MATTEO D'AFFLITTO
GGiancarlo Vallone
Nacque a Napoli, com'egli stesso dichiara più volte nelle sue opere, da Marino, di celebre famiglia originaria di Scala, sulla costiera amalfitana. Il ramo cui appartenne [...] , 1496).
Si tratta del commento a una norma che, fino alla sconfessione di Pietro Giannone, fu ritenuta dai giuristi meridionali l'ultima tra le Extravagantes di Federico II, accogliendola in fine delle raccolte anche a stampa dei capitoli angioini ...
Leggi Tutto
ARGENTO, Gaetano
Elvira Gencarelli
Nacque il 28 dic. 1661 a Cosenza, da una famiglia proveniente da Rose. In quella città l'A. intraprese gli studi di filosofia, lettere e diritto, in un ambiente intellettuale [...] dal favorevole giudizio dato nei suoi riguardi da Tiberio Carafa, che lo aveva proposto quale membro della commissione di giuristi istituita per elaborare un codice di tutte le leggi del Regno. Il governo austriaco - e per esso l'anticurialista ...
Leggi Tutto
DI GENNARO, Giuseppe Aurelio
Guido Panico
Nacque a Napoli nel 1701 dall'avvocato Ottavio e da Cecilia De Franco, in una famiglia che faceva parte di quelle élites urbane affermatesi nel secolo precedente [...] contribuì, accanto a una profonda conoscenza della pubblicistica giuridica italiana, quella delle opere dei maggiori giuristi europei dell'epoca, soprattutto francesi. Da questa vasta formazione dottrinale e dall'intensa esperienza forense il ...
Leggi Tutto
PIETRO di Ghigensio
Alberto Luongo
PIETRO di Ghigensio. – Nacque a Gubbio, nel quartiere di San Martino, in una data ipotizzabile attorno al 1290, da Ghigensio di Recolo, il quale generò anche Berardello [...] consilia di Pietro sono citati anche da Bartolo da Sassoferrato, indizio di un suo discreto inserimento nell’ambiente dei giuristi dell’epoca.
I suoi incarichi extracittadini delineano il profilo di un giurisperito apprezzato anche al di fuori della ...
Leggi Tutto
CAIMI (Caymo, Caimo), Marco Antonio
Aldo Mazzacane
Nacque a Milano, probabilmente poco dopo il 1500, da Pier Paolo, gentiluomo milanese distintosi per virtù militari nelle corti dei Gonzaga e di Ludovico [...] ultimi giorni del 1562.
La carica di senatore fu certamente la più elevata che il C. raggiungesse nella sua attività di giurista e di magistrato. Il suo nome ricorre nei documenti della Visita compiuta a Milano nel 1560 fra quelli dei senatori i ...
Leggi Tutto
PALEOTTI, Vincenzo
Maria Teresa Guerrini
– Nacque a Bologna da Bonaventura e da Costanza di Vincenzo Lana, presumibilmente intorno al 1425.
La famiglia era cresciuta nel corso del Quattrocento con i [...] stemma, e successivamente lo inviò, in qualità di oratore, presso papa Alessandro VI. A Bologna poi alcuni illustri giuristi, quali Alessandro Tartagna e Andrea Barbazza, decisero di ricorrere a un suo parere per dirimere alcune questioni legali da ...
Leggi Tutto
BECCHINI (Bettini), Galvano (Galvano da Bologna)
Luigi Prosdocimi
Nacque a Bologna nella prima metà del sec. XIV. Addottoratosi, qualche anno avanti il 1361, in diritto canonico presso l'università [...] a quanto sembra, nel primo periodo dell'insegnamento padovano del Becchini.
Tale trattato appartiene a un genere assai coltivato dai giuristi del tardo Medioevo, tendente a individuare e ad elencare i punti in cui il diritto romano giustinianeo ed il ...
Leggi Tutto
BARBAGALLO, Benedetto
Filippo Liotta
Nacque ad Acireale nel 1619. Compi gli studi di diritto e si addottorò in utroque iure a Catania nel "Siculorum Gynasium" unico Studio esistente ai suoi tempi in [...] studia sub specie iudicii "...cum iudicium sit lapis quidam angularis totius legalis doctrinae..." (Practica, ed. 1779, p. 68).
I giuristi siciliani noti al B. vanno dal De Gregorio al Cumia, dal Muta al Caruso, da Blasco Lanza al Cannezzo. Questa ...
Leggi Tutto
BERLINGIERI, Francesco
Giuliana D'Amelio
Nato a Spotorno (Savona) il 10 maggio 1857, si laureò in giurisprudenza a Genova; in quella stessa città si dedicò ben presto, e per oltre quarant'anni, allo [...] marittimi in tempo di pace, e si chiude con il rinnovamento degli studi promosso, in diretta polemica con i giuristi più anziani quali, appunto, il B., dalla "scuola napoletana" di A. Scialoia, alle cui tendenze doveva uniformarsi, per tantaparte ...
Leggi Tutto
È l'abbandono della cosa da parte del proprietario. Essa si sostanzia in una condotta del proprietario stesso, dalla quale si desume che egli intende rinunciare alla signoria sulla cosa.
Elementi della [...] l'epoca classica siamo all'oscuro. Sappiamo dalle fonti che a proposito della derelictio c'era una controversia fra alcuni giuristi della scuola sabiniana e altri della scuola proculeiana. I primi ritenevano, infatti, che la cosa derelitta cessava ...
Leggi Tutto
giurista
s. m. e f. [dal lat. mediev. iurista, der. di ius iuris «diritto»] (pl. m. -i). – Chi professa la scienza del diritto, o ne fa oggetto di studio: un illustre, un valente g.; chiedere l’opinione, il responso di un giurista