PENTATEUCO (dal greco πέντε "cinque" e τεῦχος "utensile, astuccio")
Alberto Vaccari
Denominazione della prima parte della Bibbia, che nella versione greca detta dei LXX è divisa in cinque libri, designati [...] e Putifar) 1 Elohim, 8 Jahvè; XL-L (trionfi e morte di Giuseppe) 29 Elohim, 1 Jahvè; Esodo, I-II (gli Ebrei in Egitto) 8 Elohim, 0 Jahvè; III-IV (missione di Mosè) 10 Elohim, 32 Jahvè. Da indi in poi domina quasi esclusivamente Jahvè. Da notare ...
Leggi Tutto
LUCA, santo
Leone Tondelli
, È, secondo l'unanime tradizione cristiana, l'autore del terzo Vangelo canonico, e anche degli Atti degli Apostoli (v.).
Il nome greco Λουκᾶς è probabile abbreviazione di [...] e se ne può avere un concetto anche dal solo periodo iniziale. Un confronto sotto tale rapporto con lo storico ebreo Flavio Giuseppe è a favore del Vangelo. Non mancano ebraismi o aramaismi, meno numerosi che negli altri Vangeli; ma erano inevitabili ...
Leggi Tutto
ORIENTE CRISTIANO
Michelangelo Guidi
. Con questa espressione, che nel suo senso più lato comprende tutte le manifestazioni della cristianità d'Oriente, si indica più specialmente nell'uso concreto [...] 'Antico Testamento, e direttamente fatta dall'ebraico, è quella del famoso ebreo Sa‛adyāh Gā'ōn (morto nel 942 d. C.), diffusa anche , due Vangeli dell'Infanzia, una storia del falegname Giuseppe tradotta dal copto, ecc.
I numerosi testi agiografici ...
Leggi Tutto
GENESI (la o il; v. Dante, Inf., XI, 107)
Alberto Vaccari
Primo libro della Bibbia (v. VI, p. 884), così chiamato nella versione greca, e di qui in quasi tutte le lingue; gli Ebrei lo intitolano dalla [...] . Per i sistemi che ci vogliono vedere dei miti astrali, o personificazioni di popoli ecc. v. abramo; ebrei.
La storia di Giuseppe (XXXVII-L). - Una delle più belle pagine della letteratura umana per candore ed efficacia di narrazione, drammaticità ...
Leggi Tutto
MATTEO, santo
Leone Tondelli
, Fu uno dei dodici apostoli (v.) di Gesù, di cui secondo la tradizione ecclesiastica scrisse per primo la vita e raccolse gl'insegnamenti. Il Vangelo "secondo Matteo" è [...] I Maccabei, II, 2-5, per i figli di Mattatia; Giuseppe-Barnaba, in Atti, V, 36.
È congettura non inverosimile che antiche testimonianze affermano che l'opera aramaica di M. diretta a Ebrei vide la luce in terra palestinese. Il contenuto lo prova. ...
Leggi Tutto
GRANATA (in sp. Granada; A. T., 43)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
Giorgio LEVI DELLA VIDA
José A. DE LUCA
* Gi. La.
Città della Spagna meridionale (Andalusia), capoluogo della provincia omonima. [...] di floridezza, principalmente sotto il secondo dei principi Zayridi, Ḥabbūs ibn Zāwī che ebbe per ministro il famoso ebreo Samuel ben ha-Nagdĕlāh. Ma l'invasione degli Almoravidi e quella successiva degli Almohadi distrussero insieme con la maggior ...
Leggi Tutto
FOCILIDE (Φωκυλίδης, Phocylĭdes)
Angelo Taccone
Poeta elegiaco greco, nato a Mileto, fiorito all'incirca nella prima metà del sec. VI a. C. (dopo la caduta di Ninive a cui allude il fr. 4 D e prima di [...] . Autore di questo poemetto pseudofocilideo è, secondo ogni probabilità, un ebreo del sec. I d. C., il quale vi fuse reminiscenze neopitagoriche e cinico-stoiche, non senza qualche influsso di Giuseppe Flavio e di Filone. I frammenti di F. in Diehl ...
Leggi Tutto
YŌḤĀNĀN ben Zakkay
Umberto CASSUTO
Dottore ebreo del sec. I d. C. Discepolo di Hillēl, fu in Gerusalemme, prima della catastrofe dell'anno 70, capo dell'accademia farisaica e, a quanto pare, uno dei [...] ricordi dell'analogo colloquio che con Vespasiano ebbe Giuseppe Flavio; ma nella sostanza deve corrispondere alla successore Gamaliel, Nāsī (Patriarca), cioè magistrato supremo degli Ebrei dell'impero romano e loro rappresentante di fronte al governo ...
Leggi Tutto
SAFED (Ṣafad; A. T.; 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Cittadina della Palestina, la principale dell'alta Galilea, situata a 835 m. di altezza su una collina assai isolata, che guarda da lontano [...] di Tobia (I,1), corrisponde forse a Seph fortificata da Giuseppe Flavio nella guerra romana del 67. Dopo la distruzione di Napoleone.
Nel sec. XVI si rifugiarono a Safed numerosi Ebrei specialmente d'origine polacca e spagnola che la resero celebre ...
Leggi Tutto
RICCI, Paolo
Pio Paschini
Ebreo di origine tedesca convertito al cristianesimo, visse nella prima metà del Cinquecento. Dopo la sua conversione fu professore di filosofia all'università di Pavia, quindi [...] dal giudaismo, il R. si propose di convincere gli ebrei della verità del Vangelo; mise anche sull'avviso le libera traduzione di una parte dell'opera cabalistica Sha‛are 'Orah di Giuseppe Gikatilla (Reuchlin ne ebbe una copia, della quale si servì per ...
Leggi Tutto
casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto (una fanciulla c.; le c. vergini) sia con...