BENEVENTANI, Rocco
Angela Valente
Figlio di Francesco, nacque il 21 maggio 1777 a Sasso di Castalda (Potenza). Studiò diritto ed economia a Napoli, ove conobbe M. Pagano, F. Conforti, D. Cirillo. Ufficiale [...] a Napoli solo quando la città venne occupata dalle truppe francesi. Nel novembre 1806 venne dal re GiuseppeBonaparte nominato segretario generale dei Demani: posto particolarmente impegnativo in quanto la soppressione della feudalità, decretata con ...
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AGAR, Jean-Antoine-Michel
Pasquale Villani
Nato a Mercuès presso Cahors (dipartimento del Lot), il 18 dic. 1771; dovette la sua fortuna, oltre che alle sue qualità di amministratore, all'amicizia del [...] , in collaborazione col ministro dell'Interno, G. Zurlo, l'opera appena iniziata da P. L. Roederer sotto GiuseppeBonaparte. Nonostante le difficoltà economiche derivanti dallo stato di guerra e dal blocco, l'A. riordinò le finanze, impose ...
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LEONARDI CATTOLICA, Pasquale
Ettore Calzolari
Nato a Cattolica (oggi Cattolica Eraclea, presso Agrigento), il 12 ag. 1769 da Francesco e da Giovanna Lumia, entrò giovanissimo nel seminario di Agrigento, [...] sue lezioni private di anatomia e di chirurgia. Il 22 nov. 1806, in seguito alla riforma universitaria promulgata dal re GiuseppeBonaparte, il L. fu chiamato alla cattedra di ostetricia nell'Università di Napoli. Nel 1808 gli fu inoltre affidata la ...
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BONELLI, Pio Camillo
Renzo De Felice
Nacque a Roma il 2 nov. 1757 da Marcantonio, marchese di Cassano e duca di Montanara e Salci, e da Violante Crescenzi. Di famiglia nobile dello Stato della Chiesa [...] sostenitori della causa francese a Roma, per la quale operò attivamente (il suo nome sarà fra quelli forniti a GiuseppeBonaparte come dei più decisi "giacobini").
Nel 1796 all'avvicinarsi dei Francesi si recò a Bologna. Qui pubblicò un sonetto ...
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FASULO, Giuseppe
Renata De Lorenzo
Nacque a Napoli il 26 marzo 1763, da Filippo e da Celidea Vinacci; era fratello di Nicola, Alessio e Margherita. Non si dedicò alla professione forense che aveva permesso [...] quando intraprese nuovamente la carriera militare, arruolandosi nella milizia: il 29 dic. 1806 fu infatti nominato da GiuseppeBonaparte caposquadrone della Ia legione della gendarmeria reale.
Aveva intanto recuperato parte dei beni confiscati sì che ...
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DE SIMONE, Antonio
Chiara Garzya Romano
Mancano notizie biografiche di questo architetto, attivo in Napoli nella prima metà del XIX secolo. Il suo nome figura nei documenti relativi a interventi nel [...] , fasc. 1765), la sistemazione delle sale di Marte e di Astrea, nell'appartamento "nuovo", cominciate per volere di GiuseppeBonaparte nel 1807. Nel 1812 collaborò con Leopoldo Laperuta al progetto del portico e della chiesa nella piazza del Palazzo ...
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CIMAGLIA, Domenico
Vito Masellis
Nacque a Foggia il 12 marzo 1739 da Orazio e Grazia Abenante. Compiuti i primi studi nella città natale, si recò a Napoli per seguire corsi superiori di economia e diritto. [...] insieme con altri alla base della legge di censuazione del Tavoliere (maggio 1806) per cui, auspice GiuseppeBonaparte, quelle terre risorgeranno economicamente dopo secolare abbandono. Quando con l'abolizione dei demani del Tavoliere fu abolito ...
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BARBARISI, Saverio
Mario Migliucci
Nacque a Foggia il 30 genn. 1780 da una famiglia di negozianti, dalla quale fu fatto educare nel monastero di Lucera; ma egli si rifiutò di seguire la carriera eccles, [...] dedicarsi allo studio del diritto, in cui si addottorò. Recatosi nel 1805 a Napoli, ebbe poi dal governo di GiuseppeBonaparte l'incarico di compiere uno studio per la sistemazione del Tavoliere delle Puglie: a compenso dell'opera prestata gli fu ...
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AMATI, Felice
Giuseppe Pansini
Nacque a Roccasecca il 17 maggio 1762. Dopo avere studiato in provincia, si recò, ventenne, a Napoli per studiarvi diritto. Entrato ben presto nella carriera amministrativa, [...] anno fu scelto come referendario del Consiglio di finanza, costituito dal ministro F. Seratti. Aderì al regime francese di GiuseppeBonaparte, e nel novembre 1807, per l'applicazione della legge di abolizione della feudalità, fu nominato membro della ...
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BARDET, Federico
Alfredo Cioni
Di origme francese (Bourbonnais), lo si trova, nel 1820, a Napoli tenente del Corpo reale del Genio, addetto all'Ufficio topografico, già costituito al tempo di re Giuseppe [...] Bonaparte e mantenuto in efficienza dopo la Restaurazione. Il B. si appassionò al nuovo procedimento di riproduzione dei disegni e delle stampe, ritrovato da G. Aloys Senefelder (17711834) e da questo denominato "litografia". Tale nuova tecnica era ...
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postdemocrazia
(post-democrazia) s. f. La democrazia all'inizio del terzo millennio, caratterizzata dal rispetto formale delle regole democratiche, ma sempre meno partecipata dai cittadini e sempre più controllata da ristrette cerchie interne...