La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] Dalla guerra di Chioggia al 1517, Torino 1986 (Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, XII, 1), pp. 133-140 (pp. 1-271).
157. A 59-60, 165 n. 36, 170 n. 59; Brian Pullan, Gli Ebrei d'Europa e l'Inquisizione a Venezia dal 1550 al 1670, Roma 1985, ...
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Il 1848 e dopo
Piero Del Negro
Il caleidoscopio dell'identità di Venezia tra Restaurazione e rivoluzione
"Sarà difficile al futuro storico della rivoluzione", scriveva nel luglio 1848 nel suo diario [...] o di fatto avevano tenuto fuori del consiglio comunale ebrei e "uomini di parola" e che prefigurava un equilibrio Il Regno Lombardo-Veneto, Torino 1987 (Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, XVIII/2), pp. 337-338.
4. Andrea Zannini, Vecchi ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] Luogo frequentemente usato per le riunioni era la casa di Giuseppe Ferratini a San Polo. Fra i più attivi si tali i Veneti in senso stretto, ma anche i Francesi, i Greci, gli Ebrei, gli Illirici, gli Istriani) e per 300.000 ducati sui forestieri (e ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] affidate a Giovanni Cappello, con la mediazione di un ebreo cretese, David di Maurogonato, ma fallirono di nuovo; . Mi permetto in proposito di rinviare ad un mio lavoro: Giuseppe Gullino, La politica di espansione in Terraferma, in AA.VV., ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] didattico il bresciano Giovita Rapicio, il friulano Bernardino Partenio, Giuseppe Bonfadio - nato questo a Venezia, in una famiglia Sara Copio Sullam, moglie bella e dotta d'un ricco mercante ebreo, per sentirla "discorrere" (37). E c'è chi viene ...
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Proprietà fondiaria e agricoltura
Gian Maria Varanini
Geografia e storia
Non da oggi il problema dell'espansione della proprietà fondiaria veneziana nella Terraferma è presente all'attenzione degli [...] guerra di Chioggia al 1517, Torino 1986 (Storia d'Italia diretta da Giuseppe Galasso, XII, 1), pp. 14-15 e 126 (pp. 1-271 acquista case, 1.000 ducati (c. 15); "Maistro Salamon ebreo, Mathasia e Bonaventura suoy fluii" acquistano case a Padova (c. ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] . Il 2 gennaio 1631 m.v. gli successe don Giuseppe Penzuoli, dottore in legge, che avrebbe dovuto "tenere un , Venezia per l'Oriente: la nascita del libro armeno, in Armeni ebrei greci stampatori a Venezia, a cura di Scilla Abbiati, Venezia 1989, ...
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Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] invece dimostrato che il provvedimento del 1366 riguarda non gli Ebrei attivi a Venezia, bensì la comunità ebraica di Mestre. In di Chioggia al 1517, Torino 1986 (Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, XII/1), p. 206 (pp. 1-271).
285. ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] cattolici. Altro dato certo è l'aiuto che molti ebrei riceveranno in periodo di guerra da sacerdoti e laici Re, conosciute con il nome di terziarie di S. Maria Assunta e S. Giuseppe, ad esempio, da 18 nel 1917 passano a 331 nel 1948. Nel 1931 ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] Duilio Torres, un grande regista tedesco, ebreo, Max Reinhardt, colla collaborazione di Guido Salvini '97 al '99 (La collina di Euridice di Paolo Puppa con regia di Giuseppe Emiliani e Orgia di Pasolini nel 1997), e poi da Luca De Fusco. Si ...
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casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto (una fanciulla c.; le c. vergini) sia con...