GOLDSCHMIDT MEŸR, Aaron (pseud. Adolf Mayer)
Giuseppe Gabetti
Scrittore danese, nato a Vordingborg, il 26 ottobre 1819, morto a Copenaghen il 15 agosto 1887. Fondatore di una rivoluzionaria rivista satirico-politica [...] e dell'inesorabilità della Nemesi nell'umana esistenza: il bizzarro Avromche Nattergal (1871), "storia di un povero vecchio ebreo che si impiccò per amore e, quando gli tagliarono la corda, restò impiccato ugualmente", rappresenta in forma umoristica ...
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NORDAU, Max
Giuseppe Gabetti
Pseudonimo dello scrittore Max Simon Südfeld, ebreo, nato a Budapest il 29 luglio 1849, morto il 22 gennaio 1923 a Parigi, dove risiedeva dal 1880. Giornalista di grosso [...] ma sicuro effetto (Vom Kreml zum Alhambra, 1879; Paris unter der dritten Republik, 1880, ecc.), fu, per alcuni anni, un uomo di "rumore europeo". Dagli studî di medicina che aveva compiuto in giovinezza, ...
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PFEFFERKORN, Johannes
Giuseppe Gabetti
Scrittore tedesco, nato (forse a Norimberga) nel 1469, morto, pare, nel 1524. Ebreo di nascita, fu battezzato nel 1505 a Colonia, dove visse, per lo meno dal 1513, [...] Judenspiegel, 1507; Die Judenbeichte, 1508; Das Osternbuch, 1508; Der Judenfeind, 1509), in cui domandava la conversione forzata degli ebrei, la repressione dell'usura da essi praticata, l'abolizione dei loro riti religiosi, e la distruzione di tutti ...
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Musicista (Vicenza 1822 - ivi 1889), autore di opere teatrali, fra cui: L'Ebreo (1855), la più nota e più rappresentata, Pietro d'Abano (1856), Filippo di Könismarch (1866), Gustavo Wasa (1872). ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] raggiungere la nuova sede si fermò ad Assisi per consultarsi con fra Giuseppe da Copertino, di cui già si celebrava la santità; poi di una donna ebrea erede unica di un ingente patrimonio: la madre l'avrebbe voluta sposata con un ebreo di Mantova, ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] universitarie di J. Michelet ed E. Quinet nel 1843 e L'ebreo errante di E. Sue avevano provocato una forte opposizione alla Compagnia di Veronica de Giuliani, Pacifico di San Severino e Giovanni Giuseppe della Croce). Lo stesso si deve dire delle ...
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Pagliero, Marcello
Simona Pellino
Sceneggiatore, regista e attore cinematografico, nato a Londra il 15 gennaio 1907 da padre italiano e madre francese e morto a Parigi il 9 dicembre 1980. Influenzato [...] regista Hans Hinrich non aveva potuto firmare, in quanto ebreo, a causa dell'occupazione tedesca, e successivamente fu scelto Luchino Visconti il documentario, coordinato da Mario Serandrei e Giuseppe De Santis, Giorni di gloria (1945), firmando le ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] suo manoscritto con i discorsi di Crisostomo contro gli Ebrei e cerca di procurargli - ma sembra senza successo 98); A. Derolez, Codicologie, p. 139, nr. 152.
38. Giuseppe Billanovich, Un esercizio di scrittura umanistica in casa Barzizza, in AA.VV ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] Chiesa di Venezia tra Riforma protestante e Controriforma, a cura di Giuseppe Gullino, Venezia 1990, p. 24 (pp. 11-36); Ibid., pp. XXXIX-XL n. 3.
197. B. Arbel, Venezia, gli ebrei, pp. 177 ss.; Alberto Tenenti, Francia, Venezia e la Sacra Lega, in ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] anche di "delinquenti" evasi dal carcere e che il caporione è Giuseppe Alessi, "uno dei più abietti" tra i tumultuanti. Peggio ancora gaudioso ché in esso le vergini consorelle, "beatamente ebre di Spirito Santo", gioiscono, appunto, talmente che ...
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casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto (una fanciulla c.; le c. vergini) sia con...