GIUSTI, Giuseppe
Plinio CARLI
Nacque a Monsummano, in quel di Pescia, il 13 maggio 1809, d'agiata e nobile famiglia. Fece i primi studî sotto la guida di un prete del paese, rozzo e manesco, presso [...] forme più alte di poesia. Ma nell'estate del 1829 Giuseppe fu richiamato in famiglia ove rimase tre anni. Rimandato poi B. Giorgini, più tardi sposo della Manzoni, fino a Milano; e quivi rimase circa un mese, ospite del Manzoni. Questi si legò a lui d ...
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TOMMASEO, Niccolò
Pietro Paolo Trompeo
Nato a Sebenico in Dalmazia il 9 ottobre 1802 da Girolamo, modesto negoziante, e da Caterina Chevessich, morto a Firenze il 1° maggio 1874. La sua famiglia, che [...] delle sue ispirate poesie, quella che intitolò A Giuseppe Multedo corso.
Quivi raccolse le lettere di Pasquale III (1931); E. Flori, T. e la questione romana, in Voci del mondo manzoniano, Milano 1932; R. Tommaseo, L'ora di N. T., Firenze 1933; G. ...
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Scrittore e uomo politico, nato a Civitacampomarano, nel Molise, il 1 ottobre 1770, morto in Napoli il 14 dicembre 1823. Nel 1787 si recò a Napoli per apprendervi leggi e iniziarsi alla pratica forense, [...] , il C., dopo la conquista del Regno fatta da Giuseppe Bonaparte, nel 1806 volle domiciliarsi a Napoli, dove continuò Vico diffuse nel periodo milanese; facendola nota al Monti e al Manzoni e indirettamente al Foscolo, al Di Breme e a molti altri ...
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Giovanni Battista, pittore di vetrate, nacque a Milano l'11 dicembre 1799, vi morì nel 1849. Iniziò nel 1822 i tentativi per ritrovare i buoni procedimenti tecnici della pittura di vetrate lavorando anche [...] sono in Francia, Russia, Inghilterra, Spagna, America.
Il figlio Giuseppe nacque a Milano l'11 novembre 1825. Frequentò a Milano l Varese. Dipinse anche i velarî della Scala e del Teatro Manzoni in Milano. Conoscitore squisito e per quei tempi anche ...
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Letterato, nato a Bibbiena il 4 maggio 1790, morto a Roma il 30 maggio 1847. Studiò nel seminario di Castiglion Fiorentino, dove, a 18 anni, fu maestro di rettorica; poi, divenuto sacerdote, sottobibliotecario [...] composta l'Eucaristia, rinunziò a scrivere un inno sul Corpus Domini, cui lo esortava il Rosmini. Ammiratore entusiasta del Manzoni il B. chiamò i classicisti cocciuti e arrabbiati una "immane schiera e proterva che abbaiava forte alla luna, mentre ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] ininterrotta ricerca religiosa, proiettandone il senso sul personaggio di Manzoni. L. Adorno (n. 1921) è tornata a di lingua inglese. Letteratura africana di espressione inglese
di Giuseppe Castorina
La fioritura di scritti africani in lingua inglese ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] television industries, Boston 1998.
Cinema e televisione
di Giuseppe Cereda
Un rapporto controverso
Già negli anni Sessanta, R e del Novecento (C. Collodi, E. Morante, E. De Amicis, A. Manzoni, G. Verga, C. Levi, C. Bernari, I. Silone, L. Pirandello ...
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MONTI, Vincenzo
Pietro Paolo Trompeo
Da Fedele e Domenica Maria Mazzarri nacque alle Alfonsine (Ravenna) il 19 febbraio 1754; morì a Milano il 13 ottobre 1828. I suoi vecchi erano castaldi dei marchesi [...] una specie di Iago vi agisce, personaggio chiaramente allusivo a Giuseppe Lattanzi, uno dei nemici romani del M., ch'egli di V. M., Firenze 1894; A. Scrocca, Studi sul M. e sul Manzoni, Napoli 1905; B. Croce, M., in Poesia e non poesia, Bari 1923 ...
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Nato il 27 luglio 1835 a Val di Castello, in quel di Pietrasanta, da Michele, medico di sentimenti liberali, e da Ildegonda Celli, crebbe nella Maremma pisana, a Bolgheri e a Castagneto, educato fortemente [...] nell'insegnargli bene il latino, l'aveva costretto altresì, da manzoniano fervente quale era, a studiare I Promessi Sposi. In un lo mantennero gli amici della sua giovinezza; alcuni, come Giuseppe Chiarini, puristi e devoti al Leopardi e al Giordani; ...
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Il maggior poeta romanesco nacque a Roma il 10 settembre 1791 da Gaudenzio e da Luigia Mazio. Ebbe una gioventù infelice per disgrazie familiari e per difficoltà della vita. Costretto a miseri impieghi [...] saggio più importante: D. Gnoli, Il poeta romanesco G. G. Belli e i suoi scritti inediti, Firenze 1878; L. Morandi, Il Belli e il Manzoni - L'Arte e la vita del Belli - Il Giraud e il Belli, in Sonetti scelti, Città di Castello 1912; P. Orano, G. G ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....