Pittore (Napoli 1813 - Palazzolo Castrocielo, Caserta, 1875). Allievo a Napoli di C. Angelini, fu poi a Roma, dove subì l'influsso di P. Cornelius e di F. Overbeck. Dal 1853 insegnò all'Istituto di belle arti di Napoli. Coltivò specialmente la pittura religiosa (molti quadri in chiese di Napoli). Dipinse anche ritratti, migliori delle composizioni accademiche ...
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PATINI, Teofilo
Eugenia Querci
PATINI, Teofilo. – Terzo di dieci figli, nacque a Castel di Sangro il 5 maggio 1840 da Giuseppe, cancelliere di Giudicato Regio, poi notaio, e da Maria Giuseppa Liberatore, [...] nel 1856, dopo un’iniziale esperienza universitaria, al Regio Istituto di belle arti, dove frequentò i corsi di GiuseppeMancinelli, entrando inoltre in contatto con Domenico Morelli, Filippo e Nicola Palizzi, la cui lezione verista avrebbe inciso ...
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PICCINNI, Antonio Nicola Donato
Rosalba Dinoia
PICCINNI, Antonio Nicola Donato. – Discendente dalla famiglia del musicista barese Niccolò Piccinni, nacque a Trani il 14 maggio 1846 da Giacinto, droghiere, [...] Qui Piccinni ebbe come maestri per il disegno e la pittura Domenico Morelli, Raffaele Postiglione, Gennaro Ruo e GiuseppeMancinelli, dal cui dipinto San Carlo Borromeo somministra il sacro crisma ad un appestato trasse una pregevole copia in formato ...
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CALÌ
Francesco Neri Arnoldi
Famiglia di scultori di origine siciliana, attivi a Napoli nel sec. XIX. Poco si conosce dell'attività del primo rapprescntante, Andrea, trasferitosi a Napoli prima del 1799 [...] cattedra di pittura dell'Accademia di Belle Arti, di cui era stato titolare C. Angelini e che venne poi assegnata a GiuseppeMancinelli. Morì a Napoli nel 1877.
Ernesto, scultore, figlio di un fratello di Antonio e di Gennaro, nato a Napoli nel 1821 ...
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DE NAPOLI, Michele
Clara Gelao
Nato a Terlizzi (Bari) il 25 apr. 1808 dall'avvocato Giuseppe e da Maria Michele Mastrandea, nel 1828 si trasferì a Napoli per studiare giurisprudenza presso la locale [...] al concorso per la cattedra di disegno presso l'istituto di belle arti (1851). Sconfitto in questa prova da GiuseppeMancinelli, il D. si vedeva tuttavia offrire, con reale rescritto, la nomina a professore di pittura dell'istituto, carica che ...
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GIROSI, Giovanni
Giovanna Cassese
Figlio di Pietro e di Emanuela Nappa, nacque a Napoli il 28 giugno 1818. Si formò come pittore nell'ambito del Reale Istituto di belle arti di Napoli, ove riportò varie [...] stampo neoclassico approdò successivamente a uno stile eclettico con inflessioni tipiche del romanticismo. Fu amico e collaboratore di GiuseppeMancinelli, con il quale partecipò alla realizzazione nel 1855 del grande sipario per il teatro S. Carlo a ...
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MANCINELLI, Gustavo
Cinzia Beccaceci
Figlio del pittore Giuseppe e di Maddalena Arnoldi, nacque a Roma intorno al 1841. Il debutto del M. fu precoce; partecipò infatti in qualità di allievo alla Biennale [...] Borbonica del 1855 con il disegno Testa di Aiace, premiato con la medaglia d'argento. Alla Biennale del 1859 ottenne la medaglia d'oro per il dipinto la Comunione nelle catacombe (De Gubernatis). Nel 1864 ...
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Cantante (Catania 1876 - Zoagli 1929). Studiò con L. Mancinelli ed esordì come tenore ad Atene (1896), rivelandosi poi a Genova (1900). Ebbe successo sia in Italia sia oltr'Alpe. ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] travaglio della composizione del Nerone, la devota amicizia per Giuseppe Verdi, l'amoroso dialogo con Eleonora Duse, che si con M. Scherillo, F. D'Ovidio, G. Martucci, L. Mancinelli.
Delle sue qualità poetiche, più che nel Libro dei versi (Torino ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] sottovalutato il sodalizio più importante e duraturo con Lydia Mancinelli che per molti anni – dal 1964 almeno fino riallestito nel 1997, e corredato da un libro scritto assieme a Giuseppe di Leva: Adelchi o della volgarità del politico, Milano 1984 ...
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