Pittore e patriota italiano (Napoli 1836 - Firenze 1868). Avviato alla pittura dal padre Vincenzo, anch'egli pittore (autore di romantici interni di chiese), frequentò fino al 1852 l'Accademia di Venezia. Passò poi a Napoli; nel 1860 si arruolò con Garibaldi; nel 1861 si stabilì a Firenze, dove si unì ai macchiaioli e formò con S. Lega, O. Borrani e R. Sernesi il gruppo ("la scuola") di Pergentina, ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] e proprî furono: Serafino de Tivoli, Cristiano Banti, Vito D'Ancona, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, GiuseppeAbbati, Odoardo Borrani, e Telemaco Signorini (Galleria d'arte moderna). A loro va aggiunto lo scultore Adriano Cecioni ...
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VISCONTI, Angelo
Marco Pierini
– Nacque a Siena il 2 novembre 1829 da Francesco, medico, e da Maddalena Donatelli (Mengozzi, 1907, p. 110).
Dopo gli studi umanistici al collegio Tolomei di Siena si [...] Cassioli, in Antichità viva, VI (1967), 6, pp. 3-28; Id., Dell’autoritratto di A. V., purista, creduto autoritratto di GiuseppeAbbati, macchiaiolo, in Paragone, XIX (1968), 215, pp. 67 s.; Disegni italiani del XIX secolo (catal.), a cura di C. Del ...
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SERNESI, Raffaello
Marco Pierini
– Nacque a Firenze il 29 dicembre 1838, ultimo dei nove figli di Pietro, vinaio, e di Anna Fanfani (Del Bravo, 1998, p. 157).
Cresciuto nel popolare quartiere di S. [...] Firenze dove Silvestro Lega si era stabilito e dove attorno a lui si riunivano per dipingere piccole vedute campestri GiuseppeAbbati, Borrani, Signorini e, appunto, Sernesi.
Nel 1864 accolse l’invito di Diego Martelli a trascorrere parte dell’estate ...
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MACCHIAIOLI
Nello Tarchiani
. "Macchiaioli", con allusione al significato popolare di rompicolli capaci d'ogni marioleria, dal critico della Gazzetta del Popolo furono chiamati alcuni pittori che sullo [...] di S. Croce sull'Arno, Vito d'Ancona di Pesaro, Giovanni Fattori di Livorno, Vincenzo Cabianca di Verona, GiuseppeAbbati di Venezia, Odoardo Borrani, Telemaco Signorini e Raffaello Sernesi di Firenze, cui va aggiunto lo scultore e pittore Adriano ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] di lì a poco da un nutrito numero di artisti: Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Raffaello Sernesi, GiuseppeAbbati, Silvestro Lega, Adriano Cecioni, Odoardo Borrani, Vincenzo Cabianca, tutti intenti a un rinnovamento formale e sostanziale ...
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SIGNORINI, Telemaco
Silvestra Bietoletti
– Nacque a Firenze il 18 agosto 1835, secondogenito di Giovanni, rinomato vedutista della Firenze granducale, e di Giustina Santoni (Somaré, 1926, p. 277).
Dal [...] più attuali dell’arte francese. Al ritorno accompagnò a Castiglioncello Diego Martelli, insieme a Michele Tedesco e a GiuseppeAbbati. Le riflessioni su quanto visto a Parigi lo indussero a elaborare un tenore espressivo più solenne e quieto ...
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TEDESCO, Michele
Isabella Valente
– Nacque da Giacomo e da Anna Racioppi il 24 agosto 1834 a Moliterno in provincia di Potenza (Archivio storico dell’Accademia di belle arti di Napoli, da ora in poi [...] studi, sul finire del 1860 si arruolò nella guardia nazionale e seguì Giuseppe Garibaldi in Toscana, approdando a Firenze dove, grazie al pittore napoletano GiuseppeAbbati, entrò in contatto con i primi macchiaioli fiorentini, gli artisti del caffè ...
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ZANDOMENEGHI, Federico
Chiara Ulivi
– Nacque a Venezia il 2 giugno 1841, quinto figlio di Pietro e di Teresa Spertini.
Nato in una colta famiglia di artisti, in cui padre, nonno e zio erano scultori [...] Bisi).
Nel 1862 giunse a Firenze, indirizzato dal padre allo scultore Giovanni Dupré. In amicizia con GiuseppeAbbati, frequentò il gruppo macchiaiolo del caffè Michelangelo (Signorini, 1893), stabilendo importanti legami, primo fra tutti quello ...
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LIARDO, Filippo
Maria Viveros
Nacque a Leonforte, presso Castrogiovanni (l'odierna Enna) il 1° maggio 1834 da Salvatore, cardatore di lana, e Rosalia Pappalardo. In tenera età andò a vivere con la famiglia [...] (Napoli, Musei e gallerie nazionali di Capodimonte, in deposito presso la Camera dei deputati), che riecheggia gli analoghi soggetti di GiuseppeAbbati e ancor più di Borrani, non solo per l'inquadratura, ma anche per la rapidità con cui il L. stende ...
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mondo di mezzo
loc. s.le m. (fig.) Punto d'incontro tra interessi della politica e dell'imprenditoria e interessi della criminalità organizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari illegali, che possono anche prevedere il...