HUY
A. Lemeunier
Cittadina del Belgio orientale, posta lungo il corso della Mosa a km. 30 ca. a S-O di Liegi. Già in epoca altomedievale il centro portuale di H. ebbe notevole importanza, sia nel campo [...] e come 'passaggio' verso il Padre, la Vergine come 'porta del Cielo' e s. Giovanni come 'intercessore' privilegiato.La scultura della Natività: in basso la Vergine coricata con al fianco s. Giuseppe, l'asino e il bue; a destra, l'Adorazione dei Magi ...
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Vedi PETRA dell'anno: 1965 - 1996
PETRA (Πέτρα)
M. Avi-Yonah
Centro nella Transgiordania meridionale, in origine capitale del regno nabateo e della provincia romana di Arabia; dagli Arabi era chiamata [...] (cioè "la Roccia", la cui traduzione greca è appunto Pètra); Giuseppe Flavio d'altra parte (Antiq., iv, 161) identificò P. con da due nicchie ad arco, e una porta a frontone nel centro; questa porta introduce in una stanza quadrata dal soffitto di ...
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PASSERI, Giovan Battista
Carla Sodini
PASSERI, Giovan Battista (Giambattista). – Nacque a Farnese, nel Lazio settentrionale, il 10 novembre 1694 dal medico condotto Giambattista Domenico e da Anna Maria [...] lucerne furono realizzati dallo stesso Passeri e dal fiorentino Giuseppe Menabuoni. Al secondo gruppo appartengono scritti legati a consulenze IV, Roma 1781-90; Parere dello spazzacammino di porta S. Angelo Di Perugia ossia Appendice alla Raccolta ...
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BET SHE‛ARĪM (eb. Bēt She‛arīm)
M. Avi-Yonah
Città giudaica di epoca romano-bizantina, di cui restano le rovine nella località di Sheikh Ibreik, 20 km a E di Haifa, al limite O della "Pianura Grande", [...] Esdrelon.
La città è menzionata per la prima volta da Giuseppe Flavio (Vita, 24) Col nome di Besara, come complesso architettonico di 20 m di altezza. La grotta tombale presentava una doppia porta centrale; nell'interno c'erano tre sale (di m 14 × 4, ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. I materiali votivi: caratteri generali
Alessandro Campus
Nell'ambito delle indagini connesse con i complessi cultuali, i materiali votivi costituiscono un'ampia [...] in linea generale si può dire che l'itinerario che porta all'offerta votiva parte dall'evento, passa per la Rimanendo all'ambito sardo, è da citare l'area di San Giuseppe a Padria (Sassari), dove è stato rinvenuto un deposito molto consistente ...
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SILVANO (Silvanus)
C. Saletti
Dio del bosco e dei pastori, che non appare nel culto ufficiale romano. S. è infatti l'interpretazione privata del pubblico Faunus (v.). Al pari di questo si presenta (August., [...] . Ai piedi salvo i pochi casi in cui è scalzo, porta le calzature alte del contadino italico, e tiene nelle mani a romana, Milano 1958, p. 303, fig. p. 302; Pompei, Casa di Giuseppe II: K. Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino 1957, p. 218; Roma, ...
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DE CAPITANI D'ARZAGO, Alberto
Ada Gabucci
Nacque a Paderùo Dugnano (Milano) il 13 ag. 1909 dal marchese Giuseppe e da Maria Dozzio. Fin da ragazzo mostrò una netta propensione per gli studi classici [...] ), che fu il primo della serie dedicata alla Forma Urbis Mediolani; per la stessa collana stese un lavoro su La zona di Porta Romana dal Seveso all'arco (Milano 1942), nel quale illustrò anche un tratto di una via monumentale apparso sotto l'attuale ...
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Vedi SICHEM dell'anno: 1966 - 1997
SICHEM (egiziano Skmm, ebraico Shĕkem; Συχεμ)
A. Ciasca
Antica città palestinese, identificata con l'odierno Tell Balatah (Giordania). Il tell (altura artificiale) [...] tribù del N: Giacobbe (Gen., 33: 18-20; 48, 22) e Giuseppe (Gen., 37: 12-14; Giosuè, 24, 32), che sarebbe stato colà abitazioni al centro del tell e da una torre all'esterno della porta E.
Bibl.: G. Hölscher, Bemerkungen zur Topographie Palästinas. 3: ...
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SCIPIONE l'Africano (Publius Cornelius Scipio Africanus Maior)
M. Borda*
Nato nel 236 a. C. dal console P. Cornelio Scipione e da Pomponia.
Tribuno militare nel 216, edile curule nel 213, ebbe il comando [...] un busto, che nelle celebrazioni funebri della Gens Cornelia veniva portato nel Foro per l'elogio del defunto (Appian., Hisp., 23 una pittura parietale romana di III Stile, dalla Casa di Giuseppe Il a Pompei (Napoli, Museo Nazionale) che si crede ...
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CARRARA, Giovanni
Sergio Cella
Nacque a Pola (Istria) il 3 giugno 1806, figlio di Giuseppe, feltrino, nominato nel periodo francese pubblico dispensiere di sali e tabacchi, e da Maria Antonia Lazzarini, [...] periodico L'Istria.
Egli lavorò attorno a tutti gli edifici romani di Pola, eseguì rilievi del Ninfeo, del teatro dello Zaro e delle porte, ed anche del battistero di S. Maria del Canneto e di S. Stefano; fra il '47 e il '48 scoprì numerose epigrafi ...
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attenzionato agg. (bur.) Che è sottoposto all’attenzione, al controllo di qualcuno, in particolar modo dell’autorità giudiziaria o delle forze dell’ordine | Per estensione, che è seguìto, tenuto d’occhio, preso in esame (detto di cose, oltre...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...