Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] Lc. 1, 5-38) avvenne sotto il regno di Erode il Grande (morto nell'anno 750 di Roma), al tempo del censimento ordinato 23, 46 e Ps. 63, 2 e 69, 22 in Gv. 19, 28-29); Giuseppe d'Arimatea ottiene il permesso di dare a G. C. sepoltura. Ma la tomba è ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] collegio gesuita per seguire le lezioni del filosofo scotista Giuseppe Ricci, ma nuovamente insoddisfatto, attese per proprio conto " o "caratteri poetici" che sono alla base dei grandi miti dei popoli primitivi. L'età eroica, cui soprattutto ...
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Storico e uomo politico (Ravenna 1844 - Roma 1920), figlio di Giuseppe; deputato monarchico-costituzionale (1883-86), senatore (dal 1889), socio nazionale dei Lincei (1918). Autore di numerose pubblicazioni [...] sulla storia di Ravenna e di Romagna: I tiranni di Romagna e i papi del Medio evo (1888); Caterina Sforza (3 voll., 1893); Ravenna e le sue grandi memorie (1912).
Pier Paolo Pasolini ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] archivi esistenti. Da qui, il concetto di un grande archivio a disposizione di qualsiasi teatro e, man mano Palazzo Reale), Milano 2000, p. 5.
3 M. Conati, Il sistema teatrale, in Giuseppe Verdi: l’uomo, l’opera, il mito, cit., p. 25
4 S. Baia ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] (seria; 24 febbr. 1821). Ed ecco le ultime musiche per Napoli: due cantate e l'opera Zelmira (16 febbr. 1822), il cui grande successo si rinnovò nelle numerose repliche in tutta Italia e in quella Vienna (1822) ove R. si recò dopo aver celebrato le ...
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Òssola, Carlo. - Filologo e critico letterario italiano (n. Torino 1946). Professore emerito nel Collège de France di Parigi, cattedra di Letterature moderne dell’Europa neolatina, socio dell’Accademia [...] 2011 (2011), ha diretto la collana «Classici Treccani. I grandi autori della letteratura italiana», per la quale ha curato i un posto di spicco spetta a Ungaretti: la monografia Giuseppe Ungaretti (1975); l’edizione commentata, secondo il testo ...
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Famiglia di editori librai e tipografi milanesi. Iniziatore fu Francesco Cesare (1736-1799) che, avendo ereditato dallo zio Giulio Scaccia una libreria, la guidò per cinquant'anni facendone uno dei centri [...] Volta, ecc. Gli succedettero i figli Pietro (1770-1819) e Giuseppe (1784-1861), che intitolarono (1812) la ditta ai Fratelli V perseveranza (1860-1920); estese in seguito l'attività alle grandi opere di cultura generale e in particolare di medicina e ...
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Fiorello, Beppe (propr. Giuseppe). – Attore italiano (n. Catania 1969). Dopo aver lavorato nei villaggi turistici come tecnico è stato assunto nel 1994 a Radio Deejay. Nel 1997 ha debuttato come attore [...] in un film di M. Risi L'ultimo Capodanno. In televisione F. è stato protagonista di fiction di successo impersonando grandi personaggi come Salvo D’Acquisto nel 2003 e Domenico Modugno nel 2013. Tra le altre fiction che ha interpretato si ricordano: ...
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Figlio (Schönbrunn 1832 - Querétaro 1867) dell'arciduca Francesco Carlo e dell'arciduchessa Sofia, era fratello minore dell'imperatore Francesco Giuseppe. Sposato a Carlotta, figlia di Leopoldo I del Belgio, [...] amicizia con l'Austria. Incoronato imperatore (1864), M. non revocò le leggi di riforma varate da Juárez, scontentando i grandi proprietarî terrieri, né restituì alla Chiesa i beni che le erano stati confiscati, senza per questo riuscire a trovare un ...
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Ramo della famiglia tedesca dei Hohenems (da un castello sovrastante il borgo di Ems o Emps), trapiantatosi in Italia e il cui nome, tradotto in Alta Ems, assunse poi la forma definitiva di Altemps. n [...] il capostipite degli A. di Roma e l'iniziatore delle grandi fortune della famiglia. Al figlio di Roberto Giovanni Angelo (m linea diretta degli A. di Roma si estinse nel 1854 con Giuseppe Maria, che lasciò erede il cugino Mario Aniceto. Il titolo di ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...