FANTAPPIÉ, Luigi
Giuseppe Arcidiacono
Nacque a Viterbo il 15 sett. 1901, da Liberto ed Agrippina Gnazza. Conseguì la laurea in matematica alla Scuola normale superiore di Pisa nel 1922 e fu assistente [...] analisi mediante l'introduzione del nuovo concetto di "sintropia", come tendenza opposta al corso degradativo degli eventi fisici, porta, secondo il F., a una vera e propria rivoluzione nella scienza, paragonabile a quella galileiana, unificando la ...
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BARBIERA, Raffaello
Giovanni Gambarin
Nacque a Venezia il 2 febbr. 1851 da Giuseppe, benestante, e da Maria Palois, imparentata col poeta Luigi Carrer; appena terminati glì studi di legge, si impiegò [...] accurato dello ambiente. Del B. vanno pure ricordate una modesta produzione teatrale e le edizioni delle poesie del Nievo e del Porta, uno studìo su questo poeta e le antologie dei poeti dell'Ottocento, dei dialettali veneziani, ecc.
Tra gli scritti ...
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CAMPORESE, Pietro, il Vecchio
Manfred F. Fischer
Nato a Roma il 20 ott. 1726, padre di Giulio e di Giuseppe, è il primo membro noto di una famiglia di architetti, attiva in Roma nei secc. XVIII e XIX, [...] C. trasformò una villa acquistata nel 1763 fuorì porta Salaria: nel 1776 vennero terminati il casino, al Accademia di S. Luca, Roma 1823, p. 464; F. Gasparoni, Giuseppe Camporese, in E. De Tipaldo, Biografia degli Italiani illustri, IV, Venezia 1837 ...
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BALZARETTO (Balzaretti), Giuseppe
Paolo Mezzanotte
Nacque a Milano il 19 genn. 1801, studiò matematica presso l'università di Pavia e seguì quindi un biennio di tirocinio presso l'ing. G. F. Perego. [...] che non avessero precedenti nel passato.
Il palazzo Poldi Pezzoli sorge in Corsia dei Servi, affiancato al palazzo Porta; organismo architettonico netto, in linee di largo respiro, nello spirito del Seicento lombardo, una liberamente inteso, senza ...
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ASTORRI, Pier Enrico
Renata Battaglini Di Stasio
Nacque a Parigi il 23 luglio 1882 da famiglia piacentina; da non confondere con il quasi omonimo scultore Enrico Astorri. Andato giovanissimo a Piacenza, [...] più che nei bassorilievi e nei pannelli celebrativi della porta bronzea di gusto quattrocentesco, il suo capolavoro. Il Pallavicini d'Aragona, di una vivace immediatezza, di Giuseppe Verdi per il salone della Deputazione provinciale di storia patria ...
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BELLI, Luigi
Giorgio Di Genova
Figlio di Giuseppe, pittore, nacque a Torino il 28 febbr. 1848. Di madre francese, studiò a Parigi con Torrier architettura decorativa; tornato a Torino, cominciò a dedicarsi [...] Bona nell'atrio d'uscita della stazione di Torino Porta Nuova (firmato e datato 1884) ed i numerosi Lavagnino, L'arte moderna, Torino 1956, p. 65 (erroneamente citato come Giuseppe Belli); U. Thieme-F. Becker, KünstlerLexikon, III, p. 248; Encicl ...
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ANDERLONI, Pietro
Alfredo Petrucci
Fratello di Faustino ed ultimo dei sette figli di Giov. Battista. Nacque il 12 ott. 1785 nella patema dimora di campagna di S. Eufemia presso Brescia. Anche lui, come [...] era facile vedere il sentimento che egli avrebbe portato anche nell'incisione "a taglio regolare". In siffatto consiglio dello stesso fratello, s'iscrisse alla rigorosa scuola di Giuseppe Longhi, che frequentò per nove anni, durante i quali coadiuvò ...
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ANFOSSI, Augusto
Anna Cirone
Nato a Nizza da Giuseppe Pietro nel 1812, si arruolò giovanissimo nell'artiglieria dell'esercito piemontese. Compromesso nei moti politici del 1831, emigrò in Francia ed [...] , costringendo gli Austriaci a ritirarsi sui bastioni, in modo che i rivoluzionari poterono uscire dalle barricate e dirigersi verso Porta Nuova.
Membro del Comitato di difesa, creato il giorno 20 marzo e composto da A. Carnevali, L. Torelli, R ...
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BARBIERI, Giuseppe
Arnaldo Venditti
Nacque il 2 dic. 1777 a Verona. Allievo di Luigi Trezza e di Bartolomeo Giulari, la sua adesione al gusto architettonico neoclassico, ormai affermatosi in tutta l'Europa, [...] all'ambiente in cui sorge: e in ciò manifesta i limiti dell'architetto. Tra le ultime opere, la porta Vittoria, eretta oltre l'Adige, al posto dell'antica porta scaligera (1838).
Il B. morì a Verona il 10 genn. 1838. Modesta è la letteratura su di ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] aveva lavorato G., al punto che la figura di s. Giuseppe in lontananza, con la sua sigla rattrappita e contratta, riprende, dei corpi si precisa una linea di ricerca espressiva in quegli anni portata avanti anche dal Pontormo a Firenze, e che di lì a ...
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attenzionato agg. (bur.) Che è sottoposto all’attenzione, al controllo di qualcuno, in particolar modo dell’autorità giudiziaria o delle forze dell’ordine | Per estensione, che è seguìto, tenuto d’occhio, preso in esame (detto di cose, oltre...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...