Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] ’uscio
(Achille Campanile, Trattato delle barzellette)
Più sottile l’uso del bisticcio come clausola ad effetto in un sonetto di GiuseppeGioachinoBelli dedicato a tessere un ritratto di papa Sisto V, e che finisce:
(15) Perché nun ce po’èsse tanto ...
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ZIVERI, Alberto
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 2 dicembre 1908, primogenito di Carlo, originario della provincia di Parma e conduttore di wagon-lits, e di Giovanna Ciotola, romana (Costantini, 1985). [...] , col quale strinse una duratura amicizia. Janni, pittore raffinato e di vasta cultura umanistica (era pronipote di GiuseppeGioachinoBelli), più anziano di Ziveri di ben sedici anni, esercitò un ruolo importante nell’indirizzare gli interessi del ...
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PIAVE, Francesco Maria
Antonio Rostagno
PIAVE, Francesco Maria. – Librettista, nacque a Murano (Venezia) il 18 maggio 1810, figlio di Giuseppe (vetraio, podestà di Murano dal 1808 al 1816) e di Elisabetta [...] Miragoli, 1924, p. 186) dove entrò in contatto con influenti personalità della cultura romana come Jacopo Ferretti e GiuseppeGioachinoBelli. Divenne anche socio d’Arcadia; il Catalogo dei Pastori arcadi (vol. 10, Custodia Gabriele Laureani, c. 101r ...
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SALUSTRI, Carlo Alberto Camillo
Gabriele Scalessa
(Trilussa). – Secondogenito di due figli, nacque a Roma il 26 ottobre 1871 da Vincenzo, cameriere, e da Carlotta Poldi, sarta.
Dopo la prematura scomparsa [...] precoce per la poesia, componendo a dodici anni una breve lirica in italiano e leggendo i versi romaneschi di GiuseppeGioachinoBelli e Giggi Zanazzo.
Inviò il suo primo sonetto in romanesco, L’invenzione della stampa, proprio a Zanazzo, che lo ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] «quella cosa», «quella faccenda» […]; ora dì sì al sì e no al no: se non, tientelo.
Tre secoli dopo, nel 1832, GiuseppeGioachinoBelli dedica allo stesso tema due sonetti, La madre de le sante e Er padre de li santi, nei quali presenta lunghe filze ...
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TROVAJOLI, Armando
Leo Izzo
– Nacque a Roma il 2 settembre 1917 da Italiano e da Angela Petrucci.
Si avvicinò alla musica all’età di cinque anni grazie al padre, che suonava il violino in orchestre [...] il patibolo per dimostrare il proprio amore per la giovane Rosetta (Lea Massari). Gli echi della maschera romana di GiuseppeGioachinoBelli e i lazzi della parlata popolare sfociano dunque in un finale funesto del tutto inusitato per il genere. L ...
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TESSA, Delio
Gabriele Scalessa
– Nacque il 18 novembre 1886 a Milano, da Sénio, impiegato alla Cassa di risparmio delle provincie lombarde, e da Clara Besozzi, entrambi di origine milanese.
Figlio unico, [...] Forse di questo periodo è anche il pezzo, rimasto inedito e conservato presso la Biblioteca comunale di Milano, su GiuseppeGioachinoBelli, di cui Tessa dichiarava di apprezzare la scelta di raccogliere le voci dialettali «nelle piazze e nei trivii ...
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ZANAZZO, Luigi (Antonio Gioacchino)
Gabriele Scalessa
Primo di numerosi fratelli, nacque a Roma, in via dei Delfini 5, il 31 gennaio 1860. Il padre Carlo, proveniente dal Novarese ma di famiglia veneta, [...] i tipi della Tipografia Sinimberghi nel 1880. Il titolo, l’esergo (un endecasillabo romanesco da una lettera di GiuseppeGioachinoBelli a Jacopo Ferretti) e la dedica all’amico antropologo Giovanni Livi suggerivano le intenzioni sottese alla precoce ...
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L’epanalessi (dal gr. epanálēpsis «ripetizione», in lat. geminatio, iteratio o reduplicatio) è una figura retorica che consiste nel ripetere, raddoppiandoli, una parola o un segmento discorsivo all’interno, [...] anche in Verga:
Lui je prese una buggera,
je prese (GiuseppeGioachinoBelli, Sonetti, sonetto 1559, ed. Vigolo)
Voleva trargli fuori le budella dalla pancia, voleva trargli (Giuseppe Verga, “Cavalleria rusticana”, in Vita dei campi)
Nell’italiano ...
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L’ipercorrettismo (meno spesso ipercorrezione) consiste nella sostituzione di una forma linguistica che sarebbe esatta, ma che viene erroneamente ritenuta scorretta per somiglianza con una forma effettivamente [...] storia del romanesco. A tale proposito è nota la parodia dei semicolti realizzata in diversi componimenti GiuseppeGioachinoBelli (come, ad es., Dieciotto inscrizioni, La lettra de la Commare) proprio mediante la riproduzione delle affettazioni ...
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