Uomo politico francese (Saliceto, Bastia, 1757 - Napoli 1809). Di famiglia corsa, aderì alla Rivoluzione del 1789; deputato agli Stati generali, fece votare (30 nov. 1789) l'unione formale della Corsica [...] brumaio (9 nov. 1799), ne fu cancellato dallo stesso Napoleone, che lo inviò ministro plenipotenziario a Lucca, poi a Genova. Ministro della Polizia e della Guerra a Napoli sotto il re GiuseppeBonaparte, fu rimosso dalla carica da Gioacchino Murat. ...
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Generale (Saint-Sever 1770 - Parigi 1832); prese parte alle guerre della Rivoluzione e dell'Impero; dopo Austerlitz, fu inviato nell'Italia merid., ove partecipò alla repressione dell'insurrezione calabrese. [...] Nominato dal re GiuseppeBonaparte capo di stato maggiore, sorprese la guarnigione inglese dell'isola di Capri, rendendosi padrone del luogo; fece la campagna del 1809 contro l'Austria segnalandosi a Wagram; quindi fu inviato in Spagna. Durante i ...
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Uomo politico e letterato francese (Versailles 1762 - Parigi 1841). Incaricato di affari a Firenze da parte del Direttorio, dopo aver svolto nel 1796 una missione in Corsica, ritornò nel 1798 a Parigi. [...] Consigliere di stato dopo il 18 brumaio, poi tribuno, seguì GiuseppeBonaparte a Napoli (1806) e in Spagna (1808). Traduttore di Erodoto e di Diodoro Siculo, autore di interessanti Mémoires (post., 1858), divenne nel 1835 membro dell'Istituto di ...
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Generale spagnolo (1714-1819). Combatté in Italia durante la guerra di successione polacca (1733-35), e contro il Portogallo (1762) come maresciallo di campo; durante la guerra d'indipendenza americana [...] (1776-83), si distinse nella direzione del blocco di Gibilterra. Comandò le forze spagnole contro le truppe francesi: ma dopo varî scacchi, nel 1795, fu sostituito. Prestò poi giuramento a GiuseppeBonaparte. ...
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Teologo e storico (Sabadell 1750 - Barcellona 1824); arcivescovo di Palmira in partibus (1803), confessore di Carlo IV, aderì a GiuseppeBonaparte, onde sotto Ferdinando VII perdette i benefici. È noto [...] per la Historia eclesiástica o Tratado de la Iglesia de Jesucristo (12 voll., 1793-1803); le sue Observaciones sobre la potestad eclesiástica (3 voll., 1817-1823) furono messe all'Indice ...
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Ciascuno dei tribunali istituiti nel 1808 in ogni provincia del regno di Napoli da GiuseppeBonaparte e mantenuti poi dai Borboni con la stessa denominazione. Giudicava in prima e unica istanza le cause [...] di alto crimine. Dopo l’Unità fu sostituita dalla Corte d’assise ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] terre austriache alla Francia e ai suoi alleati tedeschi). Assegna il Regno di Napoli (senza la Sicilia) al fratello Giuseppe, quello di Olanda al fratello Luigi, e forma la Confederazione del Reno (luglio 1806). Alla 4ª coalizione (Russia, Prussia ...
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Scultore (Roma 1751 - Parigi 1801), allievo di T. Righi. Lavorò a Londra (1775-79), a Roma (1781-89 e 1792), da dove dovette due volte allontanarsi per le sue idee politiche e le sue relazioni con gli [...] in breve vasta notorietà: scolpì busti di Pio VI, di Federico II, di Wash ington, del generale Bernadotte, del Bonaparte e di Metastasio. Acceso giacobino, durante il suo soggiorno parigino inviò al Direttorio una serie di memorie sulla situazione ...
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MONTI, Vincenzo
Pietro Paolo Trompeo
Da Fedele e Domenica Maria Mazzarri nacque alle Alfonsine (Ravenna) il 19 febbraio 1754; morì a Milano il 13 ottobre 1828. I suoi vecchi erano castaldi dei marchesi [...] una specie di Iago vi agisce, personaggio chiaramente allusivo a Giuseppe Lattanzi, uno dei nemici romani del M., ch'egli energia la canzone Per il congresso d' Udine (1797), con quel Bonaparte dal gracile corpo e dal cuore eroico in cui il M. ...
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GIOACCHINO Murat, re di Napoli
Nino Cortese
Nacque il 25 marzo 1767 da Pietro Murat-Jordy, albergatore e intendente dei beni posseduti dai Talleyrand nei dintorni di Labastide-Fortunière, oggi Labastide-Murat. [...] schierò in difesa della costituzione e d'ordine del Bonaparte s'impossessò di quaranta cannoni. Quel giorno si decise luogotenente generale in Spagna, e quando su questo trono salì Giuseppe Napoleone che lasciava la corona di Napoli, ottenne questo ...
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postdemocrazia
(post-democrazia) s. f. La democrazia all'inizio del terzo millennio, caratterizzata dal rispetto formale delle regole democratiche, ma sempre meno partecipata dai cittadini e sempre più controllata da ristrette cerchie interne...