È il complesso di beni che la donna porta al marito per sostenere gli oneri del matrimonio.
Diritto romano e intermedio. - La dote è istituto antichissimo: benché non esclusivo della società romana, fu [...] . Nani, Storia del diritto privato italiano, Torino 1902; F. Ercole, Vicende storiche della dote romana nella pratica medievale dell'Italia superiore, in Archivio giuridico, 1908; id., L'istituto dotale nella pratica e nella legislaz. statut. dell'It ...
Leggi Tutto
È colui che impiega una nave per uno o più viaggi o spedizioni, munendola degli oggetti a ciò necessarî e affidandola a un capitano o padrone, sia egli o no il proprietario.
L'armatore nel diritto greco. [...] pseudo-Demostene (in Phorm., V, 15); Plutarco (De lib. educ., 7) conferma per l'eta romana l'uso greco di affidare le navi agli schiavi. Precisare la figura giuridica del ναύκληρος è uno dei più gravi problemi dell'antico diritto commerciale greco.
L ...
Leggi Tutto
La parola serve a indicare istituti diversi nella sostanza, ma che si ricollegano tutti, formalmente, all'idea di affidare, raccomandare (lat. commendare), sia che si tratti di una persona che raccomanda [...] segg.
Il contratto di commenda.
Il diffondersi nel sec. XI di quel rapporto giuridico che fu il contratto di commenda (accomendacio), forse ignoto ai Romani ma già conosciuto nel diritto consuetudinario dell'alto Medioevo, è intimamente connesso col ...
Leggi Tutto
Le stirpi greche al loro avanzarsi nella Grecia erano costituite da gruppi di famiglie, fratrie (v.), consociate per gli scopi della difesa e dell'offesa, dell'emigrazione e della conquista, in unità maggiori, [...] dall'ammissione nella cittadinanza e dalla equiparazione giuridica coi Dori di elementi indigeni. Nelle e hanno generalmente i caratteri di formazioni artificiali. Nell'epoca romana l'istituto delle tribù non soltanto continua nelle città di ...
Leggi Tutto
MOMMSEN, Theodor
Plinio Fraccaro
Giurista, filologo, sommo epigrafista tedesco e uno dei maggiori storici di Roma antica. Nacque a Garding (Schleswig) il 30 novembre 1817 e morì a Charlottenburg il [...] I di quella che può considerarsi la maggiore opera storico-giuridica del M., Römisches Staatsrecht (II, 1874-75; I . 510 e in appendice al vol. III della vers. San Giusto della Storia Romana; G. De Sanctis, in Riv. di filologia, XXXII (1904), p. 207 ...
Leggi Tutto
È nella terminologia romana l'atto col quale il titolare di un diritto lo fa valere quando lo veda rinnegato o non soddisfatto da colui (o da uno di coloro) a cui spetta l'obbligo giuridico corrispondente.
Fra [...] quante formule si leggono nell'albo, denominate secondo il rapporto giuridico che proteggono o secondo il loro fine (l'actio locati alle classificazioni dei diritti e obblighi, i giuristi romani sono stati invece tratti dalle necessità di applicazione ...
Leggi Tutto
Diritto romano. - Il rapporto di comproprietà o condominio è nel diritto romano indicato dall'espressione rem communem habere o rem plurium esse, come il rapporto di proprietà, nel quale vien posta in [...] iussus (consenso) per l'acquisto.
Quanto alla disposizione giuridica, ciascun condomino esercita pro parte le sue facoltà, metaforicamente, nell'età classica, esso è per i giureconsulti romani una societas che può esser re o voluntate coita: ed ...
Leggi Tutto
. È una delle forme di difesa del convenuto in un processo civile, talvolta anche dell'accusato in un processo penale: suo carattere distintivo è di non negare il diritto vantato dall'attore né l'obiettività [...] aggiungere. L'insieme prova luminosamente che nella concezione romana l'obbligazione era nata irrefragabilmente dalla disposizione del processo classico.
Connessa con le esigenze del pensiero giuridico romano, l'eccezione perde già nel diritto ...
Leggi Tutto
ROSSI, Pellegrino
Carlo Alberto Biggini
Nato in Carrara il 3 luglio 1787, assassinato a Roma il 25 novembre 1848. Compì i suoi primi studî a Correggio, iniziò i suoi studî universitarî in diritto a [...] R. Sa vie, son øuvre, sa mort (1787-1848), ivi 1887; R. Giovagnoli, P. R. e la rivoluzione romana, voll. 3, Roma 1911; C. A. Biggini, Il pensiero giuridico e politico di P. R. di fronte ai problemi del risorgimento italiano, in Memorie dell'Accademia ...
Leggi Tutto
Nel diritto romano, campo del diritto di accrescimento erano il condominio e l'eredità.
Condominio. - Se uno dei condomini dello schiavo non poteva acquistare per mezzo dello schiavo, come accadeva nel [...] cod. civ., è la coniunctio re et verbis del diritto romano. La base giuridica dell'istituto in questo diritto era riposta nell'essenza della eredità romana, che aveva soltanto accessoriamente la funzione del trapasso patrimoniale e primieramente la ...
Leggi Tutto
status
s. m., lat. – Termine corrispondente all’ital. stato2 «condizione, posizione», usato, oltre che in espressioni latine storiche (per es., status civitatis, la condizione di possedere la piena cittadinanza romana), anche in contesti ital.,...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...