Giurista statunitense (New Boston, New Hampshire, 1826 - Cambridge, Massachusetts, 1906). Laureatosi al Harvard Law School nel 1854 e divenutone dean nel 1870, esercitò l'avvocatura a New York. È stato [...] uno dei principali giuristi statunitensi della seconda metà del XIX secolo, innovando l’insegnamento del diritto attraverso l’introduzione del c.d. metodo casistico – che continua ad essere utilizzato ancora oggi – ovvero un metodo sistematico- ...
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Giurista (Utrecht 1647 - Leida 1714), figlio di Paulus (1619-1667), anch'egli giurista e figlio del teologo Gijsbert; prof. di diritto a Utrecht (dal 1673) e a Leida (dal 1680). Fu uno dei maggiori giuristi [...] olandesi ed esercitò con le sue opere grande influenza in Olanda, Italia, Germania, Francia. Le sue opere principali sono: Compendium iuris (1682); Commentarius ad Pandectas (2 voll., 1698-1704), che ebbe ...
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Giurista (Napoli 1647 - ivi 1717); avvocato famoso, fiscale della Real Giurisdizione e fino al 1713 prof. di diritto feudale nell'univ. di Napoli. Dopo il 1702 ebbe l'incarico di raccogliere, insieme con [...] altri giuristi, tutte le leggi del regno in un Codice Filippino, che nel 1707 rimase però interrotto per gli avvenimenti politici. In polemica contro le pretese della Santa Sede, scrisse il trattato Nullum ius romani pontificis maximi in Regnum ...
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PIETRO PICCOLO DA MONTEFORTE
AAndrea Labardi
Nacque con ogni probabilità tra il 1306 e il 1308, ossia prima che a Carlo II d'Angiò, il sovrano che proprio nel 1306 promulgò solennemente le Consuetudini [...] , in Tutte le opere di Giovanni Boccaccio, a cura di V. Branca, VI, Milano 1965, pp. 33-43; M. Ascheri, Giuristi, umanisti e istituzioni del Tre-Quattrocento: qualche problema, "Annali dell'Istituto Storico Italo-Germanico in Trento", 3, 1977, pp. 43 ...
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Diritto di informazione e all’informazione
Vincenzo Zeno-Zencovich
Il binomio diritto/informazione assume, e non solo nella lingua italiana, una serie di significati legati solitamente alla preposizione [...] dai mezzi utilizzabili per informare e informarsi, come pure dai soggetti cui esso è attribuito. Dipende – lo voglia o no il giurista – da fattori esogeni quali lo sviluppo di nuove tecnologie e l’utilizzazione sociale che se ne fa e farà. E dipende ...
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Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] a emergere, accanto agli istituti dello i. civile, quelli dello i. honorarium, come tali riconosciuti e commentati poi dai giuristi, i quali ne erano anche gli artefici, essendo la loro instancabile attività di consulenza e di studio indispensabile ...
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Genere di lezioni, impartito all’epoca del diritto comune. Consisteva nell’illustrazione particolareggiata di singoli testi di legge spiegati in precedenza nelle lezioni vere e proprie (furono fatte molte [...] raccolte in volume di Repetitiones dei maggiori giuristi). ...
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Il diritto romano tra Oriente e Occidente
Salvatore Puliatti
Per cercare di comprendere le ragioni delle trasformazioni intervenute nel diritto e nelle conoscenze giuridiche nel periodo successivo all’età [...] Ulpiano e l’impero, cit., pp. 37-42.
39 Amm., XXX 4,5-19. D’altronde ormai la figura orgogliosa del giurista interprete creativo del diritto svaniva sullo sfondo e a lui si sostituiva una figura nuova di iuris peritus – attestato ancora nel V secolo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Culto e cultura della storiografia giuridica in Italia
Carlos Petit
In Europa non vi è una disciplina più avvezza dell’italiana al rendiconto pubblico attraverso bilanci periodici dei lavori intrapresi [...] del diritto – e perché non anche a tutti i cultori del diritto? –»: indubbiamente si trattava di quel «colloquio con i giuristi» che Calasso aveva indetto dopo l’esperienza del corso sul negozio giuridico (Storicità del diritto, cit., pp. 155 e segg ...
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Assise di Gerusalemme
Gianfranco Stanco
Le Assise di Gerusalemme sono comunemente collegate ad una serie di trattati giurisprudenziali di Outremer del sec. XIII. Uniche eccezioni sono gli Acta del parlamento [...] ad una nobiltà più forte e compatta che mai attorno agli Ibelin e alle 'loro' consuetudini e leggi. Poche generazioni di giuristi erano bastate per cristallizzare il diritto e la procedura del Regno, fondati su una lettura mitica del passato che non ...
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giurista
s. m. e f. [dal lat. mediev. iurista, der. di ius iuris «diritto»] (pl. m. -i). – Chi professa la scienza del diritto, o ne fa oggetto di studio: un illustre, un valente g.; chiedere l’opinione, il responso di un giurista