Oriani, Alfredo
Gennaro Maria Barbuto
Nato a Faenza il 22 agosto 1852, fu poeta, drammaturgo e narratore; soprattutto rilevante fu la sua attività pubblicistica e storiografica, culminata nella Lotta [...] lumeggiata dalla sua visione storico-politica, influenzata da quella di Giuseppe Ferrari (→). O. e Ferrari, in effetti, costituiscono, rispetto al mito di M. edificato da Francesco DeSanctis, i divulgatori di un antimito del Segretario, motivato non ...
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Cesari, Antonio
Franco Lanza
, L'esegesi dantesca del C. (Verona 1760 - Ravenna 1828) s'inserisce in quel più vasto disegno di restauro linguistico cui mirava il suo programma purista. Pubblicata infatti [...] luogo dantesco più celebrato dal primo degl'interlocutori (l'abate Giuseppe Pederzani) è la descrizione della valletta fiorita di Pg VII. puristico e si dilungarono fino alla stroncatura del DeSanctis. Oggi siamo assai più disposti a valutare, ...
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Borboni, Paola
Melania G. Mazzucco
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Golese (Parma) il 1° gennaio 1900 e morta a Bodio Lomnago (Varese) il 9 aprile 1995. Tra le principali interpreti teatrali [...] , però mai la protagonista che avrebbe meritato di essere. Figlia dell'impresario lirico Giuseppe, esordì sulle scene nel 1916 con la compagnia di A. DeSanctis, rivelandosi fin dall'anno successivo come protagonista di Dio della vendetta di S. Asch ...
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Cornelio, Tommaso
Giuseppe Inzitari
Filosofo, medico e letterato cosentino (Rovito 1614-Napoli 1684), latinista d'eccezionale valore (" latinissimo " lo definì il Vico), contribuisce alla fortuna di [...] XIII 103, 104 e 106-108).
Bibl. - C.A. De Rosa, Ritratto poetico di C.T., in Ritratti poetici di alcuni Vico e gli scrittori calabresi, in " Calabria Nobilissima " III (1949); F. DeSanctis, Storia della letter. it., a c. di B. Croce, II, Bari 19494 ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Cassino 1843 - Roma 1904). Si formò a Napoli presso la scuola hegeliana che lì fiorì intorno alla metà del 19° sec.: suoi maestri furono DeSanctis, Tari, Vera e soprattutto [...] B. Spaventa. Già negli anni napoletani pubblicò alcuni saggi di notevole pregio, fra cui è da ricordare una monografia su Socrate (1869). Dal 1873 fu prof. di filosofia morale e di pedagogia nell’univ. ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] dei Napoletani che avevano collaborato all'azione riformatrice di re Giuseppe e di Murat: tra i quali D. Winspeare ( opere della loro maturità avevano seguito indirizzi diversi, come G. deSanctis, negli ultimi volumi della Storia dei Romani, P. Egidi ...
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SALANDRA, Antonio
Augusto Torre
Nato a Troia (Foggia) il 13 agosto 1853 da famiglia molto agiata, i cui membri più volte avevano preso parte alla vita pubblica locale, morto a Roma il 9 dicembre 1931. [...] foggiando la propria coscienza filosofica e giuridica all'ispirazione di Bertrando Spaventa, Giuseppede Blasis, Antonio Tari, e soprattutto di Francesco DeSanctis. Laureatosi il 29 febbraio 1872, si diede all'esercizio professionale dell'avvocatura ...
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PETRONIO, Giuseppe
Nicolò Mineo
Critico letterario, nato a Marano (Napoli) il 1° settembre 1909. Dopo aver studiato a Reggio Calabria, Napoli e Roma, avendo come maestri F. Torraca e G. Gabetti, fu [...] ), ove si accostò alla linguistica. Ne ricavò suggestioni che, affiancandosi a un più maturo ripensamento del DeSanctis soprattutto della Storia della letteratura, sollecitavano il processo di distacco dal crocianesimo; il che avvenne in due ...
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IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Paladino
Scrittore e patriota. Nacque a Napoli il 27 ottobre 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio e passò la sua prima giovinezza in esilio. Si arruolò volontario nell'esercito [...] selvatico e duro, ma robusto e incisivo. Scrisse anche con efficacia di filosofia e di estetica, seguendo gli Spaventa e il DeSanctis. Riuscì meno bene negli scritti critici per la sua tendenza a vedere sempre e in ogni cosa il lato difettoso e ...
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GABRIELI, Giuseppe
Orientalista, bibliografo e storico della cultura, nato a Calimera (Lecce) il 4 aprile 1872, morto a Roma il 7 aprile 1942. Bibliotecario dell'Accademia dei Lincei.
Si occupò dapprima [...] (4 voll., 1935-42) fu da lui compiuta sulla più antica storia dei Lincei. Altri scritti del G. trattano di pedagogia, bibliografia, folklore pugliese, ecc. (Un elenco completo in Japigia, XII, 1942, fasc. 2°, con profilo biografico di B. DeSanctis). ...
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