Secondo figlio (Vienna 1685 - ivi 1740) di Leopoldo I e della sua terza moglie, Eleonora del Palatinato. Nel sett. 1703 il padre gli cedette i suoi diritti alla successione spagnola. Acclamato re di Spagna [...] ) e nella stessa Madrid; dopo la morte del fratello Giuseppe I divenne (1711) imperatore (Carlo III come re d in cambio della Sardegna, passata a Vittorio Amedeo II. Ultimo discendente maschio, per il ramo austriaco, di Carlo V, fece scopo della sua ...
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Scrittore italiano (Perugia 1882 - Lugano 1982). Partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, P. si accostò al pragmatismo, al modernismo cattolico e soprattutto all'idealismo crociano, approdando [...] nuovo nazionalismo, con G. Papini, 1914), per approdare poi, specialmente dopo l'esperienza di combattente volontario nella guerra 1915-18 (Dopo Caporetto, 1919; Vittorio Veneto, 1920), a un conservatorismo scettico (si veda il suo Codice della vita ...
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Pittore (Napoli 1876 - ivi 1946). Allievo di F. Palizzi e D. Morelli, decorò, con R. Armenise, il teatro Petruzzelli di Bari; eseguì numerosi quadri di soggetto religioso per le chiese di Napoli, Ravello, [...] a numerose esposizioni; insegnò dal 1908 al 1927 all'Accademia di Napoli. Sue opere si trovano in gallerie pubbliche e in Il presidente Loubet e Vittorio Emanuele IIIal foro romano, del 1904, donato dalla Soc. Italo-Francese di Roma al presid. ...
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Generale (Torino 1842 - Adua 1896), figlio diGiuseppe. Nel 1896 comandava ad Adua una brigata tra quelle che combatterono più ordinatamente; sopraffatto infine dal numero, il D. morì guidando un ultimo [...] disperato assalto. Medaglia d'oro alla memoria ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] Teatro Argentina di Roma nel 1936. Il film, dal titolo Rose scarlatte, ebbe come coregista Giuseppe Amato; D di O. Caldiron.
M. Mercader, La mia vita con Vittorio De Sica, Milano 1978.
F. Pecori, Vittorio De Sica, Firenze 1980.
J. Darreta, Vittorio ...
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PIO XI, papa
Francesco Margiotta Broglio
PIO XI, papa. – Achille Ratti nacque a Desio, borgo tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco e di Teresa Galli di Saronno. Venne battezzato [...] Giuseppe Volontieri; sulla sua formazione spirituale ebbe però un peso particolare lo zio Damiano Ratti, prevosto di Asso, in rapporti di devota amicizia con l’arcivescovo di Milano, Luigi Nazari di Calabiana. Presso didi Mussolini su Vittorio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Cattaneo
Frédéric Ieva
Una consolidata tradizione storiografica era solita presentare il milanese Carlo Cattaneo come il ‘grande vinto’ dell’epoca risorgimentale: la sua posizione federalista [...] – malvisto da Camillo Benso conte di Cavour, era anche inviso al re Vittorio Emanuele II a causa della sua avversione verso il padre di questi, Carlo Alberto –, Cattaneo fu duramente attaccato da Giuseppe La Farina (Messina 1815-Torino 1863 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Gentile
Maurizio Torrini
Protagonista con Benedetto Croce del rinnovamento culturale dell’inizio del 20° sec., Giovanni Gentile conquistò nel primo dopoguerra una fisionomia propria, nella [...] di questa rinascita, filosofo e politico insieme, mentre di contro, accogliendo il giudizio di De Sanctis, Giuseppe egemonia del positivismo, l’Italia di Giovanni Giolitti e del neutralismo, l’altra vittoriosa, che rinnovava la fede religiosa ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] e una Vita di s. Giuseppe Calasanzio rappresentarono la disciplina con cui il romantico padre tentava di smorzare i classici di Stato, era finito con la vergognosa giornata di Sedan; la Prima Repubblica, proclamata all'indomani della vittoriadi ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] assai vaghe testimonianze, del rapimento dell'imperatore Francesco Giuseppe ad opera di Cairoli e del D. stesso.
La partecipazione a insediarvi il Mordini, proclamando di voler incontrare Vittorio Emanuele a Roma per marciare di là sul Veneto. Era il ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
schwaista s. f. e m. e agg. Che, chi è favorevole a introdurre il simbolo dello schwa (ǝ; detto anche e rovesciata, e capovolta) nella lingua scritta italiana. ◆ Nei sei verbali i cinque sprovveduti Commissari, che non sanno nemmeno cosa scrivono...