Giureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 - Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza [...] da cui si staccò (1711) per formare l'Accademia dei Quirini. Giurista e tragediografo, nella Ragion poetica (1708) tentò di costituire una , alle quali fa seguito, quasi quarto libro, il De romano imperio, in cui, sulla scorta di Dante, di cui ...
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Uomo politico, giurista e storico romano (n. 154 a. C. - m. dopo il 78 a. C.), amico di uomini politici di tendenze conservatrici e di educazione filosofica greca, specialmente stoica, come Muzio Scevola, [...] di esilio scrisse un'autobiografia in latino e una storia dei suoi tempi in greco. A Roma era stato apprezzato giurista, tra coloro che contribuirono alla formazione di uno ius honorarium. Alla sua attività di pretore urbano sono dovuti la formula ...
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Villareale, Francesco. – Giurista italiano (n. Lavello 1631 - m. ?). Trasferitosi dalla sua città natale a Napoli per compiere gli studi, si addottorò in utroque iure nel 1661. Autore del Panegirico in [...] Tommaso d’Aquino a Napoli e principe dell’Accademia degli Eccitati. Dal 1664 iniziò a insegnare all’Archiginnasio Romano. Nel frattempo pubblicò Encomiastica vita D. Brunonis Patriarchae Cartusiae et elogia P. P. Generalium (1662), che ristampò nel ...
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Maddalena, Paolo. - Magistrato e giurista italiano (n. Napoli 1936). Laureatosi in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II", entrato nella magistratura della Corte dei Conti [...] e l’Università degli Studi della Tuscia a Viterbo, i suoi ambiti di ricerca si sono rivolti nei settori del diritto romano, diritto amministrativo e costituzionale e diritto ambientale. Nel 2002 è stato eletto dalla Corte di Conti giudice della Corte ...
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Giureconsulto romano (n. prima del 43 a. C. - m. prima del 22 d. C.) della scuola di Trebazio Testa. Figlio di Pacuvio Antistio, giurista, avversario di Cesare, che si era fatto uccidere dopo la battaglia [...] il consolato offertogli da Augusto, col regime del quale fu irreconciliabile. Spirito innovatore, fu il più fertile e geniale giurista dei primi tempi dell'Impero. Gli si attribuiscono 400 libri, tra cui: un commento alle XII Tavole, commenti all ...
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Giureconsulto romano (sec. 2º d. C.), forse consigliere di M. Aurelio; praefectus urbi nel 176, viveva forse ancora sotto Settimio Severo. Fu considerato il più grande giurista del tempo, prima di Papiniano; [...] nelle Pandette sono conservati numerosi frammenti della sua opera maggiore, Digesta, in 40 libri, che contiene responsi sistematicamente ordinati. Sembra che un'epitome di essa, o comunque un'opera tratta ...
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Matematico, giurista e patriota (Piacenza 1817 - Torino 1889). Prof. di diritto romano a Piacenza, fu costretto a emigrare a Torino, avendo partecipato ai moti rivoluzionarî degli anni 1848-49. Si dedicò [...] alla matematica e divenne nel 1857 prof. di geometria e analisi nell'univ. di Torino. Socio nazionale dei Lincei (1875). Si occupò di diversi ed elevati rami delle matematiche (dalla teoria dei numeri ...
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Uomo politico e giureconsulto romano, console nel 149 a. C. insieme a Lucio Marcio Censorino, ebbe il comando della guerra contro Cartagine; essendosi i Cartaginesi rifiutati all'ingiunzione di abbandonare [...] la città, la assalì, ma senza successo. Fu anche giurista, ricordato da Pomponio, con Publio Mucio Scevola e Marco Giunio Bruto, come fondatore dello ius civile. Ricercatissimo come consulente, lasciò un'opera in sette libri, intitolata Manilii ...
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Nome umanistico del giurista Ulrich Zäsi o Zasy (Costanza 1461 - Friburgo in Br. 1536). Ottenne il titolo di doctor iuris nel 1505-06. Teorico e filologo insigne, fu un rinnovatore, in Germania, degli [...] Chiesa romana. Rivestì molte cariche pubbliche; redasse lo Stadtrecht di Friburgo. La sua opera scientifica spazia, oltreché nel diritto romano, nel canonico e nel pubblico e privato germanico. Le opere di Z. furono raccolte in sei volumi (1590-95 ...
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Giureconsulto romano (n. dopo il 170 a. C.). Augure tra il 140 e il 129, acquistò in tale funzione grande prestigio (sì da essere spesso designato come l'"augure S."); fu console (117); durante le guerre [...] civili (88) difese coraggiosamente in senato, dinanzi a Silla, Mario il Giovane. Fu giurista rinomato. ...
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pauliano
agg. [dal lat. tardo Paulianus]. – Che si riferisce al giurista romano Iulius Paulus (2° sec. d. C.): azione p. (nel diritto romano actio pauliana), in diritto civile, lo stesso che azione revocatoria (v. revocatorio).
sabiniani
s. m. pl. [dal lat. Sabiniani]. – Nella storia del diritto romano, i seguaci di una scuola di giurisprudenza che, fondata da Ateio Capitone nell’età augustea, prese nome da uno dei suoi capi, il giurista Masurio Sabino, in opposizione...