Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] Sui così detti diritti potestativi (1906) e Diritti potestativi (1938). Si trattava di una categoria importata in Italia da GiuseppeChiovenda, e che Messina difese «dalle più insidiose o seducenti o abbaglianti obbiezioni, da quelle del Rocco e del ...
Leggi Tutto
(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] o un obbligo di un organo diverso dall'altra parte (F. Carnelutti, in Studi di diritto processuale in onore di Giuseppechiovenda, Padova 1927, p. 231 segg. e spec. p. 238).
Strette relazioni corrono in particolare fra le norme di diritto processuale ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
«La personalità di Piero Calamandrei», scrive Giovanni Pugliese (1979, p. VI), «era affascinante non solo per la ricchezza morale e la passione civile che l’animava ma anche per la vastità degli orizzonti [...] con Carlo Lessona. Nel 1914 una borsa per studi di perfezionamento lo porta a Roma, alla scuola di GiuseppeChiovenda, il fondatore della moderna scienza processual-civilistica italiana, e anche colui che Calamandrei, per tutta la vita, onorerà ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tra i giuristi del Novecento, poche figure hanno lasciato nella storia della cultura una traccia duratura come quella che vi ha impresso Tullio Ascarelli. Continuano a esercitare un particolare fascino [...] furono maestri, tra gli altri, Cesare Vivante, Vittorio Scialoja, Pietro Bonfante, Francesco Brandileone, Vittorio Polacco e GiuseppeChiovenda. Queste eminenti figure incisero in modo profondo sulla formazione di Ascarelli, che si laureò nel 1923 ...
Leggi Tutto
CARNELUTTI, Francesco
Giovanni Tarello
Nacque a Udine il 15 maggio 1879da Giuseppe e da Luisa Missiaglia. Dopo gli studi classici a Treviso si indirizzò alla giurisprudenza, iscrivendosi all'università [...] civile è del 1915: si ebbero edizioni successive, sino al 1947) ed egli sentì fortissimamente l'influenza di GiuseppeChiovenda che andava in quegli anni conducendo una battaglia, sempre più assecondata da giuristi giovani e sempre meno solitaria ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Alfredo Rocco
Giuseppe Speciale
Esponente del nazionalismo italiano e suo principale teorico, Alfredo Rocco fu ministro della Giustizia dal 1925 al 1932, periodo durante il quale organizzò la complessa [...] 1902, quando, da pro;fessore straordinario, prese servizio a Macerata; nel 1905 si trasferì a Parma, dove sostituì GiuseppeChiovenda nell’insegnamento di procedura civile e dove conseguì l’ordinariato (1906). Spostatosi a Palermo nel 1908, insegnò ...
Leggi Tutto
il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] 22 maggio 1808, formate per ordine di Giuseppe Bonaparte.
Abbiamo detto che con i cinque Per il processo portoghese (codice del 1876 riformato nel 1926 sulle orme del progetto Chiovenda del 1920): J. A. Dos Reis, La riforma del processo civile port., ...
Leggi Tutto
ASQUINI, Alberto
*
Nato a Tricesimo (Udine) il 12 ag. 1889 da Giovanni e da Angela Bisutti, conseguì nel 1909 la maturità classica presso il liceo "J. Stellini" di Udine e, vinta una borsa di studio, [...] altri (ad esempio Piero Calamandrei, sulla scia di G. Chiovenda) - della superiorità di alcuni istituti del sistema giuridico asburgico stata assunta dallo stesso Mussolini in sostituzione di Giuseppe Bottai. Ciò non avveniva senza ragione. Al ...
Leggi Tutto