APPIANI, Andrea
Angela Ottino Della Chiesa
Nato a Milano il 31 maggio 1754 da Maria Liverta Jugali e Antonio medico, era destinato a seguire la carriera del padre. Ma verso i quindici anni, nel 1769-70, [...] al 1810 da Giuseppe Longhi, Francesco e Giuseppe Rosaspina, Michele Bisi e Giuseppe Benaglia.
La celebre 60; L. Malvezzi, Le glorie dell'arte lombarda, Milano 1882, p. 284; G. DeSanctis, T. Minardi e il suo tempo, Roma 1900, p. 155; E. Ovidi, Tommaso ...
Leggi Tutto
DEGRASSI, Attilio
Daniele Manacorda
Nacque a Trieste il 21 giugno 1887, unico figlio di Giuseppe e di Antonia Marchetti, entrambi nativi di Isola d'Istria, luogo di origine della famiglia (sul cognome [...] 1949, a 62 anni, su consiglio di Plinio Fraccaro e Gaetano DeSanctis, il D. si presentò al concorso alla cattedra di storia solo dopo che furono venuti meno - con la morte di Giuseppe Cardinali - gli ostacoli di natura personale ed accademica che ...
Leggi Tutto
Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] Tasso, alla letteratura della Controriforma, a Cesarotti, oltre che a Foscolo (DeSanctis 1958: II, 72, 138, 190, 207, 345, 392).
Il prima, che risaliva alla polemica (1703) tra Gian Giuseppe Orsi e il padre gesuita francese Dominique Bouhours, in ...
Leggi Tutto
MURAT, Napoleone Luciano Carlo
Renata De Lorenzo
(Luciano). – Nacque a Milano il 16 maggio 1803, secondogenito di Gioacchino Murat, nel 1808 nominato da Napoleone re delle Due Sicilie, e di Carolina [...] raggiungere il fratello maggiore Achille e lo zio Giuseppe Bonaparte. Vi giunse dopo il naufragio della ss.; sulla polemica desanctisiana degli anni 1855-56: E. Cione, Francesco DeSanctis contro il murattismo, Bari 1934, pp. 41 ss.; utili le opere ...
Leggi Tutto
RUSSO, Luigi
Raffaele Ruggiero
– Ultimo di otto figli, nacque a Delia (Caltanissetta) il 29 novembre 1892 da Giuseppe, impiegato comunale, e da Diega Meo.
Dopo il ginnasio in seminario compì gli studi [...] cultura nazionale. Si tratta di un tributo non solo a DeSanctis – con il quale Russo avvertiva un’evidente affinità: curò fasciste non ne ratificarono il trasferimento e il ministro Giuseppe Bottai, benché favorevole, si astenne dal convalidarlo per ...
Leggi Tutto
VERA, Augusto
Jonathan Salina
– Nacque il 4 maggio 1813 ad Amelia, in Umbria, da Sante e da Giovanna Altieri.
Il suo nome completo era Augusto Filippo Nicola Olimpiade. La famiglia era dedita da generazioni [...] quale Vera partecipò insieme all’altro filosofo italiano Giuseppe Ferrari: entrambi, stante l’ostilità dello stesso dopo le perorazioni da vari anni condotte, tra gli altri, da DeSanctis, ricevette la nomina a senatore del Regno d’Italia. Ultime sue ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grandiosa attività di riforma politica e culturale, artistica e giuridica conosciuta [...] Alcuino dedica il più importante dei suoi poemi, il Desanctis Euboricensis ecclesiae (I santi della chiesa di York), narrando (Teodulfo), dall’Inghilterra (oltre ad Alcuino, Wigbodo e Giuseppe di Exeter), dall’Irlanda (Dungal, Dicuil, Clemente), ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della filosofia italiana dell’Ottocento è caratterizzata dalla preoccupazione [...] Hegel e magari coltivandolo nelle galere borboniche (è il caso di DeSanctis) o nell’esilio.
Augusto Vera è l’unico idealista d’Italia filosofo cattolico influenzato da Lotze e Herbart); Giuseppe Allievo (1830-1913), critico da posizioni rosminiane ...
Leggi Tutto
Puglia
Filippo Brancucci
Aldo Vallone
Ai tempi di D. con il nome di P. o Apulia (v.) veniva indicato quel corno d'Ausonia che s'imborga / di Bari e di Gaeta e di Catona, / da ove Tronto e Verde in [...] .
L'estremo limite dello schieramento laico della critica dantesca pugliese è rappresentato da Giovanni Bovio. Qui DeSanctis è accoppiato a Giuseppe Ferrari, i soli critici che " intuirono questa fusione mirabile del pensatore coll'artista ". In ...
Leggi Tutto
Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] l’aria filosofica, a scapito del colore locale e nazionale» (DeSanctis 1968: 770). Ma ancora a inizio Novecento il saggio linguistico dei componimenti dello stesso, 4 tt., Padova, presso Giuseppe Comino.
Cesarotti, Melchiorre (1800-1813), Opere, Pisa ...
Leggi Tutto