costituzionali di a un'altra sommossa. Partì infatti il 3 giugno per Messina, proseguendo per Milazzo, dove si unì ai volontari siciliani diretti ...
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BELLONCI, Goffredo
Arnaldo Bocelli
Nato a Bologna il 5 sett. 1882 da Giuseppe, ordinario di embriologia e istologia in quella università, e da Argia Facchini che morì dandolo alla luce, a sei anni rimase [...] a qualche quotidiano e periodico, specie dell'Emilia.
Nel Giornale d'Italia cominciò con vari "servizi" (sul terremoto di Messina, sugli scioperi della Valle Padana, ecc.), scrivendo articoli di fondo, di politica interna ed estera, cronache vaticane ...
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BENTIVEGNA, Francesco
Francesco Brancato
Nato a Corleone (Palermo) il 4 marzo 1820, da Giliberto e da Teresa de Cordova dei marchesi della Giostra, appartenne a cospicua famiglia e, avviato dapprima [...] pure suggerito al seguaci, ma intendendo sempre riferirsi a una grande città, Catania o Messina (v. lett. 16 dic. 1856 al Fabrizi, in E. Morelli, p. commercio), s.l. né d., pp. 243-248; E. Morelli, Giuseppe Mazzini, Roma 1950, pp. 36 e 62, n. 72; G. ...
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ALLIEVO, Giuseppe
Francesco Corvino
Nacque a S. Germano Vercellese il 14 sett. 1830, e, compiuti gli studi secondari nella città di Vercelli, s'iscrisse alla facoltà di filosofia dell'università di [...] G. A., in Cultura filosofica IV (1910), pp. 445-478; G. Gentile, Le origini della filosofia contemporanea in Italia, I, I Platonici, Messina 1925, pp. 345-355; E. Formiggini Santa-maria, La pedagogia italiana nella seconda metà del sec. XIX, I, Gli ...
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capimpianto
(capo impianto), s. m. Responsabile di un impianto. ◆ sull’accordo non si torna indietro. Si tratta di applicarlo correttamente. Martedì incontreremo i capi deposito e i capi impianto, spiega [Mario] Di Carlo. Chi lo contesta deve...
prodite
s. f. (iron.) Atteggiamento tipico di Romano Prodi, capace di ingenerare confusione e litigiosità.◆ sarà perché è sotto l’effetto del bacillo, ma l’onorevole [Giuseppe] Fioroni deve aver sbagliato la diagnosi. Se fosse una vera berlusconite,...