FOGLIATA (Foliata, de Foliatis), Uberto (Osberto da Cremona, Osbertus de Foliano)
Martino Semeraro
Nacque a Cremona, da illustre famiglia, intorno al 1260. Studiò diritto, forse a Bologna presso la [...] , VI (1921), pp. 128 s.; E.M. Meyers, Iuris interpretes saeculi XII, Neapoli 1924, p. XXX; P. Sella, Sigle di giuristi medievali, in L'Archiginnasio, XXVII (1932), p. 202; G. Ermini, Storia dell'università di Perugia, Bologna 1947, pp. 91, 109 s ...
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POGGI, Girolamo
Daniele Edigati
POGGI, Girolamo. – Nato a Firenze l’11 agosto 1803 da Pietro, avvocato, e da Anna Mazzoni, fu fratello maggiore di Enrico, futuro ministro del governo provvisorio toscano.
Studiò [...] cui la chimica, ma cimentandosi anche con lingue straniere come l’inglese; si diresse però con chiarezza verso la professione di giurista, superando l’esame per il notariato (1825) e a seguito quello per la procura legale (1826) e per l’avvocatura ...
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CICU, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 10 giugno 1879 da Gavino e da Gavina Sanna. Nella città natale compì tutti i suoi studi. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza, ancora studente iniziò [...] e politica della donna e della famiglia durante il fascismo, Firenze-Rimini 1975, pp. 26-35; M. Sesta, Profili di giuristi ital. contemporanei: A. C. e il diritto di famiglia, in G. Tarello, Materiali per una storia della cultura giuridica. Bologna ...
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MERENDA, Antonio
Margherita Palumbo
MERENDA, Antonio. – Nacque a Forlì il 1° ott. 1578 da Ludovico e da Clelia Dall’Aste, entrambi di antiche e nobili famiglie forlivesi.
Dopo aver studiato retorica [...] per ulteriori sette anni, con uno stipendio annuo considerevole, «quadruplo o quintuplo di quello assegnato ai giuristi cittadini» (Costa). Alcuni repertori biografici riportano inoltre la notizia di una proposta di insegnamento rivoltagli nel ...
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CATTANI (de Cathaneis), Alberto
Fabrizio Ciapparoni
Figlio di Sinibaldo, nacque probabilmente a Bologna. La sua era una famiglia nobile, che nel 1196 aveva ottenuto in feudo dall’imperatore Enrico VI [...] del re Cristiano I di Danimarca (26 marzo 1474: Malagola); in questo stesso anno fu chiamato nel Collegio dei giuristi canonisti.
Il C., pur impegnandosi nell’attività didattica, si dedicò anche alla vita pubblica, distinguendosi tra i componenti ...
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CARCASSONA, Antonio Angelo
Giampaolo Pisu
Primogenito di quattro figli di Bernardo, discendente da antica famiglia ebraica, ma convertitosi per sfuggire ai rigori del bando di espulsione degli ebrei [...] delle Istituzioni di Giustiniano, ma non tale da permettergli di sollevarsi a una chiarificazione sistematica e teorica paragonabile ai giuristi della scuola dei commentatori.
La glossa puntuale e precisa è il metodo del C., che attinge spesso per l ...
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APPOGGIO, Bartolomeo
Filippo Liotta
Nacque in Appignano, presumibilmente negli Ultimi anni del sec. XV. Sede stabile della sua dimora pare sia stata Macerata, dove avrebbe esercitato l'avvocatura, ma [...] di eleggere il vicario e i priori. Nulla sappiamo sulla data ed il luogo della sua morte.
Della sua opera di giurista nulla ci è pervenuto: sappiamo che egli fu giureconsulto consulente, come viene attestato da una grazia concessa ad un tal Bartolo ...
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In linea di massima, per diritto costituzionale si intende lo studio giuridico della costituzione, al di là di qualunque significato si intenda attribuire a tale termine. In un’accezione ampia, il diritto [...] sono stati più messi in discussione e che, nonostante alcune divergenze e contrapposizioni, l’opera di uno dei più importanti giuristi del XX secolo, H. Kelsen, si muove fondamentalmente in quello stesso ambito.
D’altra parte, proprio grazie a Kelsen ...
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Il codice di procedura civile del 1942 si è ispirato al concetto di adeguare l'istituto dell'arbitrato alla sua finalità sociale, intesa come bonaria e sollecita composizione delle controversie, spoglia [...] , l'imperfetta formulazione della legge, che non giustifica sufficientemente nemmeno la prima soluzione, ha consentito ad illustri giuristi (F. Carnelutti, N. Jaeger, N. Andrioli, C. Vocino, G. A. Micheli) di sostenere l'impugnabilità del lodo ...
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STATUTO
Enrico BESTA
Guido ZANOBINI
. Pure nella varietà delle sue accezioni, la parola ha un significato sostanzialmente unico e indica l'atto formale e solenne, nel quale sono espressi i principî [...] ammettere che lo statuto potesse abrogare le stesse leges, le quali costituivano pur sempre il diritto comune.
I giuristi italiani dovettero inquadrare la legislazione comunale entro lo schema dottrinale che si erano formati intorno alle fonti del ...
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giurista
s. m. e f. [dal lat. mediev. iurista, der. di ius iuris «diritto»] (pl. m. -i). – Chi professa la scienza del diritto, o ne fa oggetto di studio: un illustre, un valente g.; chiedere l’opinione, il responso di un giurista