L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] molti il lavoro editoriale doveva consistere esclusivamente in una missione, al di là di obiettivi imprenditoriali: emblematica, in tal senso, l’opinione diVittorio Gatti, ex tipografo, ex direttore della Queriniana e iniziatore della Morcelliana ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] c’è l’usuale omonimia originaria fra la casa e la rivista di filologia e linguistica avviata nel 1946 da Giuseppe Scarpat, allora ventiseienne scolaro diVittore Pisani. Con impareggiabile eleganza tipografica (Scarpat stampa in un Garamond corretto ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...]
Altra occasione per meditare la fuga fu l’ingresso diVittorio Emanuele II nella sua capitale, evento per il quale fasc. 330, ff. 15-26.
36 Lettera del 13 settembre 1881 di Francesco Giuseppe a Leone XIII, Cfr. F. Salata, Per la storia diplomatica ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] di tendenza: a) ‘depoliticizzazione’, come per l’Azione cattolica, che, dopo stagioni di collateralismo con la Democrazia cristiana, sotto la guida diVittorio 80-86; P. Zerbi, Giuseppe Lazzati presidente diocesano della Gioventù di AC, Milano 1989; M ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] Novanta, con il passaggio della direzione al battagliero Giuseppe Sacchetti, ritorna di nuovo a una spiccata intransigenza, che si attenua una violenta campagna di stampa innescata da alcuni quotidiani, tra cui «Il Giornale» diVittorio Feltri, come ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] lotta rispondeva a esigenze obiettive, e ha visto la vittoria sostanziale dello Stato liberale, con risultati positivi anche per di Maria Vergine; Missionari dei SS. Cuori di Gesù e Maria; Istituto della carità o Rosminiani; Oblati di s. Giuseppedi ...
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La Cei e la svolta postconcordataria
Alessandro Santagata
Introduzione
In questo saggio mi occuperò della storia della Conferenza episcopale italiana nel primo periodo postconcordatario. Si tratta di [...] quella operata circa un decennio prima dall’Ac diVittorio Bachelet13 – che avrebbe dovuto mettere in soffitta , 1985, 525, pp. 117-119. Sempre di «neoprotestantesimo» sarà accusato (post-mortem) Giuseppe Lazzati dalle colonne de «Il Sabato», nel 1987 ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] di intellettuale cattolico che ha espresso talora posizioni antiebraiche è quello diVittorio Messori (tra l’altro curatore dell’opera di vedano rispettivamente L. Mangoni, In partibus infidelium. Don Giuseppe De Luca: il mondo cattolico e la cultura ...
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COSCIA, Niccolò
Franca Petrucci
Nacque nel 1681 da Vincenzo e da Gerolama Gemma a Pietradefusi (Avellino), dove fu battezzato il 25 gennaio con i nomi di Nicola, Paolo e Andrea.
Non si sa che mestiere [...] Oltre a questo, pare che il C., dopo il riconoscimento diVittorio Amedeo II come re di Sardegna del 9 dic. 1726, sia intervenuto per far pubblicava una lettera in latino, seguita da una diGiuseppe Forziati, in cui egli protestava ancora una volta ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] in giovane età (Metilde nel 1813, Enrico nel 1824, Giuseppe Luigi poco dopo la nascita avvenuta nel 1796, Melania vedova Cristina Morozzo di Bianze, con altri documenti sull'A.), Lettere edite e inedite diVittorio Alfieri, a cura di G. Mazzatinti, ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
schwaista s. f. e m. e agg. Che, chi è favorevole a introdurre il simbolo dello schwa (ǝ; detto anche e rovesciata, e capovolta) nella lingua scritta italiana. ◆ Nei sei verbali i cinque sprovveduti Commissari, che non sanno nemmeno cosa scrivono...