BENVENUTI, Giovanni
Nacque a Bologna, probabilmente circa il 1640, e fu allievo di Ercole Gaibara, detto "del violino". Nel giugno del 1650 entrò a far parte come violinista della cappella di S. Petronio [...] rinvenute, poterono rilevarsi, però, attraverso quelle dei suoi numerosi allievi (B. Laurenti, C. Mazzolini, A. M. Donati in povertà e nella totale dimenticanza. Entrato nell'ospizio di S. Giuseppe a Bologna nel 1710, vi morì l'11 febbraio del 1715.
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AGUILAR, Sante
Luigi Ferdinando Tagliavini
Oboista e compositore della seconda metà del sec. XVIII, napoletano secondo il Gaspari (il compositore tedesco Karl Ditters von Dittersdorf nella sua Autobiografia [...] attestato in vari manoscritti e documenti in differenti forme: Aguillar, Aguillara, Anguillar, Anguillara, Aquilar, Aquilari, Acquillari). Allievo del padre, Giuseppe, insegnante di fagotto (m. a Napoli il 13 apr. 1799), l'A., fissatosi a Bologna nel ...
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Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] , non venne ammesso, essendo state giudicate troppo scarse le sue attitudini musicali. Fu invece accettato come allievo da V. Lavigna, maestro concertatore alla Scala e compositore (che Verdi ricorderà come "contrappuntista fortissimo"), e ...
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Musicista (Faenza 1729 - Berlino 1802), allievo a Bologna di G. B. Martini; maestro presso la compagnia Mingotti, fu poi alla corte di Copenaghen, quindi al duomo di Milano, e finalmente in Russia, compositore [...] aulico di Caterina II e direttore del conservatorio di Ekaterinoslav. Scrisse soprattutto musica teatrale secondo lo stile dell'opera napoletana. Tra le opere più fortunate si ricordano il melodramma Giulio ...
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Cantante italiano (Motta S. Anastasia, Catania, 1921 - Milano 2008). Allievo di A. Torchio e L. Montesanto, ha esordito come tenore nel 1946 a Reggio nell'Emilia, e ottenuto poi grandi successi nei principali [...] teatri lirici del mondo per la singolare bellezza della voce e le qualità interpretative ...
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Musicista svizzero (Fiesole, Firenze, 1927 - Parigi 2007), allievo di W. Burkhard al conservatorio di Zurigo, studiò organo a Parigi con A. Marchal di cui fu assistente (1957-62) nella chiesa di St.-Eustache. [...] Condirettore del Centre de musique di Parigi (1964-68), fino al 1970 ha insegnato al Centre expérimental universitaire de Vincennes. Esponente tra i più attivi dell'avanguardia, ha rivolto i suoi interessi ...
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Musicista (Recanati 1799 - Parigi 1869). Operista, allievo di N. A. Zingarelli e G. Tritto, fu attivo negli anni tra il 1826 e il 1847, divenendo popolare grazie a melodrammi come Ines de Castro (1835), [...] Il fantasma (1843), L'orfana savoiarda (1846). Creò a Londra nel 1847 un Teatro italiano che ebbe scarsa fortuna ...
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Musicista (Bologna seconda metà sec. 17º - ivi 1727). Allievo di G. A. Perti per l'armonia e di D. Gabrielli per il violoncello, fu addetto alla cappella di S. Petronio. Membro dell'Accademia filarmonica [...] bolognese. Pubblicò concerti e sonate per violoncello solo e a più strumenti ...
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Musicista (n. Bologna 1685 - m. 1748); allievo di S. A. Predieri e G. Bononcini. Fu organista celebre in tutta Europa, e compositore di opere, oratorî, cantate, musiche strumentali, al loro tempo assai [...] diffuse, spec. in Inghilterra, per la fluida discorsività, peraltro poco caratterizzata ...
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Musicista (Milano 1822 - Cairo 1878). Allievo di N. Vaccai al Conservatorio di Milano, compose diverse opere teatrali, nonché musica sacra, sinfonica e da camera. Dal 1869 fu direttore d'orchestra all'Opera [...] del Cairo ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
assimilazionista
agg. Che tende all’assimilazione, che si propone di assimilare qualcosa. ◆ Francia e Gran Bretagna avevano adottato politiche opposte. Si parlava, addirittura, di due modelli di integrazione, quello «assimilazionista» francese...