L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] come Il libro del Cortegiano (1528) di ➔ Baldassarre Castiglione o il Galateo (1558) di monsignor Della Casa. L nelle raccolte di indovinelli che dal Seicento – lo ha notato Giuseppe Pitrè (1897) – portano titoli come Opera molto piacevole et bella ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] , come Pietro Bembo o ➔ Baldassarre Castiglione ereditano l’autorevolezza degli umanisti italiani e Bildung und Wissenschaft im Zeitalter der Renaissance in Italien).
Patota, Giuseppe (1993), I percorsi grammaticali, in Serianni & Trifone 1993 ...
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DE FERRARI, Gregorio
Federica Lamera
Figlio di Lorenzo e di una Maddalena, nacque a Porto Maurizio (ora Imperia Ponente) il 12 apr. 1647 (cfr. l'atto di battesimo in De Masi, s.d. ma 1945). Secondo [...] giovane Tobia, rivela l'attenta meditazione del D. sulle incisioni del Castiglione (Griseri, 1955, pp. 26, 41, nota 5).
A questo notevole successo (cfr. voce), il secondo ebbe minore fortuna.
Giuseppe nacque a Genova nel 1685 (De Masi [1945], p. 67 ...
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CIRIO, Francesco
Luigi Agnello
Nato a Nizza Monferrato (Asti) il 25dicembre del 1836 da Giuseppe e Luigia Berta, di estrazione modestissima, trascorse l'infanzia nel vicino paese di Fontanile, dove [...] , Lett. a M. Pantaleoni (1890-1923), Roma 1960, ad Ind. Per la coltivaz. del tabacco a Battaglia e a Castiglione si veda: Min. delle Finanze, Direz. gen. delle privative, Azienda dei tabacchi, Relazione e bilancio industriale per l'esercizio dal ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] Su una linea più morbida, nell’opera più importante di Castiglione, il Cortegiano, pubblicato a Venezia nel 1528, ma in Roma, Salerno Editrice, pp. 129-171.
Antonelli, Giuseppe (2003), Tipologia linguistica del genere epistolare nel primo Ottocento ...
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DE FERRARI (Ferrari), Orazio
Alessandra Frabetti
Figlio di Andrea Ferrari e di una Martetta, nacque a Voltri (Genova) il 22 ag. 1606 (Voltri, Arch. d. chiesa di S. Erasmo, Notaio Geronimo Merello, filza [...] che stava giusto aprendosi a Genova sulla scia del Castiglione e di Valerio Castello, ambedue presenti nell'oratorio.
Ferrari F. 1653", e, probabilmente, il Transito di s. Giuseppe della parrocchiale di Sestri Levante firmato e datato: "... [illegg.] ...
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TANSILLO, Luigi
Tobia R.Toscano
– Figlio di Vincenzo e di Laura Del Cappellano, nacque a Venosa probabilmente nel 1510.
Il padre, mai nominato nella documentazione superstite, fu identificato da Vincenzo [...] e Boccaccio ai moderni Sannazaro, Ariosto, Bembo, Castiglione, con le aperture, ovvie per un regnicolo, apparve a Venezia nel 1847 nel IX volume del Parnaso italiano stampato da Giuseppe Antonelli, cfr. la citata edizione dell’Egloga e i poemetti di F ...
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ZURLO, Giuseppe.
Anna Maria Rao
– Nacque a Baranello (Molise) il 6 novembre 1757, da Nicola e da Ermenegilda Iacampo, in una famiglia di media borghesia provinciale. Insieme al fratello Biase, studiò [...] accorsero a ritirare i loro danari (Elogio del conte Giuseppe Zurlo, 1832, pp. 15 s.). Alla data Stato (1757-1828), introduzione di L. Biscardi, Campobasso 2007; R. Di Castiglione, La Massoneria nelle Due Sicilie e i «fratelli» meridionali del ’700, ...
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CANTONI, Eugenio
Luigi Ganapini
Nacque a Gallarate (Varese) l'11 apr. 1824 da Costanzo e da Giulia Magnaghi. Compiuti i primi studi presso il collegio Rotondi di Gorla Minore, fu mandato in Svizzera [...] fino al 1875), i fratelli Turati, Napoleone Borghi e Giuseppe Colombo.
Costanzo Cantoni ed il C. figuravano sottoscrittori rispettivamente di Castello sopra Lecco, della ditta Schoch di Castiglione Olona e della "Candeggio e Tintoria della Garrottola ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] anche in superficie, in forma sempre più forte, il neo-venetismo portato a Napoli, oltre che dalle opere di Poussin, da G. B: Castiglione intorno al '35, con echi di una vasta gamma di esperienze romane (A. Sacchi, P. F. Mola, F. Cozza). Il Riposo in ...
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