ZANARDELLI, Giuseppe
Aldo Romano
Uomo politico, nato a Brescia il 29 ottobre 1826 da Giovanni e Margherita Caminada, morto a Maderno il 26 dicembre 1903. Fece i primi studî nel collegio di Santa Anastasia [...] Interno in un periodo particolarmente difficile per la sciagura toccata all'Italia con la morte diVittorio Emanuele II e per le divergenze politiche di alcuni degli uomini più rappresentativi della Sinistra. Rimase al potere fino al 19 dicembre 1878 ...
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VENTIMIGLIA
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ
. Storica famiglia siciliana, discendente da un Guglielmo, conte di Ventimiglia (1242), da cui Enrico, primo conte di Geraci, signore, dal 27 giugno 1258, [...] e 1606. Al sec. XVIII appartengono Giovanni, grande di Spagna, gentiluomo di camera diVittorio Amedeo II, cavaliere dell'Annunziata, principe del Sacro Romano Impero, gentiluomo di camera di Carlo di Barbone; Giuseppe Emanuele V. e Statella principe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] diGiuseppe Maria Arrighi, Carlo Botta, di Francesco Lomonaco, di David Winspeare, di Luigi Blanch, di Gian Domenico Romagnosi, di Pietro Colletta, di i Regesta chartarum. Sotto la direzione diVittorio Fiorini e di Giosue Carducci fu pure iniziata la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] Casini, Mario Menghini, Alberto Bacchi della Lega, Giuseppe Lisio, Vittorio Fiorini, Ernesto Masi e Ugo Pesci. La scuola carducciana comprendeva non tanto docenti universitari quanto professori di liceo, provveditori agli studi, impiegati dello Stato ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...]
Altra occasione per meditare la fuga fu l’ingresso diVittorio Emanuele II nella sua capitale, evento per il quale fasc. 330, ff. 15-26.
36 Lettera del 13 settembre 1881 di Francesco Giuseppe a Leone XIII, Cfr. F. Salata, Per la storia diplomatica ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] il punto più alto dell'elaborazione dottrinaria: il manifesto diGiuseppe Toniolo e il Congresso dei cattolici italiani che recepì - e cioè il sindacalismo comunista (firmatario G. DiVittorio), il sindacalismo socialista (firmatario E. Canevari) e ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] di un maestro della giuspubblicistica del peso diVittorio Emanuele Orlando a quelle di vari esponenti della sinistra che non tolleravano un sindacato di Piccioni, Giovanni Ponti, Giuseppe Rapelli, Paolo Emilio Taviani, Giuseppe Togni, Egidio Tosato, ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] 1870, dopo che la sconfitta di Napoleone III a Sedan aveva permesso alle truppe diVittorio Emanuele II di fare ingresso a Roma, la il movimento repubblicano fondato nel 1831 da Giuseppe Mazzini nell’esilio di Marsiglia. A quella data, l’uomo aveva ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] avversato, ma che ora il suo stesso vicepresidente Giuseppe Saracco invitava ad accogliere perché ci si doveva « , Roma 2003.
M. Bondioli Osio (a cura di), La giovinezza diVittorio Emanuele III nei documenti dell’archivio Osio, Simonelli, Milano ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] al loro posto. Sembra che nella stessa occasione, Napoleone III e Francesco Giuseppe fecero delle pressioni su Vittorio Emanuele II per un allontanamento di Cavour dal potere, un vecchio obiettivo della diplomazia austriaca. Il conte, fermamente ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
schwaista s. f. e m. e agg. Che, chi è favorevole a introdurre il simbolo dello schwa (ǝ; detto anche e rovesciata, e capovolta) nella lingua scritta italiana. ◆ Nei sei verbali i cinque sprovveduti Commissari, che non sanno nemmeno cosa scrivono...