CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] (Alessandro e Domenico, ma anche Pietro, Francesco e Giuseppe) la seconda; ai musicisti veneziani dei secc. XVI-XVIII malattia a Siena nell'estate del 1942, il C. rinunciò al corso di perfezionamento in pianoforte ("... per la prima volta nella mia ...
Leggi Tutto
BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] anche le sue esperienze in varie università di tutto il mondo: tenne corsi alla Sorbona (a parte l’intero anno accademico 1952-53, nel lui l'amicizia e la devozione nei confronti di don Giuseppe De Luca, già iniziata nell’anteguerra: appoggiò con ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] sensibilità civile e culturale di Gambi, il coetaneo Giuseppe Barbieri (1923-2004) che, nel ricostruire le condizioni e lingue semitiche comparate (1951-54), disciplina di cui tenne i corsi anche presso l’Università di Firenze (1951-52), ove aveva ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Federico Chabod
Sergio Bertelli
L’importanza della figura di studioso di Federico Chabod, uno tra i massimi storici del Novecento italiano, non si limita alla sua produzione scientifica, né alla rilevanza [...] non restavano più riferimenti affettivi e si spense a Venezia nel 2001.
Come scrive Giuseppe Galasso «l’avventura storiografica di Cozzi non fu affatto una corsa solitaria» (Storici italiani del Novecento, cit., p. 400). È infatti lo stesso Cozzi a ...
Leggi Tutto
FABBRONI, Giovanni
Renato Pasta
Fratello minore di Adamo, nacque a Firenze il 13 febbr. 1752 da Orazio e Rosalinda Werner. Dalla madre, originaria di Heidelberg, apprese in tenera età il tedesco e la [...] guadagnò all'autore i consensi di Marco Lastri e di Giuseppe Bencivenni Pelli. Nel 1782 uscì a Berlino una traduzione Phil. Soc., Fabbroni Papers, BF 113 n. 1, lettera di C. Corsi al F., con annessa copia parziale del motu proprio del 30 ag. 1802; ...
Leggi Tutto
CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] irriguardoso nei confronti di un docente, lo costrinse a passare a Parma. Al 1828, anno in cui cominciò a seguire i corsi di medicina e a frequentare, a tempo perso, lo studio di un pittore, risalgono le prime testimonianze dirette sulla vita del ...
Leggi Tutto
BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] uno spazio di almeno otto anni venivano educati a un tempo nella pietà e nelle lettere. Nel Seminario però non si tenevano corsi: vi si ripetevano, sotto la guida di assistenti, le lezioni ascoltate nel Collegio Romano.
Negli anni '40 del sec. XVII ...
Leggi Tutto
FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] sul suo avvenire. Attratto dall'arte, avrebbe voluto seguire i corsi dell'Accademia diretta da G. Morelli, ma i familiari non -Bari 1984-1985. Vedi inoltre: Lettere di G. F. a Giuseppe Catenacci, a cura di C. Palestina, Rionero in Vulture 1987.
Si ...
Leggi Tutto
DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] migliore come giardiniere che come grammatico) e poi dal curato del luogo, passando indi alle scuole reali di Saluzzo per i corsi di filosofia e d'umanità. Nel 1745 perse il padre, il quale lasciò la famiglia in così cattive condizioni economiche che ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Gobetti
Angelo d’Orsi
Nella «prodigiosa giovinezza» di Piero Gobetti (Bobbio 1986, p. 9), il pensiero trova un posto peculiare nella fusione totale con l’azione. Pur non originale, né sistematico, [...] tirannicidio, anche se Alfieri, nel suo pensiero, è temperato da Giuseppe Baretti. Il che non significa moderatismo; il Baretti a cui eretico, sovversivo (sono tanti gli attributi che nel corso dei decenni gli sono stati assegnati), che si riduce ...
Leggi Tutto
medico-sentinella
(medico sentinella), loc. s.le m. Medico incaricato dal ministero della Salute di sorvegliare con regolarità l’insorgenza e la progressione di malattie infettive e di segnalare eventuali effetti indesiderati prodotti da farmaci...
mediatizzazione
s. f. Diffusione e amplificazione attraverso i mezzi d’informazione. ◆ A perderci sono soprattutto i corsi che dalla riforma del loro labirintico e paralizzante sistema amministrativo avevano da guadagnarci almeno una nuova...