Orientalista e bibliografo italiano (Calimera 1872 - Roma 1942). Bibliotecario dal 1903 dell'Accademia dei Lincei. Si occupò dapprima prevalentemente di letteratura araba (I tempi, la vita e il canzoniere della poetessa araba al-Khansā, 1899; Il nome proprio arabo-musulmano, 1915, frutto della collaborazione alle imprese orientalistiche di Leone Caetani), poi di storia della cultura e della scienza, ...
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(fr. académie; sp. academia; ted. Akademie; ingl. academy).
Accademia platonica.
'Ακαδημία (Acadēmĭa) o 'Ακαδήμεια (Acadēmīa) o, ancora, secondo una forma più antica, ‛Εκαδήμεια, fu il nome che dall'eroe [...] di bibliografia storica delle accademie d'Italia si trova in G. Gabrieli, L'Accademia in Italia - Sguardo storico-critico comprensivo, in un'altra succedeva nel 1793, affidata allo scultore Giuseppe Martini e sussidiata dal governo. I rapidi ...
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Figlio di Federico e Olimpia Orsini, nacque in Roma il 13 marzo 1585. Appena diciottenne, ebbe l'idea e gettò le fondamenta dell'Accademia Lincea (1603); alla quale dedicò poi sino alla fine della vita [...] , Memorie istorico-critiche dell'Accademia dei Lincei, Roma 1806; D. Carutti, Breve storia dell'Accademia dei Lincei, Roma 1883; G. Gabrieli, Il carteggio dei primi Lincei, in Mem. R. Accad. Lincei, s. 6ª, I-II (1925-26); id., Verbali dell'adunanza ...
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Come indica l'etimologia della parola (dal lat. congredior "procedo insieme", quindi, per traslato, "converso") è qualsiasi riunione per deliberare circa interessi o questioni d'interesse comune. In molte costituzioni nelle quali il potere legislativo è attribuito a due camere, per "congresso" s'intende la riunione e l'insieme di esse (v. p. es. stati uniti: Ordinamento dello stato).
Congressi e conferenze ...
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. Famiglia oriunda del senese, forse di Barberino di Val d'Elsa, donde si trasferì a Firenze, dove i B. esercitarono magistrature ed ebbero mansioni di governo. Antonio, nel 1530, prese parte alla difesa della repubblica. "Uomo di non volgare condizione, amatore della patria e prudente", durante il pontificato di Paolo III si trasferì a Roma, dove chiamò Francesco, figlio di Carlo, suo nipote. Ma vi ...
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. Famiglia di popolo, venne in Firenze da Val di Pesa intorno alla metà del sec. XIII; primo vi è ricordato nel 1271 un Corsino di Bonaccolto da Pergolato. Ascritta all'arte della lana, acquistò grande [...] col vincolo familiare del fidecommisso, e nel 1755 l'aprì al pubblico. Una prima descrizione ne faceva il bibliotecario ab. Giuseppe Querci in una lettera al dott. Gio. Lami (pubblicata in Novelle Fiorentine, XVI, 1855). I C. continuarono ad aver ...
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LINCEI
GiuseppeGABRIELI
L'Accademia dei Lincei (i quali presero nome dalla lince, per allusione allo sguardo acuto che è attribuito a quell'animale ed è proprio del sagace studioso), la più vecchia [...] -critiche dell'Accademia dei lincei, Roma 1806, e da ultimo la serie di "Studi biografici e bibliografici" di G. Gabrieli, pubblicati per gran parte nei Rendiconti e Memorie della classe di scienze morali, ecc. dell'accademia, ed enumerati nelle due ...
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La cosiddetta filosofia naturale o fisico-matematica s'era per la prima volta affermata collegialmente al mondo moderno, in forma durevole e seria, con la romana Accademia dei Lincei (1603). Galileo la trapiantò e radicò a Firenze fra i suoi discepoli immediati che dopo la sua morte (1642) ne continuarono l'apostolato scientifico con l'intento di allargarne e completarne l'opera fondamentale, nell'ampia ...
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Cospicua famiglia umbro-sabino-romana, fiorita nei secoli XV-XVII. Detta anche dei Chitani o Aequitani, di pretesa classicheggiante origine greco-romano-gallica, diramò dall'umbro castello di Cesi, per [...] XIX, spentisi gli Acquasparta (v. sotto), ebbe in Giacomo di Giuseppe nel 1804, e in Luigi di Giacomo nel 1821, il titolo Pace e di Santa Maria Maggiore in Roma.
Bibl.: E. Martinori e G. Gabrieli, Genealogia e storia della famiglia Cesi, Roma 1931. ...
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Nobil uomo, arcivescovo di Eraclea, cappellano maggiore del re delle Due Sicilie, erudito, filosofo e archeologo, nato in Palermo il 25 febbraio 1729, ivi morto il 19 marzo 1817. Pur essendo ignaro d'arabo, [...] e gemme, la cui collezione oggi si conserva nella Biblioteca comunale di Palermo.
Ingannato dal furbo e ciarlatanesco abate Giuseppe Vella maltese, credé nell'autenticità di due presunti codici diplomatici arabi siculi da quello fabbricati, e li fece ...
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schleiniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Elly Schlein, la sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Siamo un’onda, non una corrente nuova. Non ci saranno mai gli schleiniani. (Elly Schlein, citazione pubblicata in Lasvolta.it,...
multiparametrico
agg. Che si basa sull’analisi di più parametri, di molteplici criteri. ◆ «Abbiamo l’opportunità – dice il professor [Franco] Prodi – di impostare su tutt’altre basi la difesa attiva. E questo progettando campagne sperimentali...