LENEL, Otto
Emilio Albertario
Uno dei più eminenti giuristi contemporanei, nato a Mannheim il 13 dicembre 1849. Studiò diritto a Heidelberg, Lipsia, Berlino, alle scuole del Vangerow, del Wächter, del [...] Goldschmidt; conseguì la libera docenza nel 1876 a Lipsia. La sua opera sull'Edictum perpetuum del pretore romano ottenne nel 1882 il premio dell'Accademia bavarese e gli fece conquistare il posto di ordinario ...
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Nome d'una famiglia romana, alla quale appartengono varî giuristi. Il primo fu console nel 118 a. C.: di lui Cicerone loda la dottrina giuridica. Lucio Elio T. fu legato (61-58) di Q. Cicerone, proconsole [...] d'Asia. Più noto è il figlio di lui, Quinto Elio T. che col padre prese parte alla guerra fra Cesare e Pompeo, parteggiando per quest'ultimo, ma fu perdonato dopo Farsalo; console (11 a. C.), propose un ...
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giusta causa
Emanuele Bilotti
Espressione con la quale i giuristi alludono principalmente a quei fatti che legittimano l’estinzione anticipata di un rapporto contrattuale o che, pur senza fondare essi [...] stessi un potere estintivo comunque spettante alle parti del rapporto, incidono nondimeno sulle modalità del suo esercizio, escludendo in particolare la necessità del preavviso. Dalle norme del codice ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] «Giornale di diritto del lavoro e di relazioni industriali», 1986, pp. 107-12, e (rivedendo parzialmente il proprio pensiero) in Giuristi del lavoro. Percorsi italiani di politica del diritto, Roma 2008, pp. 19-29.
Il saggio più acuto su questo tema ...
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Giurista (forse prima metà sec. 13º), confuso talvolta con altri giuristi dello stesso nome. Si hanno notizie scarse e incerte della sua vita. La sua fama però è durevolmente legata a una glossa ai Libri [...] feudorum, che meritò di diventare la glossa ordinaria a quel testo. Accursio si limitò a farvi solo qualche aggiunta. Sembra che gli sia pure dovuta una revisione della Summa feudorum di Pillio ...
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Giurista (Greifswald 1781 - ivi 1841), discendente di antica famiglia di giuristi. Prof. nell'univ. della città natale (dal 1812). Una larga conoscenza delle letterature classiche e una ricca esperienza [...] pratica si congiungono felicemente nella sua opera scientifica. Oltre a due studî sul diritto di pegno (1812 e 1816) e uno sulla dottrina della proprietà (1817), le sue opere maggiori sono: Alte und neue ...
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Giurista (Strasburgo 1547 - ivi 1612), capo di una famiglia di giuristi; prof. di diritto nell'univ. di Strasburgo (1575-1612); conte palatino (dal 1607). La sua varia opera scientifica interessa il diritto [...] romano, feudale, la politica. Tra le opere principali: Oeconomia tituli Codicis et Pandectarum de transactionibus (1579); Exercitium iuris antiqui romani (1582); De principiis belli (1590); il trattato ...
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Filosofo italiano del diritto (Catania 1922 - Roma 2001). Tra i giuristi di rilievo della sua generazione, fu osservatore attento dei fenomeni emergenti in campo giuridico e sociale, di cui seppe dare [...] un'interpretazione originale alla luce della sua concezione del diritto come "morfologia della prassi".Tale formulazione è al centro della sua opera più importante La struttura del diritto (1962, che gli ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] di d. soggettivo è uno dei più importanti e dibattuti dell’intera scienza giuridica. Secondo l’opinione di alcuni giuristi (facenti capo a B. Windscheid), il diritto soggettivo sarebbe un potere o una signoria della volontà, attribuita al singolo ...
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PENA
Agostino TESTO
Felice BATTAGLIA Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Ottorino VANNINI
Raffaele CORSO
. Filosofia. - La determinazione filosofica della "pena" implica il chiarimento di due questioni connesse: [...] , e propriamente come medicina per la virtù dei contrarî. Il carattere esemplare della pena ricorre frequente nei giuristi romani, alimentando con esso le più diverse soluzioni del diritto comune, mentre la concezione della pena come medicina ...
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giurista
s. m. e f. [dal lat. mediev. iurista, der. di ius iuris «diritto»] (pl. m. -i). – Chi professa la scienza del diritto, o ne fa oggetto di studio: un illustre, un valente g.; chiedere l’opinione, il responso di un giurista