APPOGGIO, Bartolomeo
Filippo Liotta
Nacque in Appignano, presumibilmente negli Ultimi anni del sec. XV. Sede stabile della sua dimora pare sia stata Macerata, dove avrebbe esercitato l'avvocatura, ma [...] di eleggere il vicario e i priori. Nulla sappiamo sulla data ed il luogo della sua morte.
Della sua opera di giurista nulla ci è pervenuto: sappiamo che egli fu giureconsulto consulente, come viene attestato da una grazia concessa ad un tal Bartolo ...
Leggi Tutto
STATUTO
Enrico BESTA
Guido ZANOBINI
. Pure nella varietà delle sue accezioni, la parola ha un significato sostanzialmente unico e indica l'atto formale e solenne, nel quale sono espressi i principî [...] ammettere che lo statuto potesse abrogare le stesse leges, le quali costituivano pur sempre il diritto comune.
I giuristi italiani dovettero inquadrare la legislazione comunale entro lo schema dottrinale che si erano formati intorno alle fonti del ...
Leggi Tutto
Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] 'insieme più rilevante per il Trecento - noto da tempo - è la presenza di sette patrizi veneziani nel collegio dei giuristi di Padova, nel 1382. Più in generale, uno spoglio sistematico dei nomi di studenti e docenti veneziani citati nei Monumenti ...
Leggi Tutto
Politica e giustizia
Guido Ruggiero
La cronaca trecentesca del doge veneziano Andrea Dandolo contiene una lunga e importante analisi del ruolo di mediazione, già allora mitico, svolto da Venezia [...] nella pratica penale veneziana - la preparazione giuridica contava meno della posizione sociale e politica: in genere non erano giuristi, bensì esponenti di spicco delle maggiori famiglie della città, che occupavano la carica per due anni. La ...
Leggi Tutto
Dai beni immobili ai beni virtuali
Antonio Gambaro
Una economia di beni immateriali
Uno dei tratti caratterizzanti la fase storica attraversata dai Paesi sviluppati tra la fine del 20° e l’inizio del [...] , le cui apposite leggi sono state infatti recentemente riformate per adattarle ai nuovi bisogni. Tuttavia il disagio dei giuristi non esegeti è palpabile. Anche le prassi operative sono in difficoltà e spesso in contraddizione con la normativa. Il ...
Leggi Tutto
DECIO, Filippo
Aldo Mazzacane
Nacque nel 1454 a Milano, dove il padre Tristano, patrizio del piccolo centro di Desio, del quale portava il nome, conduceva vita di gentiluomo, frequentando la corte e [...] primo e il secondo dal Pincio nel 1526; il terzo ed il quarto dal Torti nel 1531. Studiati da intere generazioni di giuristi, ebbero poi numerose edizioni nel corso del secolo XVI ad opera di personalità di spicco, tra cui Ch. Du Moulin (Lugduni, exc ...
Leggi Tutto
JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] "Voce operaia", in Nuova Antologia, aprile-giugno 1983, pp. 143-163; A. Galante Garrone, I miei maggiori, Milano 1984, ad ind.; I giuristi e la crisi dello Stato liberale in Italia tra Otto e Novecento, a cura di A. Mazzacane, Napoli 1986, ad ind.; N ...
Leggi Tutto
ARANGIO-RUIZ, Vincenzo
Mario Talamanca
Nacque a Napoli il 7 maggio 1884 da Gaetano, allora avvocato in quella città, e da Clementina Cavicchia, secondogenito di cinque fratelli e primo tra i figli maschi.
Dopo [...] , negli interessi dell'A., la storia delle fonti, più forse sul versante della storia dei testi che di quella dei giuristi: anche se egli non fu insensibile al fascino di talune grandi personalità della giurisprudenza romana, non s'impegnò mai in una ...
Leggi Tutto
GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] 'ignoranza della storia e degli errores maiorum è impietosa; altissimo è l'elogio della filologia umanistica e dei suoi cultori giuristi, "viri immortalitate digni"; esplicita l'intenzione di lavorare ancora su di un così vasto campo. Il G. insiste a ...
Leggi Tutto
GORLA, Luigi (Gino)
Marco Mantello
Nacque a Crema (Cremona), il 28 dic. 1906, da Giuseppe e Teresa Miroglio.
Iscrittosi nel 1924 alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Pavia, il G. passò successivamente [...] in particolare la formazione dei grandi tribunali negli Stati preunitari, i modi del loro ius dicere e alcune figure di giuristi "eminenti" dell'epoca del diritto comune.
Questi temi sono sviluppati, fra il 1965 e la fine degli anni Ottanta in ...
Leggi Tutto
giurista
s. m. e f. [dal lat. mediev. iurista, der. di ius iuris «diritto»] (pl. m. -i). – Chi professa la scienza del diritto, o ne fa oggetto di studio: un illustre, un valente g.; chiedere l’opinione, il responso di un giurista