Giureconsulto romano (sec. 1º d. C.), console (69 d. C.), allievo di Masurio Sabino e di Cassio Longino, dopo la deportazione di quest'ultimo (65) fu considerato come il principale rappresentante della [...] scuola sabiniana. Nessun frammento di sue opere si trova nel Digesto, ma dai giuristi è citato sovente un suo commento all'editto degli edili curuli. ...
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VOET, Johann
Edoardo Volterra
Figlio del giurista Paolo (v.), nato a Utrecht il 3 ottobre 1647, morto a Leida l'11 settembre 1714. Studiò a Utrecht principalmente sotto la guida paterna e successivamente [...] insegnò diritto a Herborn, Utrecht, Leida.
Fu uno dei maggiori giuristi olandesi ed esercitò con le sue opere una profonda e vastissima influenza non solo nel suo paese natale, ma anche in Italia, dove le sue opere ebbero varie traduzioni, in ...
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CICINELLO (Ciccinello), Giovanni
Franca Petrucci
Di nobile famiglia napoletana, nacque all'inizio. dell'ultimo quarto del sec. XIV e compì presumibilmente studi giuridici.
Magistrato di spicco nel Regno [...] angioino, era presidente della Sommaria nel novembre del 1427, quando, insieme cori altri giuristi, fu incaricato di svolgere indagini riguardo a un credito di 3.000 ducati rivendicato da C. Piscopo, fratello ed erede di Pandolfello Alopo. Mantenne ...
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MAINE, Henry James Summer, Sir
Luigi Villari
Giurista e storico britannico. Nato a Kelso (Scozia) il 15 agosto 1822, fu educato a Pembroke College (Cambridge) e dal 1847 al 1854 fu professore di diritto [...] civile in quell'università. Fu uno dei primi giuristi inglesi a impartire l'insegnamento del diritto romano agli studenti di legge, e nel 1852 fu nominato lettore di diritto romano agl'Inns of Court. Nel 1861 pubblicò il volume Ancient Law, in cui ...
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Storia. - L'istituto della bigamia come reato autonomo, distinto dallo stupro e dall'adulterio, sembra sconosciuto ai giuristi romani: e infatti il termine bigamus si trova solo in fonti tardive (Isidoro [...] di Siviglia, IX, 7,15; Gregorio Magno, Epist., 141) e in glosse, talvolta nel senso di "binubo".
Il matrimonio romano classico, infatti, non richiede per la sua esistenza giuridica alcuna forma legale, ...
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BUONACCORSI, Stefano
Roberto Abbondanza
Denunziatosi ottantenne nel catasto fiorentino del 1430 e settantaseienne in quello del 1427, indicato come trentaduenne in un documento del 1382, dovette nascere [...] . Ancora nel 1417 il B. viene chiamato a far parte di una speciale commissione composta di ventun persone, tra cui sei giuristi, che deve esaminare i negoziati avviati con Genova da Francesco Tornabuoni e Nello da San Gimignano. In particolare i sei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto coloniale
Luciano Martone
Colonia e madrepatria, sudditi e cittadini
Nelle antiche carte geografiche veniva usata un'espressione particolare per indicare le zone dell'Africa non ancora esplorate [...] o riconosciute dallo Stato per regolare i soggetti, i beni e i rapporti giuridici attinenti alle colonie». Qui il giurista fornisce una definizione che ha ormai espunto le consuetudini locali dall'ambito giuridico coloniale. Le norme che regolano le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Criminalistica in antico regime
Michele Pifferi
La criminalistica delle origini nel Medioevo
L’origine della criminalistica, branca della scienza giuridica che si occupa sia della procedura sia del [...] sue fasi, i ruoli e i diritti delle parti, i limiti e i doveri del giudice, ovvero consilia criminalia dove il giurista offre pareri al giudice, o alla parte, sulla corretta soluzione di un caso (tra i più circolanti quelli del veronese Bartolomeo ...
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Giurista romano (sec. 1º a. C.), nato forse a Velia, amico di Cicerone, dal quale ebbe dedicati i Topica. Nulla ci è rimasto delle sue opere, che trattavano (non sappiamo se in un'opera sola o in varie [...] monografie) il diritto civile e le religiones (in nove libri). I giuristi posteriori citano spesso le sue opinioni. ...
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Giuridicamente, l'avviamento è quella possibilità di lucri futuri che un'azienda ha in relazione a cause svariate, quali la bontà dell'organizzazione interna, le qualità personalí del titolare, la réclame [...] esercitata, la notorietà dei suoi segni distintivi, ecc. Dai giuristi, l'avviamento fu a lungo considerato come un bene a sé stante, un elemento immateriale dei tanti che entrano a costituire l'azienda (Vivante, Navarrini): più recentemente si è ...
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giurista
s. m. e f. [dal lat. mediev. iurista, der. di ius iuris «diritto»] (pl. m. -i). – Chi professa la scienza del diritto, o ne fa oggetto di studio: un illustre, un valente g.; chiedere l’opinione, il responso di un giurista