GRUAMONTE e ADEODATO
V. Ascani
Fratelli scultori e, verosimilmente, architetti, attivi a Pistoia nella seconda metà del 12° secolo.La firma dei due artisti compare su un'iscrizione presente sull'architrave [...] un poco discosto oltre il trono della divina maestà, s. Giuseppe anziano con lunga barba a punta e con bastone, rivolto testimoniare la precisa individualità estetica di uno dei più felici esempi di quel rinato gusto per un'architettura riccamente ...
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DIAMANTINI, Giuseppe
Paolo Bellini
Figlio primogenito di Vincenzo e di Vittoria Amici, nacque a Fossombrone (Pesaro-Urbino) nel 1621. Giunto in età di apprendere l'arte, fu inviato a Bologna ove, stando [...] sulla lastra, senza particolari disegni preparatori e con una sorprendente trascuratezza nei particolari, quasi mai avvertibile per la felicità dell'insieme. È del resto probabile, come ipotizza il Calabi (1936), che il D. eseguisse le sue acqueforti ...
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GRICCI
Susanne Adina Meyer
Famiglia di modellatori attivi, nel XVIII secolo, nella Real Fabbrica delle porcellane di Capodimonte e in quella del Buen Retiro a Madrid.
Giuseppe, figlio di Matteo, nacque [...] porcellane…, 1980, p. 118). Tra le invenzioni più felici di questo periodo sono da ricordare le tabacchiere cosiddette "a e alla morte di questo, nel 1783, ai figli di Giuseppe, Carlo e Filippo.
Il fratello Stefano nacque a Firenze intorno al ...
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FORTI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio del rigattiere Marco Giulio e di Lucrezia Mauri, nacque a Roma nel 1714. La sua formazione di architetto avvenne presso Nicola Michetti, uno dei massimi esponenti [...] della Confraternita dello Spirito Santo dei Napoletani, operò il primo restauro della chiesa e creò uno dei suoi lavori più felici: il palazzetto di gusto rocaille in via Giulia, demolito intorno al 1936 per far luogo al nuovo liceo "Virgilio".
Il ...
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LA BRUNA, Domenico
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Trapani il 24 febbr. 1699, da Domenico, mercante di origine messinese, e da Rosalia, della quale s'ignora il casato.
Benché il padre avesse voluto avviarlo [...] gli artisti tardobarocchi, insieme con i pittori G. Felici (o Felice) e G. La Francesca. I suoi modi stilistici le due con la Sacra Famiglia, rispettivamente nella chiesa di S. Giuseppe a Marsala e in quella del collegio dei gesuiti a Trapani (Scuderi ...
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LAVAGGI, Giacomo Antonio
Cristiano Giometti
Ancora oscure rimangono le origini di questo scultore, nato con ogni probabilità a Roma tra il 1666 e il 1668 (Guerrieri Borsoi). Nel 1683 il L. vinse il [...] (S. Alberto), A. Rondone (S. Angelo), V. Felici (S. Eliseo) e dal Lavaggi. Le attribuzioni sono confermate a Roma l'11 dic. 1718, lasciando i suoi beni ai figli Giuseppe, Giovanni Battista, Nicola e Andrea.
Nell'inventario dell'abitazione, stilato ...
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GUERRA, Camillo
Maura Picciau
Nacque a Napoli il 21 maggio 1797, secondo di cinque figli, da Pasquale e Angela d'Angelo. Il padre, capocantiere degli scavi di Pompei, proveniva da una famiglia di artisti [...] sul trepido gesto di Maria all'opposto, mentre la morte di s. Giuseppe si svolge in secondo piano, alla presenza di angeli.
Al principio in un bosco all'alba, è una delle realizzazioni più felici del pittore per la grazia delle figure slanciate e per ...
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FERRARI, Giovanni, detto il Torretto (Torretti)
Paolo Mariuz
Nacque a Crespano dei Grappa (Treviso) il 5 giugno del 1744 da Gaetano, scalpellino, e da Domenica Tedesco, nipote dello scultore Giuseppe [...] firmata nell'affusto "Opus Gio: Ferrari Toreti", è considerata dalla critica come il capolavoro dell'artista e "una delle più felici creazioni della statuaria veneta di quel momento" (Semenzato, 1966, p. 68; cfr. Pavanello, 1978, n. 83). Il monumento ...
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COMERIO, Agostino
Fernando Mazzocca
Nacque a Locate (od. Locate Varesino, provincia di Como) il 12 maggio del 1784 dal pittore Filippo e da Lauretana Benini di Faenza. Dopo aver seguito gli insegnamenti [...] vi conobbe artisti e letterati, frequentando tra gli altri Giuseppe Diotti. Nel 1805 ebbe il primo premio all'Accademia pp. 1607-1609; Esposizione in Brera - Dipinti di Agricola, di Felice Schiavoni e del Fabris - Monum. d'Appiani, dipinto dei C., ...
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GRANO, Antonio
Maria Viveros
Nacque a Palermo verso il 1660 e studiò pittura probabilmente nella città natale. Si ignora chi ne fu il maestro, ma si può supporre che si sia formato in ambiente tardonovellesco. [...] 1682 stipulò con il procuratore della Congregazione di S. Giuseppe, Santo Pellegrino, il contratto di affitto per una casa Gancia. A S. Anna fu così realizzato, in un felice connubio, il principio di integrazione di architettura, scultura e pittura ...
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calcio relazionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede la rapida messa in relazione tra più giocatori di una squadra attraverso il possesso palla, senza badare all’occupazione fissa di spazi e posizioni, al fine di creare situazioni...
imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle di qualcuno; E ’l vecchio padre agli...