Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] È una forma mentis che avrebbe portato Giovanni Gentile a scrivere in Le origini della filosofia contemporanea di E. Sestan, Milano-Napoli 1957, pp. 1043-1254.
Lettere di Giuseppe Ferrari a P.J. Proudhon (1854-1861), «Annali Feltrinelli», 1961, pp ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Capograssi
Ulderico Pomarici
Nella filosofia del diritto italiana del Novecento, Capograssi è figura di studioso singolarmente appartata. Intellettuale cattolico, erede della tradizione legata [...] Satta. Distante dal dibattito tra Benedetto Croce e Giovanni Gentile, è fra quei pensatori ‘minori’ che già negli Vico e Marx: due ‘autori’ di Capograssi, in Due convegni su Giuseppe Capograssi, 1990, p. 319). E l’esaltazione della solitudine di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Maranini
Eugenio Capozzi
Giuseppe Maranini è stato uno tra i maggiori giuristi costituzionali e politologi italiani del 20° sec. e ha svolto un ruolo rilevante anche nel dibattito sulla politica [...] poteri nell’Italia contemporanea, Atti del Convegno di studi in memoria di Giuseppe Maranini a cento anni dalla nascita, Firenze (29-30 novembre 2002), fascismo e aderì all’attualismo di Giovanni Gentile. La sua visione dell’ideologia fascista era ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] di popoli. Mazzini tra Europa e Polonia, in L’eredità di Giuseppe Mazzini. La democrazia tra coscienza nazionale e coscienza europea, a cura criticarono duramente Mazzini sul piano teorico, Giovanni Gentile ne fece, in modo influente, uno dei ...
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GENTILE (Gentile Pignolo), Deodato
Dario Busolini
Nacque a Genova nel 1558, dalla nobile famiglia Pignolo che era stata ascritta all'"albergo" dei Gentile, con la riforma del 1528.
Avviato, secondo [...] nell'Inquisizione romana, l'attività principale della vita del Gentile. Dovette dimostrare rapidamente la sua abilità, perché già Uffizio.
La Di Marco, aiutata dal suo consigliere avvocato Giuseppe De Vicariis, seppe dissimulare bene quella che era, ...
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GENTILE, Antonino
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Palermo nel 1790 da Leonardo, soprintendente alle scuderie di Agesilao duca di Castellana, e da Giuseppa Oliveri, alle dipendenze della duchessa.
La maggior [...] e fisica di Domenico Marabitti e Diego Muzio. Presso la stessa università il G. fu allievo dell'architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia, tra i più noti rappresentanti del neoclassicismo in Sicilia; morto il Marvuglia fu quindi allievo di Niccolò ...
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GENTILE, Gualtiero
Norbert Kamp
Figlio di Simone, conte di Nardò, nacque probabilmente negli anni Ottanta del XII secolo. Il padre, ricordato già nel 1193 come "domini regis baro", aveva legato strettamente [...] da parte del vescovo Giovanni da Mottola al rappresentante del monastero di S. Giovanni in Fiore, Giuseppe.
Non è nota la data di morte del Gentile. In considerazione dei precedenti rapporti della sua casata con l'Abruzzo, è possibile che il G ...
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GENTILE, Domenico
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Bari, il 12 ott. 1680, da una famiglia della piccola borghesia cittadina. Grazie a una memoria tanto prodigiosa da divenire poi proverbiale, acquisì già [...] fu poi pubblicato, a Napoli nel 1729, da Giuseppe Pasquale Cirillo, altro allievo del Capasso, col titolo Dominici non era meno pazzo. Disse allora il mentovato personaggio, ch'il Gentile era più tosto ostinato, sfacciato e pazzo, che dotto".
Fonti e ...
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Croce, Benedetto
Giuseppe Bedeschi
La filosofia come riflessione sulla storiografia
Il pensiero crociano si inserisce nella più generale reazione al positivismo manifestatasi in Europa a cavallo fra [...] , e con la rivista da lui fondata e diretta, La critica (che si avvalse anche della collaborazione di Giovanni Gentile, interrottasi nel 1925, quando Croce passò all'opposizione contro la dittatura fascista), il filosofo assicurò al neoidealismo un ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] II, 48), complicate dalla morte del fratello Giuseppe nell'agosto 1850 (Epist., II, 36). , e in partic. della sua psicologia delle menti associate, Oneglia 1903; G. Gentile, La filosofia in Italia dopo il 1850, III, I positivisti. Le origini: C ...
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consacrare
(meno com. consecrare, ant. e region. consagrare, consegrare) v. tr. [dal lat. consacrare, consecrare, comp. di con- e sacer «sacro»]. – 1. Rendere sacro mediante un solenne rito religioso: c. una chiesa, un altare; c. l’ostia,...
neocomunitarismo
s. m. Riproposizione di un sistema sociale e civile nel quale la storia e gli interessi di una comunità, locale o globale, prevalgono sulle singole individualità. ◆ [tit.] La strada moderata al neocomunitarismo (Giornale,...