Diritto ed economia
Obbligo del debitore di adempiere una determinata prestazione a vantaggio del creditore, consistente di solito nel dare o restituire qualcosa, soprattutto denaro. Anche la prestazione [...] familiare) e responsabilità senza d. (per es., terzo datore di pegno o di ipoteca per l’altrui d.). Secondo altri giuristi, invece, la distinzione, per la maggior parte dei casi, avrebbe un mero valore descrittivo, acquistando rilevanza solo quando i ...
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Provvedimenti legislativi emanati all’inizio del 6° sec. d.C. dai re barbari stanziati sul territorio del vecchio Impero d’Occidente (➔ barbaro), al fine di regolare i rapporti che i soli sudditi di origine [...] editto un valore anche territoriale; esso, composto di 154 articoli, conteneva costituzioni imperiali tratte dai tre summenzionati codici e dalle novelle post-teodosiane, oltre a passi di opere di giuristi classici, fra i quali Ulpiano, Paolo e Gaio. ...
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LIBRI LEGALES
Francesco Calasso
. Erano i testi di diritto, che formavano oggetto di studio e d'insegnamento nelle scuole civilistiche all'epoca del diritto comune.
Un noto passo dell'Ostiense (Henricus [...] tradizione romanistica: e cioè, la Lombarda, e le Consuetudines (o Liber) feudorum, raccolta sistematica, fatta da privati giuristi, di testi di diritto feudale d'origine consuetudinaria o giudiziaria o legislativa: la quale raccolta, nella redazione ...
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GAUDEMET, Jean
Mario Caravale
Storico francese del diritto romano e canonico, nato a Digione il 10 settembre 1908. Laureatosi in giurisprudenza a Strasburgo, conseguì a Parigi il diploma dell'Ecole [...] Studi G. Scherillo, ii [1972], pp. 693-715; Aspects politiques de la codification théodosienne, in Incontro tra storici e giuristi, 1975, pp. 261-79) e ha riguardato, accanto al diritto romano, anche l'ordinamento ecclesiastico (La formation du droit ...
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FARINACCI, Prospero
Aldo Mazzacane
Nacque a Roma il 1º nov. 1544, nella casa paterna sita in Trastevere, alla via detta dei Farinacci, per gli immobili che la famiglia vi possedeva.
Il padre Marcello, [...] sua biografia, per le tinte forti che ha suggerito alla letteratura, da Stendhal a Corrado Ricci ed a qualche giurista particolarmente attento alla dimensione morale e storica della penalità. Si trattò della difesa assunta nell'agosto 1599 di Giacomo ...
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DIRITTO E SOCIETÀ
Lawrence M. Friedman e Laura Nader
Sociologia giuridica
di Lawrence M. Friedman
Introduzione
Lo studio del diritto e della società può essere definito, approssimativamente, come lo [...] sociale resta al centro della vita moderna, ed è troppo importante per essere lasciato al linguaggio e alle consuetudini dei giuristi: gli studi su diritto e società hanno un ruolo importante da svolgere come voce indipendente e al di fuori del ...
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ragione
Marta Cristiani
Termine usato correntemente da D. con una serie di significati diversi, conformi ora al linguaggio comune, ora al linguaggio filosofico. Cfr. un'enumerazione dei significati [...] non soltanto strettamente giuridica) del suo tempo, anche se i concetti non sono sempre esattamente definiti come nel linguaggio dei giuristi (ad esempio, la distinzione fra l'equità e la giustizia è già chiaramente fissata in un'opera famosa del XII ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] cioè nel suo modo di pensare, di sentire, di reagire al mondo a lui più vicino del quale era disgustato.
Ora i giuristi bolognesi, si civilisti che canonisti, è naturale che non rimanessero insensibili alla lotta fra il Papato e l'Impero, alle varie ...
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GENTILI, Scipione
Angela De Benedictis
Nacque nel 1563 a San Ginesio, nel Maceratese, figlio di Matteo, medico, e di Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
Nel 1579 il padre lasciò San Ginesio, [...] per la facoltà di arti, oltre a un professore di teologia e a uno di medicina vennero subito chiamati due giuristi, cui ne vennero aggiunti altri due prima del 1588. Proprio nel periodo precedente alla trasformazione in università, avvenuta solo nel ...
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IUS COMMUNE / IURA COMMUNIA
EEnnio Cortese
L'inaugurazione del cosiddetto sistema del diritto comune medievale ‒ che affida a un'onnipresente diritto romano di svolgere funzioni sussidiarie di statuti [...] e la città di Benevento più o meno al tempo dell'emanazione delle leggi melfitane, e che lo spunto sia venuto al giurista da un capitolo della Lombarda.
Un frammento inserito nel capitulare italicum come c. 143 di Carlomagno o come c. 40 di Pipino ...
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giurista
s. m. e f. [dal lat. mediev. iurista, der. di ius iuris «diritto»] (pl. m. -i). – Chi professa la scienza del diritto, o ne fa oggetto di studio: un illustre, un valente g.; chiedere l’opinione, il responso di un giurista