Scrittore austriaco (Brody, Galizia, 1894 - Parigi 1939). L'amore per la sua terra e il rimpianto per un'atmosfera storica e sociale ormai tramontata dominano la sua opera soprattutto di romanziere, fedele [...] 1930; trad. it. 1932), il destino di un maestro ebreo assurge a emblema di un intero popolo. Accenti di elegia 1932; trad. it. 1934), rievocazione della monarchia di Francesco Giuseppe, che trovò un ideale seguito in Die Kapuzinergruft (1938; trad ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo [...] e alle donne da 14 a 60 (vi furono inclusi gli Ebrei). Alla fine del 1942, secondo il Ministero delle corporazioni, risultavano parte, di questa evoluzione dell’ermetismo è l’opera di Giuseppe Ungaretti: nella quale le liriche di Il dolore (1947) ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] del regno di Spagna, tolto ai Borboni, per il fratello Giuseppe, sostituito da Murat a Napoli, e con la fine del dominio Platone (dal 1544), dei Dialoghi sull'amore di Leone Ebreo (1549). Uno dei grandi avvenimenti letterarî dell'epoca sono ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] l'Islām non aveva conosciuti in così grande misura, e che si estesero (giacché erano diventati sistema di governo) anche agli ebrei e ai cristiani, i quali fino allora avevano goduto di un regime di tolleranza e avuto una parte cospicua nella vita ...
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NAZARETH (arabo en-Naẓrah; A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Città della Palestina settentrionale situata sulle prime colline che limitano a nord la grande Piana di Iezreel presso il punto [...] sacerdotale nel secolo II, la città fu esclusivamente abitata da ebrei sino al secolo IV quando l'imperatore Costantino fece erigere dal conte Giuseppe di Tiberiade, ebreo convertito, una basilica sulla casa dove Maria aveva ricevuto la visita ...
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. Fu una tra le più potenti famiglie delle comunità ebraiche nella penisola iberica (sec. XIV-XV) e in Italia (sec. XVI). Commercianti e banchieri, finanziatori dei loro sovrani, gli A., coprendo cariche [...] salirono anche, sia presso la corte che nella comunità, i figli di Isacco: Giuda, detto Leone Ebreo (v.), medico, filosofo e poeta; Giuseppe, medico anch'esso e amico di don Consalvo Fernandez, capitano dell'armata spagnola, e Samuele. Essi ...
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Avventuriero e poeta di teatro. Nato a Ceneda, oggi Vittorio Veneto, nel 1749, da ebreo divenne senza vocazione prete cattolico (1773), visse vita misera e dissipata a Venezia, insegnò nel seminario di [...] rifugiò a Gorizia. Di là andò a Dresda e poi a Vienna, raccomandato al maestro Salieri. Ottenuta la protezione di Giuseppe II, ebbe l'ufficio, contesogli dal Casti, di poeta dei teatri imperiali. Raffazzonò vecchi libretti; alcuni ne scrisse per il ...
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Ebreo siciliano del sec. XV. Era stato scolaro nello studio di Padova, da dove, nel 1416, era venuto a Messina come rabbino. Fu molto stimato, oltre che dai suoi correligionarî, numerosissimi allora in [...] affari più gravi. Il B. ascese alla suprema carica, soppressa poi nel 1439, di Dienchelele, ossia giudice supremo degli Ebrei di Sicilia, succedendo al rabbino Giuseppe Abbonasia. Fu per consiglio del B. che il re Alfonso, nel 1450, accordò agli ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] berbera è l'opera di A.E. El Maleh (n. 1917), ebreo marocchino che ha esordito in l. nel 1980 con il romanzo Parcours lingua inglese. Letteratura africana di espressione inglese
di Giuseppe Castorina
La fioritura di scritti africani in lingua inglese ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] con gli svizzeri Bernoulli ed Eulero, con il nostro Giuseppe Lagrange (1736-1813), la scuola francese, derivata direttamente più antica nozione in un trattato geometrico del secolo XIV dell'ebreo Levi ben Gerson. Si trattava di un'asta graduata con ...
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casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto (una fanciulla c.; le c. vergini) sia con...