Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] autori questi alla cui formazione intellettuale aveva concorso, in varia misura, il pensiero sia diGiuseppe Toniolo sia di Luigi Einaudi, oltre che quello di tutti gli altri economisti italiani che nel corso dell’Ottocento avevano mantenuto viva la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Felicità pubblica
Stefano Zamagni
Felicità e vita sociale
Secondo la celebre tesi di Hans Baron (1955) e di Eugenio Garin (1947), l’Umanesimo ha conosciuto due stagioni, quella dell’Umanesimo civile [...] senza fallo l’umana felicità». Ritroviamo il termine felicità nel titolo di diversi trattati di economisti del Regno di Napoli: da Muratori (Della felicità pubblica, 1749) a Giuseppe Palmieri (Riflessioni sulla pubblica felicità, 1788), o al milanese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di economia agraria
Guido Fabiani
L’evoluzione dal 1850 al 1950 della Scuola di economia agraria va analizzata da una duplice prospettiva. In primo luogo, considerando come, sul piano generale, [...] infine, di questo stesso periodo l’Inchiesta agraria e sulle condizioni della classe agricola condotta da Stefano Jacini in da Giuseppe Medici a partire dagli anni del secondo dopoguerra.
Ma Bordiga si è distinto soprattutto nella Scuola di Portici ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] a John Elliott Cairnes e gli italiani Ugo Rabbeno, Giuseppe Mazzini, Luigi Luzzatti, Emilio Nazzani, Antonio Cusumano del 16 dicembre 1897, 318, in Lettere a Maffeo Pantaleoni 1890-1923, a cura di G. De Rosa, 2° vol., 1962, pp. 131-32; cit. in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] Stefano Jacini), fonti preziose per l’indagine storico-economica, erano mosse proprio da questa radice ‘statistica’, ossia dalla volontà di conoscere i fenomeni prima di premesse derivò l’elaborazione diGiuseppe Mazzini di una via collaborativa fra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Mercantilismo
Cosimo Perrotta
L’equivoco sul mercantilismo
Il mercantilismo è il pensiero economico dominante, con alcune eccezioni, dai primi decenni del 16° sec. ai primi decenni del 18°. Si tratta [...] e la libertà di commerciare. Lo stesso fanno Antonio Venusti, Giovanni Maria Memmo, Paruta, de Gozze, Stefano Guazzo e Ludovico Agostini
Come diranno più tardi Ferdinando Galiani e Giuseppe Pecchio, Serra può essere considerato il fondatore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Manlio Rossi-Doria
Emanuele Bernardi
Manlio Rossi-Doria è stato un economista ‘sui generis’, una delle poche figure del 20° sec. che sono riuscite a coniugare lo sguardo analitico con l’impianto interdisciplinare, [...] a una folta schiera di economisti (Mario Bandini, Alessandro Brizi, Giuseppe Medici), Rossi-Doria fu introduzione di G. Barbero, Bologna 19922.
Dieci anni di politica agraria nel Mezzogiorno, Bari 1958, riedito con introduzione di F. De Stefano, ...
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BERNARDINI, Martino
Francesco Sirugo
Nacque a Lucca il 2 febbr. 1487 da Martino e da Caterina, figlia naturale di Iacopo da Ghivizzano.
Del padre del B. si sa che, dopo avere avuto in gioventù "molti [...] Bernardini, Vincenzo Spada e compagni; principale nella Compagnia di Lione di Martino Bernardini, Nicolao e Paolo Burlamacchi, Michele Diodati e Giuseppe Bernardini. In un periodo di accentuate spinte inflazionistiche, che valorizzava in parte i ...
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BUONVISI, Ludovico
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1494da Benedetto e da Filippa di Martino Cenami, gli venne imposto il nome di uno zio paterno già titolare della compagnia Buonvisi di Lione nella [...] fu interrotta e, con l'uscita di Alessandro e Girolamo Buonvisi assunse la denominazione "Paolo, Stefano, Antonio Buonvisi e C.": soltanto Caterina nel 1555 sposò con 2.000 scudi di dote Giuseppe Arnolfini, probabilmente già suo stretto parente se si ...
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BIFFI TOLOMEI, Matteo
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 19 maggio 1730, da Neri di Matteo e Francesca Mannelli del senatore Iacopo. Per parte di madre era quindi cugino di Francesco Maria Gianni, figlio [...] una Compagnia degli affari de' beni della religione di S. Stefano, che amministrò con successo le terre dell'Ordine ag. 1795. E nonostante che il presidente del Buon Governo, Giuseppe Giusti, che aveva denunziato l'autore, protestasse contro la sua ...
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disiscrivere v. tr. Cancellare qualcuno o qualcosa dall’elenco degli iscritti; revocare l’iscrizione di qualcuno o qualcosa. || disiscriversi v. rifl. Revocare la propria iscrizione, cancellarsi dall’elenco degli iscritti. | Part. pass. disiscritta/o,...
draghicidio (Draghicidio) (iron.) s. m. Nel linguaggio politico e mediatico, l’eliminazione di Mario Draghi. ◆ Che [Marco Travaglio] penso tuttavia — leggendone le analisi e i racconti sul suo Fatto Quotidiano — più interessato a scrivere “Il...