Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] abbiamo dubbi nel considerare Il trovatore un’opera di Giuseppe Verdi, dimenticando nella maggior parte dei casi di menzionare prima crociata, Luisa Miller, Un ballo in maschera, Goldoni, Manzoni, ecc.); «vago sembiante» (Oberto, Otello, già a partire ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] Pubblica Istruzione, varò una commissione presieduta da ➔ Alessandro Manzoni, il cui scopo era «aiutare a rendere più linguistiche. Problemi, applicazioni, prospettive. In ricordo di Giuseppe Francescato. Atti del Convegno di studi (Udine, 30 ...
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DI LIEGRO, Luigi
Maurilio Guasco
Nacque a Gaeta (Latina) il 16 ottobre 1928, da Cosimo e Anna Catanzano, in una famiglia numerosa e povera; fu battezzato il giorno successivo nella chiesa parrocchiale [...] che venne intitolata a S. Maria del Ponte e S. Giuseppe. Don Luigi pensava probabilmente, una volta lasciate le sue attività di loro. Vennero dunque aperti ostelli e mense in viale Manzoni, a Ostia, a Primavalle, spesso incontrando l’ostilità dei ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] in contesti non polemici, come nella pur elogiativa menzione in Giuseppe Maria Galanti (Breve descrizione della città di Napoli e del suo “I sepolcri”), strepito di vera gloria (Alessandro Manzoni, “Il cinque maggio”).
Finetti, Gian Francesco (1936 ...
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LEYVA, Virginia Maria de
Massimo Carlo Giannini
Figlia di Martín, conte di Monza, e di Virginia Marino, nacque a Milano tra il dicembre 1575 e l'inizio del 1576. Al battesimo ricevette il nome di Marianna. [...] l'Osio compì il primo omicidio, nella persona di Giuseppe Molteni, agente dei Leyva a Monza, nonché uno XLV (1912), pp. 852-862; G. Barbieri, Un personaggio del Manzoni nei documenti archivistici del Monte di Pietà di Milano, in Archivi storici delle ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] -88) è in espansione anche al Nord (a Giuseppe nessuno lo ha invitato oltre che Giuseppe nessuno lo ha invitato; a me non mi convince , infine, sono le riflessioni sul tema di ➔ Alessandro Manzoni, che nei Promessi sposi rifiutò il «colore locale» di ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] Promessi sposi:
(14) Voi, mi fate del bene, a venir qui (Manzoni, I promessi sposi, XXX)
(15) E quella riva lì, è bergamasca Mondadori, 2 voll., vol. 1º, pp. 1069-1656.
Antonelli, Giuseppe (2008), Dall’Ottocento a oggi, in Mortara Garavelli 2008, pp. ...
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LONDONIO, Francesco
Cristina Geddo
Nacque a Milano, nella parrocchia di S. Alessandro in Zebedia, il 7 ott. 1723, da Antonio e Teresa Lesma, quartogenito di sette figli.
Fu allievo del milanese Ferdinando [...] ai ritratti, si conoscono l'inedito Ritratto del fratello prete Giuseppe (1710 - post 1801), già presso gli eredi Ferrari . 473 s.; Asta di figure da presepe e un presepe d'autore, Manzoni Finarte, Milano, 14 dic. 1983, lotto 61; S. Coppa, La ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] convergenze, la teoria e la prassi di ➔ Alessandro Manzoni e dei manzoniani, che propongono e diffondono l’ideale Giordani, in una lettera del 1824 al purista e patriota Giuseppe Bianchetti:
gl’Italiani avevano abbandonata e disprezzata affatto la ...
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TESTI, Fulvio
Marco Leone
TESTI, Fulvio. – Nacque a Ferrara, dove fu battezzato il 23 agosto 1593, da Giulio, speziale originario del contado ferrarese, e da Margherita Calmoni.
Ebbe come fratelli Costantino, [...] dove strinse amicizia con i conterranei Alessandro Tassoni e Giuseppe Fontanelli. Il soggiorno romano fu interrotto da uno stereotipo del diplomatico di età spagnola (a lui Alessandro Manzoni si sarebbe ispirato per il personaggio del Conte Zio ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....