Nato il 27 luglio 1835 a Val di Castello, in quel di Pietrasanta, da Michele, medico di sentimenti liberali, e da Ildegonda Celli, crebbe nella Maremma pisana, a Bolgheri e a Castagneto, educato fortemente [...] lo mantennero gli amici della sua giovinezza; alcuni, come Giuseppe Chiarini, puristi e devoti al Leopardi e al Giordani; lo stato generale di tali studî, allora, tra noi. Osservazioni giuste, del resto, non mancano nei suoi scritti in proposito, ...
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PARINI, Giuseppe
Giulio Natali
Nacque a Bosisio, villaggio della Brianza, tra i colli che cingono il "vago Èupili", o lago di Pusiano, il 23 maggio 1729, "di casa popolare". Suo padre, Francesco Maria [...] Gioberti il Mazzini il Cattaneo, lo esaltavano; ne idealeggiarono la figura, nei loro romanzi, Carlo Ravizza, Ippolito Nievo e Giuseppe Rovani; il Giusti ne scrisse la vita e curò una scelta dei suoi scritti; Paolo Ferrari, letto il libro del Cantù L ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] di registri stilistici e lessicali è praticata consapevolmente nella poesia satirico-giocosa, di cui è maestro il toscano GiuseppeGiusti. La ricerca dell’effetto comico è realizzata proprio attraverso l’accostamento di aulico e quotidiano e «l ...
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Nacque a Roncole di Busseto, presso Parma, il 10 ottobre 1813, primogenito di Carlo (1785-1867), oste e commerciante, e di Luigia Uttini (1787-1851), filatrice, di Saliceto di Cadeo. Una sorella, Giuseppa [...] e recente. La sua cerchia milanese comprendeva frequentatori di Alessandro Manzoni, dal quale ottenne una lettera di presentazione a GiuseppeGiusti, conosciuto nel 1847 a Firenze ma che già nel 1846 aveva menzionato i Lombardi nel suo Sant’Ambrogio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] Giovanni legge prestissimo: tra gli altri, l’inno A Satana di Giosue Carducci, naturalmente, e le satire di GiuseppeGiusti, e poi Voltaire, Vittorio Alfieri, il volgarizzamento delle Vite parallele di Plutarco e quello dell’erasmiano Elogio della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Vilfredo Pareto
Luigino Bruni
Vilfredo Pareto è il maggiore economista che l’Italia abbia espresso, e tra i pochi grandi nella storia del pensiero economico. Grande soggettivamente (per la genialità [...] di quella legge, come Alain Fournier, Honoré de Balzac, Henry Sumner Maine, Gabriel Tarde e persino il poeta italiano GiuseppeGiusti. Pareto, però, sviluppa un aspetto particolare di questa tesi, vale a dire il meccanismo di «circolazione», cioè la ...
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Gramsci, Antonio
Guido Liguori
Intellettuale e politico, nato ad Ales nel 1891 e morto a Roma nel 1937.
Prima del carcere
In una lettera dal carcere di Turi alla cognata Tatiana Schucht, in data 23 [...] di M. è anche deducibile dalla citazione, in un articolo sul l’«Avanti!» del 10 marzo 1917, di una strofa di GiuseppeGiusti (→): «Dietro l’avello / di Machiavello / giace lo scheletro / di Stenterello». A cui G. fa seguire il commento: «È tutta una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Giuseppe Verdi è sicuramente il compositore italiano più popolare e molte delle sue opere [...] alla prima crociata sono molto apprezzati, ad esempio, dal poeta GiuseppeGiusti, che invece rimprovera Verdi in occasione del Macbeth. E già nel 1836 Giuseppe Mazzini, nella sua singolare Filosofia della musica, auspica proprio un melodramma ...
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Burchiello e la poesia licenziosa del Quattrocento
Giuseppe Crimi
La poesia di Domenico di Giovanni, detto il Burchiello (Firenze 1404 - Roma 1499), grazie a una diffusa tradizione manoscritta e a stampa, [...] dei cibi frugali e della fame (come il v. 12: «mangiando sol pane e coltello», che richiama il proverbio toscano registrato da GiuseppeGiusti «Pane e coltello [cioè pane asciutto] non empie mai il budello»); al v. 14 («e a pena tegnàn gli occhi a ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] parola dolce si arrende», Monti), coglioneria, coglionare («non mi resta che il desiderio di non farmi coglionare», GiuseppeGiusti), coglionata, prendere in coglionella, rincoglionito, rompere i coglioni (o le scatole o le palle – e, per influenza ...
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nocchino
s. m. [der. di nocca1], tosc. – Colpo dato con le nocche della mano chiusa: dare un n. sul capo a qualcuno; maestro che, a forza di nocchini, ci voleva inzeppare nel capo le poesie bernesche di Giuseppe Giusti (L. Viani).
chiavistello
chiavistèllo s. m. [lat. *claustellum, dim. di claustrum «serratura», incrociato con clavis «chiave»]. – 1. Sbarra di ferro che scorre entro gli anelli o le asole di una piastra fissata a uno dei battenti di un uscio o di una...