BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] . all'on. Ministero della P. I., Milano 1909) e del duomo di Firenze, per la quale sostenne il progetto, poi realizzato, del De Fabris (La facciata di S. Maria del Fiore dal 1490 al 1843, in Nuova Antologia, 16 aprile 1880, pp. 672 ss.; cfr. anche ...
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CASTELLUCCI, GiuseppeGiuseppe Miano
Figlio di Luigi e di Maria Seri, nacque ad Arezzo il 28 aprile del 1863. Fu allievo degli architetti Crescentino Caselli e Vincenzo Micheli; proseguì successivamente [...]
Dal gennaio dei 1901, in seguito alla morte di Giuseppe Boccini (31 dic. 1900), il C. rivestì la erezione della facciata in stile gotico lombardo e del monumento-mausoleo in memoria del De Fabris, del Del Moro e del conte C. Della Porta nel 1900 c. ( ...
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DE FABRIS, Emilio
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 28 ott. 1807. Il padre, Domenico, veneto di origine, dopo aver viaggiato e soggiornato in più luoghi, si era stabilito a Firenze avviando un suo modesto [...] che già in questi anni frequentava lo studio di Giuseppe Bezzuoli.
Forse per le ristrettezze economiche della famiglia il Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XI, pp. 168 s. (sub voce Fabris, Emilio de) e Diz. enc. di architettura e urbanistica, II, p. ...
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CEPPI, Carlo
Luciano Tamburini
Nacque a Torino l'11 ott. 1829 dal conte Lorenzo, magistrato nobilitato nel 1846, deputato e senatore, e da Cristina Giulia Ceroni, figlia dell'architetto Giuseppe Antonio, [...] Firenze, bandito nel 1861 ed espletato nel '63: il suo progetto, "primo in merito", influenzò quello poi attuato dal Fabris. Tra il 1865 e il 1868 collaborò con A. Mazzucchelli alla stazione ferroviaria torinese di porta Nuova, caratterizzata da una ...
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BACCANI, Gaetano
Silvana Raffo Pani
Nato a Firenze il 6 giugno 1792, studiò all'Accademia di Belle Arti di Firenze e fu allievo di G. M. Paoletti e di G. Cacialli, elementi rappresentativi in Toscana, [...] Leopoldo II, venne insignito dell'ordine di San Giuseppe nel 1832, dopo aver eseguito le grandiose decorazioni variante al progetto del vincitore, il suo ex allievo E. De Fabris, che non raccoglieva i consensi generali. Sempre al corrente delle ...
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CORAZZI, Antonio (Giuseppe Antonio)
Mario Bencivenni
Nacque a Livorno il 17 dic. 1792 da Vincenzo di Antonio e da Antonia Gaetana di Bartolomeo Andolfati (Livorno, cattedrale, Registro battesimi, ad [...] e in cui si affermò alla cattedra di architettura l'architetto Giuseppe Del Rosso, che avrebbe poi accompagnato i primi passi del proposto dall'architetto De Fabris; nel luglio del 1866 con gli architetti Falcini e De Fabris fu chiamato a periziare ...
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JUVARRA (Ibarra, Ivara, Luvara, Houara, Yuuara)
Giovanni Molonia
Famiglia di argentieri attivi a Messina nei secoli XVII e XVIII, discendenti dalla casata spagnola dei Guevara, che si stabilirono a Messina [...] di Messina e nel secchiello della chiesa madre di Pagliara. Con Giuseppe Donia il 18 nov. 1656 s'impegnò a completare e cartagloria del Museo regionale di Messina. Per padre Domenico Fabris realizzò (in collaborazione con il suddiacono F. Dominici) ...
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CIESA, Giacomo
Franco Barbieri
Nato a Vicenza il 21 febbr. 1733 da Camillo e Rosa Olivari e ivi abitante in parrocchia di S. Faustino, contrada di Santa Corona, viene detto (Bertotti-Scamozzi, 1780; [...] l'intagliatore in legno e pietra Giambattista Berti e, ancora più famoso, lo scultore di Nove di Bassano Giuseppe de Fabris.
Fonti e Bibl.: Nonostante si tratti di una delle personalità più feconde ed importanti del mondo artistico vicentino del ...
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DAL RE, Marcantonio
Clelia Alberici
Figlio di Ludovico e di Antonia De Mariani, nacque a Bologna il 18 dic. 1697 e fu battezzato il 24 dicembre: ebbe per padrino Francesco Bonfili e per madrina la marchesa [...] il Marchese Antonio Giorgio Clerici (I tomo), il Conte Giuseppe Antonio Arconati (II tomo). I testi dei "Ragguagli" a Violante Vestri, nel dramma Il Tigrane (1750); a Lucia Fabris che ballò nel carnevale del 1761.
Sempre riferentesi a spettacoli al ...
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GRASSI, Vittorio (Vittorio Emanuele Giuseppe)
Gloria Raimondi
Nacque a Roma il 17 apr. 1878 da Giovanni Battista e Angela De Marchi. Seguendo la volontà paterna, si impiegò presso la Banca d'Italia dove, [...] 64 s.; A.M. Damigella, in Aspetti dell'arte a Romadal1870 al 1914 (catal.), Roma 1972, pp. 62 s., 186-188, 294-298; G. Fabris, Una carriera in filigrana. V. G.: l'artista che disegnò l'Italia, in Cronaca filatelica, VIII (1978), 16, p. 37; F. Zeri, I ...
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