DANDOLO, Tullio
Renato Giusti
Nato a Varese il 2 sett. 1801 da Vincenzo e Marianna Grossi, ebbe un'adolescenza e una giovinezza assai agitate: seguendo il padre, già esponente nel 1797 della Municipalità [...] di Milano..., 1520-30, a cura del D., Milano 1855 (2 ed., ibid. 1859); Alcuni brani delle storie patrie di Giuseppe Ripamonti per la prima volta tradotti dall'originale latino dal conte T. Dandolo, ibid. 1856; Il potere politico cristiano. Discorsi ...
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BENEDETTO, Luigi Foscolo
Renato Bertacchini
Nacque a Cumiana (Torino) il 24 febbr. 1886 da Giuseppe e da Cesira Ruffinati. Compiuti gli studi medi superiori al liceo "Gioberti", avendo come validi docenti [...] , Grandezza di Marco Polo, La leggenda del classicismo francese, Il dramma di Pascal, Come nacque la "Terra dei morti" del Giusti, Vigny e gli esuli della "Giovane Italia", Il mito di Graziella, Carducci e la Francia, confermano nel B. quel "senso ...
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PUCCIANTI, Giuseppe
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Pisa il 13 giugno 1830, morto a Marina di Pisa il 1° ottobre 1913. Laureato in lettere nella sua città nativa, fu eccellente maestro e poi preside [...] (Firenze 1884), ecc. Tra i lavori critici meritano speciale menzione i Saggi danteschi (Città di Castello 1911), le Poesie del Giusti commentate (Firenze 1899) con un saggio critico su lui, ecc., ma soprattutto il suo nome si sparse e resta in onore ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] la questione nei suoi retti termini fu sin dal 1824 Giuseppe Montani sulla «Antologia», con un raffronto tra Orazio e teco io vegno, vedrai quant'amo, e quanto al grande amarti era giusta mercé d'amore il regno.
Commenta il Carducci: «Vi si sente ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] subito, poi la ripiglia, poi la torna a mutare. Una volta imbrocca giusto, nove falla il segno; non sa mai se ha fatto bene e dell'85: nel '72 era avvenuto un delitto: una sessantaduenne, Giuseppa Puglisi, era l'amante di un uomo più giovane di lei di ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] fine della vita e abbandona il retto uso della ragione che gli indica il giusto cammino, non è, infatti, un vero uomo, ma è come «morto» del suo valore, così come accadde di fare pure a Giuseppe Lando Passerini, per l'edizione de Le Opere minori di ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] intervento divino, assicura a Costantino l’incolumità:
Costantino, il re giusto, credette in Dio con tutto il suo cuore. Dio lo guidò di s. Mercurio, a cura di T. Orlandi, S. Di Giuseppe Camaioni, Milano 1976. Per gli inni dedicati a Mercurio cfr. M. ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] poeta, si direbbe che non lo sapesse. Quanti altri Giusti, al tempo del Giusti e poi? Per i più la fama romagnosiana era fama civile. La sua posizione, come, del resto, anche quella di Giuseppe Ferrari, è singolare dopo il '49: mentre tanto per i ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] neppure a poeti di più antica formazione, quali Giuseppe Revere, era restata ignota, se appunto gli ultimi fronte alla polemica betteloniana: «l'arte ha i suoi diritti e le sue giuste esigenze: e l'arte del verso non si può abbassare alle umiltà della ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] statino nell'Italia del tempo: i quattro volumi di Giuseppe Micali. Restano essi, però, a rappresentar la più era di rivoluzione; lo studio dell'antichità classica, per chi avesse giustamente in orrore i metodi del Puoti e lo stagno lor seguito ...
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nocchino
s. m. [der. di nocca1], tosc. – Colpo dato con le nocche della mano chiusa: dare un n. sul capo a qualcuno; maestro che, a forza di nocchini, ci voleva inzeppare nel capo le poesie bernesche di Giuseppe Giusti (L. Viani).
chiavistello
chiavistèllo s. m. [lat. *claustellum, dim. di claustrum «serratura», incrociato con clavis «chiave»]. – 1. Sbarra di ferro che scorre entro gli anelli o le asole di una piastra fissata a uno dei battenti di un uscio o di una...