MAINARDI, Lattanzio
Stefano Pierguidi
Nacque a Bologna probabilmente nel 1563, stando a Baglione (1642, I, pp. 38 s.), che ne colloca la morte alla fine del pontificato di Sisto V, intorno al 1590, [...] cappella, si trasferì da S. Maria degl'Aratri in S. Giuseppe, dove nel 1683 Morelli registrava "un quadro con lo Sposalizio cappella Giglioli in S. Domenico, dopo aver segnalato opere di Gentile da Fabriano e B. Buonfigli, affermava che "la tavola che ...
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FORTINI, Davide
Giuseppe La Tosa
Non si conosce la data di nascita di questo architetto, originario di San Casciano in Val di Pesa (Lamberini, 1990), esperto di ingegneria idraulica, attivo in Toscana [...] , ibid. 1930, ad Indicem; B.H. Wiles, Tribolo in his Michelangioles vein, in The Art Bulletin, XIV (1932), p. 69; G. Gentile, Il palazzo e la piazza dei Cavalieri, Bologna 1932, pp. 20, 37 s.; F. Buselli, Palazzo Mediceo a Serravezza, Empoli 1965, pp ...
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DE ALBERTIS, Giuseppe
Fernando Mazzocca
Figlio di Carlo e di Teresa Gentile, nacque ad Arona (prov. di Novara) il 14 febbraio del 1763. Verso il 1778 si trasferì a Milano, dove iniziò la sua carriera [...] artistica, specializzàndosi nei settori della ritrattistica, anche in miniatura, e della pittura di genere, nella linea di una affettuosa e attenta ripresa delle vedute d'intemi domestici sul gusto di ...
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LIBERATO da Rieti (Liberato di Benedetto)
Cristina Ranucci
Non si conosce l'anno di nascita di L., il cui nome accompagnato dalla qualifica di pittore e dall'indicazione del luogo di nascita, Rieti, [...] chiesa agostiniana, che rappresenta la Crocifissione e, sulla sinistra, Giuseppe d'Arimatea chiede a Pilato la salma di Gesù. Si decorativo ispirato all'arte dei fratelli Salimbeni e di Gentile da Fabriano; una cultura assente negli affreschi di ...
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LORETI, Giovanni
Rossella Canuti
Nacque il 31 maggio 1686 a Fano da Domenico e da "Donna Mattia sua moglie". Suoi padrini furono due esponenti della nobiltà fanese: il conte Giovanni Montevecchio e [...] altre città italiane, traendo ispirazione dai grandi maestri come Gentile da Fabriano, il Perugino e Raffaello, e studiando il L. fu incaricato di restaurare gli affreschi realizzati da Giuseppe Malatesta nella tribuna e nel coro di S. Biagio. Per ...
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CASTELLUCCI, Luigi
Regina Poso
Nacque a Bitonto (Bari) il 17 sett. 1798 da Giuseppe, modesto proprietario, e Angiola Pucci. A 20 anni andò a Napoli per frequentare il corso di architettura presso l'Istituto [...] per otto anni. Aiutato dal Saponieri e dal conte Diego Gentile, gentiluomo alla corte borbonica ed assai influente nella società con Marianna Pietrolardo ebbe cinque figli, uno dei quali, Giuseppe, insieme al suo cognato Pietro Trotti, continuò la ...
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CAPPELLETTI
Lello Moccia
Famiglia di ceramisti, attiva in Abruzzo nei secoli XVII-XIX, probabilmente originaria di Lanciano (Chieti). Vi appartenne Stefano che nel 1615 lasciò memoria autografa in Castelli [...] Candeloro nei lavori di stecca, riferendosi ad una statua di S. Giuseppe di pregevole fattura, un tempo in casa Rosa a Castelli, quindi d'arte che rinnovasse la stagione dei Grue e dei Gentile. Tornato in paese, visse modestamente nell'intimità della ...
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DUPRÉ, Amalia (Maria Luisa Amalia)
Ettore Spalletti
Figlia dello scultore Giovanni e di Maria Mecocci, nacque a Firenze il 26 nov. 1842.
Fu educata al disegno e al modellato dal padre e ben presto cominciò [...] La Nazione, 18 luglio 1867); la critica commentò favorevolmente la gentile naturalezza, di impronta patema, di quell'opera, che venne fiorentino cimitero delle Porte Sante (1881); un S. Giuseppe col Bambino per il ricovero delle orfanelle di Siena ...
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CHIAPPE, Giovan Battista
Franco R. Pesenti
Nato a Novi Ligure (Alessandria) intorno al 1723, fu avviato alla pratica del disegno (non della pittura) a Roma dal genovese Giuseppe Paravagna, "uomo più [...] in una caserma. In Genova il C. attese ai ritratti di Giuseppe Torre, diun signore di casa Prasca del Finale (Ratti), non via al Ponte Reale, n. 2, angolo via S. Luca), Pietro Gentile commise al C. affreschi sulle volte di tre sale. Di questi lavori ...
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ANTICHI, Prospero, detto il Bresciano
Antonia Nava Cellini
Originario di Brescia, secondo il Baglione, venne a Roma giovinetto sotto il pontificato di Gregorio XIII e si applicò allo studio dell'arte [...] Nel 1587 venne pagato per il gruppo della Vergine e s. Giuseppe che adorano il Bambino, posto sotto il tabernacolo del SS. Sistina in S. Maria Maggiore, "opera accurata e gentile, che deriva effetti pittorici alla lombarda dalle ombre rarefatte ...
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consacrare
(meno com. consecrare, ant. e region. consagrare, consegrare) v. tr. [dal lat. consacrare, consecrare, comp. di con- e sacer «sacro»]. – 1. Rendere sacro mediante un solenne rito religioso: c. una chiesa, un altare; c. l’ostia,...
neocomunitarismo
s. m. Riproposizione di un sistema sociale e civile nel quale la storia e gli interessi di una comunità, locale o globale, prevalgono sulle singole individualità. ◆ [tit.] La strada moderata al neocomunitarismo (Giornale,...