NEOGENICO, PERIODO, o Neogene (dal gr. νέος "nuovo" e νένος "nascita", "età", come a dire età nuova o generazione nuova)
Giuseppe Stefanini
Termine geologico proposto nel 1853 da M. Hoernes per designare [...] Regny, Paleontologia, Milano 1902; K. A. Zittel, Traité de Paléontologie, trad. di C. T. Barrois, I-IV; A. Manzoni, Gli Echinodermi fossili dello Schlier delle Colline di Bologna, in Dekschriften Math. Naturw. k. Akad. Wissensch., XXXIX, Vienna 1878 ...
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HUGO, Victor-Marie
Pietro Paolo Trompeo
Nacque a Besançon il 26 febbraio 1802, morì a Parigi il 22 maggio 1885. Suo padre, Léopold-Sigisbert (1774-4828) che il poeta volle far credere d'origine nobile, [...] il colonnello (poi generale) Hugo aveva seguito il re Giuseppe Bonaparte nei suoi spostamenti. Ma fra questi due soggiorni, e dai romantici tedeschi, da Chateaubriand, da Madame de Staël, dal Manzoni, e via di seguito, V. H. sa dare una vivacità e ...
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NEO-GUELFISMO
Walter Maturi
È la forma italiana d'un movimento culturale europeo: il cattolicismo liberale. La denominazione neoguelfismo fu coniata dai suoi avversarî, Gabriele Pepe e Giuseppe Ferrari, [...] Si rivelò allora un significativo fenomeno di psicologia etico-politica: tra le figure rappresentative i sinceri neo-guelfi, come il Manzoni, il Troya, il Capponi, il Balbo, preferivano chiamarsi moderati e i meno sinceri erano i più entusiasti della ...
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TERSATTO
Edoardo SUSMEL
Giuseppe PRAGA
. Villaggio della Croazia (Banato della Sava, Iugoslavia), posto a circa 1 km. a N. di Sušak. Tersatto trae il nome da Tarsatica (v.), fiorente municipio (non [...] che sono scomparse, una serviva da museo di bronzi, l'altra conteneva una raccolta di quadri. Così appariscono nel disegno del Manzoni. Delle quattro esistenti la più alta, merlata, è la cosiddetta torre romana; la più avanzata verso mezzogiorno è la ...
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RAABE, Wilhelm (pseudonimo Jakob Corvinus)
Giuseppe Zamboni
Narratore tedesco nato l'8 settembre 1831 a Eschershausen (Braunschweig), morto il 15 novembre 1910 a Braunschweig. Dopo essere stato per qualche [...] certi atteggiamenti serafici; egli stesso nega di averne tratto decisivo influsso, mentre ammette invece di aver molto derivato dal Manzoni. Ma si compiace anch'egli di sconcertare con le sue trovate e divagazioni il lettore, e seguire, incurante d ...
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QUARANTENA
Giuseppe Gardenghi
. Periodo di segregazione e di osservazione, al quale vengono sottoposte persone e cose ritenute in grado di portare con sé i germi di malattie infettive esotiche. Si applica [...] si chiese ben presto se non fosse possibile ridurne i termini senza danno. Lodovico Settala, il protofisico milanese ricordato dal Manzoni (1552-1633), era già di questo parere; ma si deve soprattutto a Paolo Zacchia, il grande instauratore della ...
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MARIANI, Gaetano
Giuseppe Antonio Camerino
Critico letterario, nato a Roma il 7 gennaio 1923, morto ivi il 30 giugno 1983. Professore di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea dal [...] revisionano notevolmente i canoni romantici della narrativa e della poesia, i saggi di Ottocento romantico e verista, da A. Manzoni ad A. Fogazzaro, attraverso I. Nievo, G. Verga, F. De Roberto, C. Pascarella e altri, mostrano quanto complessa e ...
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MILESI MOJON, Bianca
Giuseppe GALLAVRESI
Letterata e patriota, nata a Milano nel 1790, morta a Parigi l'8 giugno 1849. Figlia di Elena Milesi Viscontini, cantata dal Porta, ricevette un'educazione accurata [...] idee diffuse in Italia dalla rivoluzione francese, quali Giuseppe Bossi, Antonio Canova e soprattutto Andrea Appiani, del Borbone Condé. Non venne mai meno alla M. la stima del Manzoni, dal quale, per le Prime Letture, fu qualificata "madre della ...
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TIGRI, Giuseppe
Guido MAZZONI
Letterato e raccoglitore di canti popolari, nato a Pistoia il 22 dicembre 1806, morto il 9 marzo 1882. Sacerdote, insegnò nelle scuole medie governative e fu per qualche [...] ; tenne anche un istituto privato. Si acquistò e si conservò care amicizie, ed ebbe testimonianze onorevoli anche dal Manzoni, pur discorde da lui nella questione della lingua per essere egli fautore del linguaggio pistoiese di contro al fiorentino ...
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MABÍLĒS (Μαβίλης), Lorenzo
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta neogreco, nato nel 1860 ad Itaca, da famiglia di origine spagnola, morto il 29 dicembre 1912 a Driskos. Studiò ad Atene e in Germania, dove per [...] Nalo e Damayanti), dal latino (Eneide) e dall'italiano (Il Sabato del villaggio del Leopardi, La morte di Ermengarda del Manzoni, I Sepolcri del Foscolo). Delle poesie originali la parte migliore sono i sonetti, una cinquantina, in cui effonde i suoi ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....