GAGGINI (Gagini), Nibilio (Annibale)
Rita Bernini
Non si conoscono l'anno e il luogo di nascita di questo orafo e argentiere siciliano, figlio di Giacomo (nato nel 1517) e nipote di Antonello, entrambi [...] il G., il pittore G. Alvino e lo scultore bolognese P. Rosso. L'Alvino fu testimone in un atto in cui il G., e la testa del santo sarebbero opera del G.; mentre il resto della decorazione sarebbe stato ultimato dal figlio Giuseppe, alla cui morte ...
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DE STEFANI, Vincenzo
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Verona il 6 marzo 1859 da Stefano e da Caterina Brizio. Compiuti gli studi classici, fu poi allievo di Napoleone Nani, all'accademia Cignaroli [...] Giuseppe Vizzotto Alberti.
Il lavoro, inaugurato nell'agosto 1897, era stato iniziato soltanto un anno prima. Il fregio con la Processione del moderna di Roma. Dal 1922 (con Fiore rosso) mutò stile e iniziò un periodo straordinariamente produttivo ...
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CHAREUN, Raoul
Maria Elvira Ciusa
Più conosciuto con lo pseudonimo di Primo Sinopico, con il quale sin da ragazzo firmò le sue opere, questo pittore, illustratore e cartellonista nacque a Cagliari il [...] Espose a Milano nelle sale superiori del caffè Cova insieme con altri pittori sardi: Giuseppe Biasi ed Edina Altara. La mostra il grigio, oppure l'azzurro, il verdino e il rosso, inventò un nuovo tipo di cartellone pubblicitario, caratterizzato da ...
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FABIANI, Federico
Caterina Olcese
Nacque ad Alessandria il 28 nov. 1835 da Pietro, commerciante, e da Rosa Olivieri, ma visse ed operò come scultore prevalentemente a Genova. In questa città frequentò [...] monumenti Plaza, Sant'Anna e Giuseppe Buet (replica, questo, di p. 45; Genova, Bibl. Pal. Rosso, P. Novella, Genova - Guida storico style in English nineteenth century sepulchral sculpture, in Atti del XXIV Congresso int. di storia dell'arte (Bologna ...
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ERCOLANI, Ernesto
Giuditta Villa
Nacque ad Ascoli Piceno il 18 febbr. 1909 da Giuseppe, avvocato, e da Teresa Salviati. Nel 1926, nonostante un brillante inizio, abbandonò il liceo classico "Stabili", [...] detto Scipione, sotto la guida di F. Ferrazzi e G. Rosso. Divenne anche amico di M. Mafai e nello stesso periodo E., ibid., 21 febbr. 1971; G. Gagliardi, Omaggio a E., in Il Resto del carlino, 3 sett. 1971; C. Melloni, Doveroso omaggio a E.E., in Il ...
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CAMBIASO, Domenico Pasquale
Franco Sborgi
Nacque a Genova il 5 febbr. 1811 da Bartolomeo e Maddalena (anch'essa una Cambiaso), entrambi di facoltosa famiglia patrizia.
Dopo aver studiato in un primo [...] di Genova, passò a Parma alla scuola di Giuseppe Boccaccio da Colorno, scenografo e autore di apparati decorativi del C. datate o databili vanno ricordate inoltre: I giardini del palazzo del principe Doria a Fassolo (1849 c.; Genova, Palazzo Rosso ...
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GAGGINI (Gagini), Giacomo
Fausta Franchini Guelfi
Figlio di Bernardo, nacque a Bissone, in Canton Ticino, nel 1672. Iniziò il suo apprendistato a Genova nella bottega dello scultore Francesco Garvo, [...] del monastero domenicano genovese di S. Silvestro (conservato presso il Museo di Palazzo Rosso dopo la distruzione del s. Giovannino e di Giuseppe col Bimbo caratterizzate da un composto movimento nella virtuosistica trattazione del rilievo.
Il G. ...
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MANARA, Baldassarre
Maura Picciau
Sono scarse le notizie biografiche pervenute su questo pittore ceramografo, attivo a Faenza nella prima metà del XVI secolo, figlio maggiore di Giuliano di Baldassarre, [...] rione Rosso, tra porta Ravegnana e porta Imolese, in contrada S. Clemente; un documento del 1538 C. Ravanelli Guidotti, Da un'idea di Giuseppe Liverani, la proposta per una monografia su "B. M. figulo faentino del XVI secolo", ibid., LXVII (1991), pp. ...
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GIOVANNELLI, Giuseppe
Rosella Carloni
Non si conoscono la data di nascita e di morte di questo intagliatore, scalpellino e restauratore di marmi colorati, attivo a Roma tra la fine del secolo XVIII [...] primi mesi dell'anno successivo fu pagato per un pezzo di rosso antico e quindi per altre forniture di marmi colorati (Archivio di giudizio che l'erudito Giuseppe Tambroni diede sulla situazione artistica romana del primo Ottocento, quando ...
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manierismo
Caterina Volpi
Lo stile raffinato e stravagante che segnò la fine del Rinascimento
L’armonia dell’arte rinascimentale, con la regolarità geometrica delle forme, i colori limpidi e chiari, [...] quali Francesco Mazzola detto il Parmigianino, Sebastiano del Piombo o Rosso Fiorentino, si svuota. Partono anche gli Federico Zuccari, Jacopo Zucchi e Marcello Venusti, fino a Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino e Cristoforo Roncalli detto ...
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giallo-rosso
(giallorosso, Giallo-Rosso) agg. e s. m. Partecipe dell'alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico, identificati attraverso i colori che li simboleggiano. ♦ Ad oggi pare ci siano tutte le condizioni per creare un esecutivo...
zona rossa
loc. s.le f. Zona di allerta e di esclusione; con particolare riferimento alla zona appositamente perimetrata nella città di Genova, durante lo svolgimento del vertice del G8 nel luglio 2001, o a zone di grave pericolo alle quali...