DEL PO, Pietro
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Palermo probabilmente nel 1616 da Francesco Iacopo e Francesca lo Po (Prota Giurleo, 1955, p.259); fu pittore e incisore. Nel 1637, nella parrocchia [...] trascritti, sono per lo più opere del Poussin (Blunt, 1960, p. 401), dei Carracci, di Domenichino, di Lanfranco, GiulioRomano, Raffaello, forse Ribera (Du Gué Trapier, 1952, p. 263).
Difficilmente era egli stesso l'ideatore dei soggetti incisi ...
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CARTARO, Mario
Fabia Borroni
Incisore anche cartografico, disegnatore e mercante di stampe, è con molta esattezza definito in un gruppo di documenti citati dallo Ehrle (p. 12) come "intagliator seu [...] dallo Ehrle) inserirono i Typis religionis "indoi pezzi".
Altri rami ebbero più passaggi, come la Madonna con quattro santi da GiulioRomano (Passavant, n. 42) che dal Lafréry passò a Mario Lucchese conservando i due nomi, poi a Giovanni Orlandi, ad ...
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CAMPI (Campo), Bernardino
Silla Zamboni
Nato a Cremona nel 1522, da un Pietro orefice e da Barbara. Non sappiamo se fosse parente degli altri Campi, ma il silenzio delle fonti più antiche (A. Campo, [...] (1548, già in S. Francesco) - permette di intendere la ricchezza delle componenti formative dell'eclettismo del C. (da Giulio Campi a GiulioRomano, dal Parmigianino al Primaticcio e a Camillo Boccaccino) che tende ben presto a comporsi in una cifra ...
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FACCHETTI (Fachetti, Fachetto), Pietro
Antonella Ferri
Nacque a Mantova da Giacomo Antonio tra il 1535 e il 1539. Pittore e incisore, si formò nella città natale presso la bottega dei Costa. Intorno [...] terzo stato ("Rafa. Ur. in."), questa acquaforte non deriva da un'opera di Raffaello, bensì da un dipinto di GiulioRomano, datato intorno al 1528, conservato a Dresda. L'uso frequente del nome del grande urbinate anche per incisioni che riproducono ...
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CAMPI, Giulio
Silla Zamboni
Figlio primogenito di Galeazzo e fratello di Antonio e Vincenzo (un'iscrizione già in SS. Nazaro e Gelso a Cremona, chiesa soppressa nel 1804 ove era la tomba di famiglia [...] si avvertono negli affreschi di Soncino (1530)e in quelli di S. Agata (1537)dove prevale tuttavia un acre accostamento a GiulioRomano. Sarà infine l'esempio trascinante di Camillo Boccaccino - attivo in S. Sigismondo nel 1537 - a permettere al C. di ...
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CITTADELLA (Lombardi), Alfonso
Silla Zamboni
Figlio di Niccolò da Lucca e di Eleonora Lombardi da Ferrara, nacque a Ferrara nel 1497, o poco dopo.
L'origine del nome Cittadella è connessoall'ufficio [...] , ottenne, come unico erede, la consegna del materiale. Il duca di Mantova, più tardi (aprile 1538), spedì a Ferrara GiulioRomano per recuperare teste e marmi non finiti per il monumento di Francesco II Gonzaga.
Bibl.: P. Lamo, Graticola di Bologna ...
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GHISONI, Fermo
Francesco Mozzetti
Nacque intorno al 1505, forse a Mantova o a Caravaggio, piccolo centro del Bergamasco luogo di origine del padre, Stefano (D'Arco, 1857). A sostegno di quest'ultima [...] dei magi, oggi al Louvre, seguiva solo in parte il volere dell'abate Cortese, che nel 1541 aveva affidato l'incarico a GiulioRomano. Dopo la morte di questo il G. era in grado di sostituire il grande pittore, e Bedoli, conosciuto a Mantova, aveva ...
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CAMPI (Campo), Antonio
Silla Zamboni
Pittore, architetto, scultore, storiografo cremonese, secondo figlio di Galeazzo, fratello di Giulio e Vincenzo, attivo - prevalentemente a Cremona e a Milano - [...] della facciata di S. Abbondio a Cremona. Il gusto costruttivo del C. sembra declinare con vivacità decorativa i modi di GiulioRomano. Da ricordare anche l'apparato funebre eretto da lui nel 1581 per le esequie del senatore S. Picenardi.
Il C. abitò ...
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COSTA, Lorenzo, il Giovane
Chiara Tellini Perina
Nacque a Mantova nel 1537.
La data di nascita è desunta da quella di morte (1583): risulta dai registri necrologici (Arch. di Stato di Mantova, reg. [...] 1627-28, Milano 1913, pp. 179, 316 ss.; G. B. Intra, Nuova guida di Mantova, Mantova 1916, pp. 30, 68; P. Carpi, GiulioRomano ai servigi di Federico II Gonzaga, in Atti e mem. dell'Accad. Virgiliana..., n. s., XI-XIII (1920), p. 55; A. Bartsch, Le ...
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CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] , di cui alcune già lodate dal Vasari che le diceva "di bonissima mano", sono tratte da Raffaello, GiulioRomano, Perin del Vaga, Baccio Bandinelli, Rosso Fiorentino, Girolamo dei Libri (Madonna col Bimbo,s. Anna,s. Giacomo e s. Sebastiano; Bartsch ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...