Giurista francese d'origine tedesca (Parigi 1524 - Basilea 1590). Uno tra i principali sostenitori della nuova scuola del diritto, che raccomandava lo studio della storia, delle lettere e della filosofia, [...] la 1a ed. uscì a Ginevra nel 1573).
Vita
Lettore di diritto romano all'univ. di Parigi (1546), abbracciata la Riforma (1547) si ; nel 1589 era di nuovo a Basilea.
Opere
Come giurista seguì l'indirizzo umanistico del Cuiacio; si occupò anche di ...
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Giurista italiano (S. Giuseppe Iato 1864 - Roma 1958), fra i maggiori romanisti del suo tempo, ha insegnato in numerose università diritto romano, è stato socio nazionale dei Lincei (1935-46 e dal 1949) [...] fra il sec. 4º e il 6º; in una seconda fase, specie con gli studi Fasi e fattori dell'evoluzione del diritto romano (1926) e Punti di vista critici e ricostruttivi (1928), R. ha svolto la tesi secondo cui le alterazioni subite dai testi romani nell ...
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Giurista scozzese (Drummurchie, Ayrshire, 1619 - Edimburgo 1695). Professore a Glasgow (1641), quindi (1648) a Edimburgo, dove iniziò la carriera di avvocato. Attratto nella polemica politica, andò all'Aia [...] institutions of the law of Scotland, opera classica, cui si deve la sistemazione del diritto scozzese sulla base del diritto romano. Per sottrarsi alle conseguenze del rifiuto di giurare fedeltà al governo, S. riparò in Olanda, da dove tornò solo nel ...
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Giurista (n. Piacenza sec. 12º); dopo gli studî di diritto romano a Bologna (prima del 1145), si diede alla vita pubblica nella sua città, rivestendo la carica di giudice imperiale (1161) e di console [...] , scritto prima del 1177 e giuntoci solo attraverso la confutazione che ne fece un amico ed ex condiscepolo, il giurista Vacario, S. rivolge un aspro attacco contro la gerarchia ecclesiastica asserendo che, essendo gravata di molte colpe, ha perduto ...
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Giurista e storico inglese (Kelso, Scozia, 1822 - Cannes 1888); prof. di diritto civile a Cambridge (1847-54), fu tra i primi giuristi inglesi che insegnarono il diritto romano nella facoltà di legge. [...] Gli acquistò molta fama l'opera Ancient law (1861), in cui trattò l'evoluzione del diritto. Recatosi in India (1862) come membro del consiglio reale, redasse oltre 200 decreti e approfondì lo studio delle ...
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Giurista (Breslavia 1838 - Strasburgo 1918). Laureatosi a Breslavia nel 1858 con una tesi in diritto romano, prof. nelle univ. di Königsberg (dal 1866) e di Strasburgo (dal 1872), è stato, insieme a C.F. [...] von Gerber e a G. Jellinek, il massimo esponente del positivismo giuridico tedesco (Diritto costituzionale). La sua opera fondamentale è Das Staatsrecht des deutschen Reiches (3 voll., 1876-82; 5a ed., ...
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Giurista, glossatore civilista, nato in Lombardia nel secondo decennio del sec. 12º, vivente ancora, e celebre, nel 1198. Discepolo a Bologna dei "quattro dottori"; intorno al 1145 andò in Inghilterra [...] Italia. Fondò a Oxford una scuola di diritto, che ebbe tanto successo da far temere che l'insegnamento del diritto romano mettesse in pericolo l'integrità delle tradizioni giuridiche locali. La scuola fu chiusa, ma la tradizione dell'insegnamento di ...
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Giurista e papirologo (Lubiana 1859 - Lipsia 1921). Prof. di diritto romano a Praga (1887), Vienna (1895), Lipsia (1899). Sagace papirologo e profondo conoscitore della trasformazione subita dal diritto [...] in den östlichen Provinzen des Kaiserreichs (1891) mise in luce le influenze ellenistiche sullo sviluppo del tardo diritto romano, additando agli studî romanistici una nuova via. Di alto valore è anche l'altra opera Das römische Privat recht ...
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Giurista (Beaune 1855 - Parigi 1912), prof. di diritto nell'univ. di Parigi, tra i più eminenti innovatori degli studî di diritto privato e fondatore della moderna scuola francese di diritto comparato. [...] premier projet de code civil pour l'Empire allemand, 1890). Acquistò fama anche in altri campi, quali il diritto romano, la storia del diritto, le questioni sociali e politiche. Nella dottrina dell'interpretazione della legge fu un fervente fautore ...
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Giurista e storico (Kostroma 1854 - Parigi 1925). Studiò all'estero alle scuole di T. Mommsen e di H. Brunner; tornato in patria, ebbe (1884) la cattedra di storia del diritto all'università di Mosca, [...] che abbandonò nel 1901 in segno di protesta contro il governo. Emigrato in Inghilterra, fu nominato professore di diritto romano nell'univ. di Oxford. Socio straniero dei Lincei (1922). Seguace dell'indirizzo di H. J. Sumner Maine, studiò anche il ...
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pauliano
agg. [dal lat. tardo Paulianus]. – Che si riferisce al giurista romano Iulius Paulus (2° sec. d. C.): azione p. (nel diritto romano actio pauliana), in diritto civile, lo stesso che azione revocatoria (v. revocatorio).
sabiniani
s. m. pl. [dal lat. Sabiniani]. – Nella storia del diritto romano, i seguaci di una scuola di giurisprudenza che, fondata da Ateio Capitone nell’età augustea, prese nome da uno dei suoi capi, il giurista Masurio Sabino, in opposizione...